Istituto per i materiali compositi e biomedici (IMCB)

Type
Label
  • Istituto per i materiali compositi e biomedici (IMCB) (literal)
  • Institute for composite and biomedical materials (IMCB) (literal)
Comment
  • Institute of Composites and Biomedical Materials (IMCB) P.le Tecchio, 80-80125 Naples, Italy Divisions: PISA The IMCB has been officially active from the 12th October 2001, following the reorganization of the CNR, and now includes the Institute of Composite Materials Technology (ITMC) in Naples and the “Centro di Studi sui Materiali Macromolecolari Polifasici e Biocompatibili” in Pisa. The main site of IMCB is in Naples while Pisa represents a division. The Institute of Composite Materials Technology (ITMC), was founded to coordinate experience and expertise in the field of innovative materials, in order to carry out their own activities in collaboration with the Department of Materials and Production Engineering (DIMP)-University of Naples “Federico II”, where now currently IMCB is located. The scientific strengths consolidated at the ITMC have provided a fruitful cultural substrate on which to base its scientific prerogatives for the development of innovative and original subject areas with respect to otherpre-existing topics within CNR. The further unification with the division in Pisa has enriched the expertise of the IMCB by consolidating scientific exellence at national and international level. The Pisa division is located at the University of Pisa in “Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali”. The research activities of the IMCB can be summarised as follows:: · Polymeric and Composites Materials with structural and programmed functional characteristics; · Processing and Technologies of Polymeric and Composite Materials · Bio-functional Polymeric and Composite Materials and Biomaterials; · Polymeric and Composite Materials for Tissue Engineering; · Technological transfer. In such fields as these, IMCB plans, and participates in, numerous national and international programmes of research collaborating with universities and companies. (literal)
  • Istituto per i Materiali Compositi e Biomedici (IMCB) Piazzale Tecchio,80-80125 Napoli Sezioni: PISA L’IMCB è ufficialmente attivo dal 12 Ottobre 2001 ; infatti nell’ambito del processo di riordino del CNR accorpa l’Istituto per la Tecnologia dei Materiali Compositi (ITMC) di Napoli ed il Centro di Studi sui Materiali Macromolecolari Polifasici e Biocompatibili di Pisa. La sede dell’Istituto è Napoli mentre Pisa ne rappresenta una sezione. L’Istituto per la Tecnologia dei Materiali Compositi (ITMC), nasceva da una forte esigenza di coordinare esperienze e conoscenze nel settore dei materiali polimerici e compositi avanzati, svolgendo le proprie attività in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione (DIMP) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Le competenze consolidate presso l’ITMC hanno fornito il fertile substrato culturale su cui ha posto le sue prerogative scientifiche per lo sviluppo di tematiche sempre più innovative ed originali rispetto ad altre attività preesistenti in ambito CNR. Il successivo accorpamento con la sezione di Pisa ha arricchito le competenze dell’IMCB consolidandone ulteriormente la valenza scientifica, per le tematiche di ricerca trattate, in campo nazionale e d internazionale. La sezione ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali dell’Università di Pisa. L’Istituto svolge attività di ricerca, valorizzazione e trasferimento tecnologico e di formazione relativamente alle seguenti tematiche: Materiali polimerici e compositi con caratteristiche strutturali e funzionali programmate, Tecnologie di processo di polimeri e compositi, Materiali polimerici e compositi biofunzionali, Materiali polimerici e compositi per l’ingegneria dei tessuti, che sono coordinate dalle seguenti commesse di ricerca: (i) Biomateriali ed ingegneria dei tessuti, (ii) Polimeri, compositi e nanostrutture con proprietà funzionali programmate, (iii) Tecnologie di materiali polimerici, compositi e nanostrutture. I diversi aspetti coinvolti nelle tematiche di ricerca hanno generato elevate competenze, di tipo interdisciplinare e translazionale (dovute a collaborazioni con università, distretti ed industrie) permettondo l’acquisizione e lo sviluppo di nuove conoscenze per la sintesi e sviluppo di nuovi materiali a diversi livelli di organizzazione (nano-macro), metodologie di analisi/caratterizzazione e modifiche chimiche (bulk e di superficie), tecniche di progettazione ed ingegnerizzazione, e processi di produzione, in modo da poter sviluppare strutture multi-funzionali per applicazioni specifiche. In tali attività L’IMCB coordina e partecipa a numerosi programmi di ricerca nazionali ed internazionali che interessano diversi settori industriali: biomedicale, packaging, elettronico, trasporto, energia, edilizia, moda e tempo libero. Particolare è l'impegno dell’ICMB sul territorio locale e nazionale mediante collaborazioni con imprese piccole-medie e la partecipazione al Centro di Competenza Regionale della Campania “Nuove Tecnologie per le Attività Produttive” ed al Distretto Tecnologico IMAST (Ingegneria dei Materiali Compositi e Strutture), presso il quale l’IMCB ha sede, oltre a quella presso il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II. Il contributo scientifico dell’istituto e’, inoltre, testimoniato dalle numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e dalle prestigiose collaborazioni con università, enti di ricerca ed aziende italiane ed estere, che hanno portato L’IMCB a coordinare progetti europei finanziati nell’ambito del VPQ e VIPQ e a partecipare a importanti programmi transnazionali. I diversi risultati scientifici hanno sviluppato elevate competenze, di tipo interdisciplinare e translazionale, e specifici Know-how che hanno generato, oltre alla produzione di brevetti anche lo sviluppo di spin-off. Il personale complessivo vede coinvolti 14 ricercatori, 3 tecnologi, 7 collaboratori tecnici , 1 collaboratore di amministrazione. (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Ha afferente
Codice
  • IMCB (literal)
Nome
  • Istituto per i materiali compositi e biomedici (IMCB) (literal)
  • Institute for composite and biomedical materials (IMCB) (literal)
Parte di
Afferisce a
Collaborazioni
  • Collaborazioni Nazionali Ente con cui si coopera 1 Denominazione: DIMP - Università di Napoli “Federico II” Oggetto della cooperazione: attività di ricerca su vari temi Note: l’IMCB è ubicato presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli “Federico II” Ente con cui si coopera 2 Denominazione: ENEA – Casaccia Oggetto della cooperazione: Sviluppo di nanocompositi polimerici per applicazioni ottiche ed optoelettroniche Note: partnership nei progetti Legge 449/97 Fondo Speciale per lo sviluppo della Ricerca di Interesse Strategico “NaNotecnologie e Microsistemi” e “Promomat” Ente con cui si coopera 3 Denominazione: Università di Catania Oggetto della cooperazione: Modificazione superficiale di substrati polimerici e compositi Note: partnership Legge 449/97 Fondo Speciale per lo sviluppo della Ricerca di Interesse Strategico : “Materiali compositi per applicazioni strutturali di rilevante interesse industriale” Ente con cui si coopera 4 Denominazione: Università di Salerno Oggetto della cooperazione: attività di ricerca su vari temi Ente con cui si coopera 5 Denominazione: ENEA – Portici (NA) Oggetto della cooperazione: Sviluppo di dispositivi elettronici in silicio amorfo e policristallino Ente con cui si coopera 6 Denominazione: Azienda Ospedaliera Cardarelli - Napoli Oggetto della cooperazione: Materiali strutturali per applicazioni mediche Ente con cui si coopera 7 Denominazione: Centro Ricerca Interdipartimentale sui biomateriali– Università di Napoli Federico II Oggetto della cooperazione: progetto Materiali strutturali per applicazioni mediche Ente con cui si coopera 8 Denominazione: Dipartimento di Scienze Chimiche – Università di Catania Oggetto della cooperazione: progetto Materiali strutturali per applicazioni mediche Ente con cui si coopera 9 Denominazione: Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Oggetto della cooperazione: Messa a punto di modelli per la previsione della shelf life di olio extra-vergine d’oliva in contenitori in plastica. Ente con cui si coopera 10 Denominazione: Dipartimento Interdisciplinare, Facoltà di Agraria, Università di Modena e Reggio Emilia Oggetto della cooperazione: Studio sulla Conservabilità di Pane di Semola di Grano Duro Ente con cui si coopera 11 Denominazione: Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche, Università degli Studi di Milano Oggetto della cooperazione: Studio e messa a punto di sistemi di confezionamento attivi basati sull’immobilizzazione di enzimi Ente con cui si coopera 12 Denominazione: Consorzio di ricerca “Ballatore” Oggetto della cooperazione: Studio sul Confezionamento di Pane di Semola di Grano Duro Ente con cui si coopera 13 Denominazione: Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche, Università degli Studi di Milano – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Oggetto della cooperazione: Studio e messa a punto di sistemi di confezionamento attivi basati sull’immobilizzazione di enzimi Ente con cui si coopera 14 Denominazione: Istituto di Cibernetica del CNR – Napoli Oggetto della cooperazione: Sviluppo di dispositivi basati sulla risonanza plasmonica di superficie in metalli nanostrutturati Ente con cui si coopera 15 Denominazione: Dipartimento di Scienze Fisiche – Università di Napoli Oggetto della cooperazione: Sviluppo di materiali magneto-elastici Ente con cui si coopera 16 Denominazione: DIET “Federico II” Oggetto della cooperazione: Sensori in fibra ottica Ente con cui si coopera 17 Denominazione: DIE Università del Sannio Oggetto della cooperazione: Sensori in fibra ottica Ente con cui si coopera 18 Denominazione: Università di Trento Oggetto della cooperazione: Gel per l’ingegneria dei tessuti Ente con cui si coopera 19 Denominazione: Università di Siena Oggetto della cooperazione: Gel per l’ingegneria dei tessuti Ente con cui si coopera 20 Denominazione: Istituti Ortopedici Rizzoli Oggetto della cooperazione: Interazione di substrati con osteoblasti Ente con cui si coopera 21 Denominazione: Università di Milano Oggetto della cooperazione: Proprietà meccaniche di substrati poliuretanici Ente con cui si coopera 22 Denominazione: Università di Lecce Oggetto della cooperazione: Superassorbenti Ente con cui si coopera 23 Denominazione: Centro di Cultura per l’Ingegneria delle Materie Plastiche – Politecnico di Torino, sede di Alessandria Oggetto della cooperazione: Caratterizzazione di nanocompositi polimerici Ente con cui si coopera 24 Denominazione: Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici del CNR - Faenza Oggetto della cooperazione: Compositi di bioceramici e biovetri con macromolecole sintetiche e biologiche Ente con cui si coopera 25 Denminazione: Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali - Università di Pisa Oggetto della cooperazione: Prepazione e caratterizzazione di nuovi materiali per uso biomedico, ambientale e tecnologico. Presso il Dipartimento ha sede l'ex-Sezione di Pisa dell'IMCB Ente con cui si coopera 26 Denominazione: Dipartimento di Ingegneria delle Acque, Politecnico di Bari Oggetto della cooperazione: Studio di polimeri ed oligomeri elettroluminesceti Ente con cui si coopera 27 Denominazione: CNR ISMAC, sez. Genova Oggetto della cooperazione: Studio morfologico di nanocompositi a matrice polimerica Ente con cui si coopera 28 Denominazione: CNR IRTEC, Faenza Oggetto della cooperazione: Studio spettroscopico di sforzi interfacciali di materiali compositi oluminesceti Ente con cui si coopera 29 Denominazione: ISTITUTO NAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO, sede in Largo Rosanna Benzi 10, 16132 Genova Oggetto della cooperazione: Realizzazione di microparticelle a base di polisaccaridi contenenti fattori di crescita per il tessuto cartilagineo da incorporare in matrici iniettabili. Ente con cui si coopera 30 Denominazione: Istituto di Fisiologia Clinica, Via Giuseppe Moruzzi, 1 - 56124 Pisa PI Toscana Oggetto della cooperazione: Valutazione sperimentale ex-vivo di sistemi a rilascio di farmaci per applicazioni cardiovascolari. Ente con cui si coopera 31 Denominazione: Centro Interdipartimentale di Ricerca “E. Piaggio”, Facoltà di Ingegneria Università di Pisa Oggetto della cooperazione: Sviluppo di nuove tecniche di microfabbricazione per la realizzazione di scaffold per l’ingegneria tessutale. Ente con cui si coopera 32 Dip.to di Chimica e Chimica Ind.le, Università di Pisa Oggetto della cooperazione: Preparazione e caratterizzazione di compositi polimerici con cariche da fonti rinnovabili Ente con cui si coopera 33 Università di Parma Oggetto della cooperazione: verifica in vitro e in vivo dell'efficacia di scaffold per riparazione del tessuto cardiaco Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Ente con cui si coopera 34 Politecnico di Torino Oggetto della cooperazione: Progettazione e realizzazione di bioreattori dinamici per stimolare la rigenerazione del tessuto cardiaco Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Ente con cui si coopera 35 Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali Università di Napoli Federico II Oggetto della cooperazione: Materiali per la ricostruzione di tessuti dentali Azienda con cui si coopera Denominazione: AGV Oggetto della cooperazione: nuovi espansi per caschi Note: convenzione nell’ambito di un progetto finanziato mediante la legge 488/92 Azienda con cui si coopera Denominazione: Fidia Advanced Biopolymer srl Oggetto della cooperazione: materiali per tissue engeneering Note: partnership nei progetti europei DISC e MENISCIUS Azienda con cui si coopera Denominazione: HTP Unitex Oggetto della cooperazione: funzionalizzazione superficiale di biomateriali Note: partnership Legge 449/97 Fondo Speciale per lo sviluppo della Ricerca di Interesse Strategico: “Materiali compositi per applicazioni strutturali di rilevante interesse industriale” Azienda con cui si coopera Denominazione: Alenia Aerospazio Oggetto della cooperazione: Sviluppo di processo per applicazioni aeronautiche Note: contratto nell’ambito del PON Fusoliera Azienda con cui si coopera Denominazione: Diatech Oggetto della cooperazione: Compositi biodegradabili rinforzati con fibre naturali Note: contratto di consulenza nell’ambito di un PON Azienda con cui si coopera Denominazione: CCPL Oggetto della cooperazione: Schiume biodegradabili per packaging Note: progetto di ricerca (legge 297/99) Azienda con cui si coopera Denominazione: ELASIS Oggetto della cooperazione: materiali polimerici termoplastici rinforzati con silicati nanodispersi Note: partnership Legge 449/97 Fondo Speciale per lo sviluppo della Ricerca di Interesse Strategico : “Materiali compositi per applicazioni strutturali di rilevante interesse industriale” Azienda con cui si coopera Denominazione: ALSTOM Ferroviaria SpA Oggetto della cooperazione: materiali e tecnologie per applicazioni ferroviarie Note: partnership PON “Mavet” Azienda con cui si coopera Denominazione: Sistema Compositi SpA Oggetto della cooperazione: materiali e tecnologie per applicazioni ferroviarie Note: partnership PON “Mavet” Azienda con cui si coopera Denominazione: LEVER-FABERGE’ Oggetto della cooperazione: nuovi processi e nuovi materiali Note: convenzione di ricerca Azienda con cui si coopera Denominazione: SEIEFFE s.r.l. Oggetto della cooperazione: Sviluppo di compositi polimerici a carica minerale Azienda con cui si coopera Denominazione: Svas Biosana Oggetto della cooperazione: materiali per medicazioni attive Azienda con cui si coopera Denominazione: Fidia Oftal -catania Oggetto della cooperazione: biomateriali in oftalmologia Azienda con cui si coopera Denominazione: Novamont Oggetto della cooperazione: Sviluppo e messa a punto di film per imballaggio alimentare biodegradabili Azienda con cui si coopera Denominazione: SASIB Oggetto della cooperazione: Studio delle proprietà di barriera ai gas di bottiglie in PET Azienda con cui si coopera Denominazione: HYDORs.r.l. Oggetto della cooperazione: Sviluppo di compositi polimerici ad effetto PTC Azienda con cui si coopera Denominazione: ICIMEN2 Oggetto della cooperazione: Controllo di processo Azienda con cui si coopera Denominazione: Ghimas Oggetto della cooperazione: Materiali Dentali Azienda con cui si coopera DenominazioneViero Plasma Division Oggetto della cooperazione: Modifica superficiale mediante trattamento plasma Azienda con cui si coopera Denominazione: ST Microelectronics Oggetto della cooperazione: quantum dot e manipolazione dielettroforetica Azienda con cui si coopera Denominazione: Diatech Oggetto della cooperazione: Realizzazione di fibre di basalto biodegradabili e loro uso in materiali compositi Note: contratto di consulenza nell’ambito di un PON Azienda con cui si coopera Denominazione: Nuova PDM Oggetto della cooperazione: Nuove tecnologie per la realizzazione di materiali espansi per guaine ad elevato isolamento termico Azienda con cui si coopera Denominazione: Centro Ricerche Fiat (CRF) Oggetto della cooperazione: sviluppo di dispositivi fotoelettrici basati su quantum-dot, dispositivi spintronici e adesivi attivabili con microonde. Azienda con cui si coopera Ferrania Technologies Note: partnership in progetti sullo sviluppo di microsistemi) Azienda con cui si coopera Denominazione: Chiron S.R.L. Oggetto della cooperazione: Studio relativo a nuove formulazioni per il rilascio controllato di vaccini. Azienda con cui si coopera Denominazione: Sorin Biomedica Cardio Oggetto della cooperazione: Rivestimenti per stent coronarici. Azienda con cui si coopera Denominazione: Termo-PAIF S.p.A. Oggetto della cooperazione: Formulazione di materiali polimerici ibridi a ridotto impatto ambientale Azienda con cui si coopera Denominazione: Finceramica s.r.l. Oggetto della cooperazione: Sostituti ossei iniettabili Azienda con cui si coopera Denominazione: Indaco S.p.A. Oggetto della cooperazione: Chewingum bioattivi Collaborazioni Internazionali Ente con cui si coopera 1 Universitat Politecnica de Catalunya, Barcelona, Spain Note: partnership progetto europeo DISC Ente con cui si coopera 2 IRC in Biomedical Materials, Queen Mary and Westfield College, London, U.K. Note: partnership progetto europeo DISC Ente con cui si coopera 3 University of Cambridge, U.K. Note: partnership progetto europeo DISC Ente con cui si coopera 4 ETH and University of Zurich, Switzerland Note: partnership progetto europeo DISC Ente con cui si coopera 5 University of Basel, Switzerland Note: partnership progetto europeo Meniscus Ente con cui si coopera 6 University of Manchester, United Kingdom Note: partnership progetto europeo Meniscus Ente con cui si coopera 7 University of Edinburgh, United Kingdom Note: partnership progetto europeo Meniscus Ente con cui si coopera 8 University of Wien, Austria Note: partnership progetto europeo Meniscus Ente con cui si coopera 9 SIK, Sweden Note: partnership progetto europeo ENVIROPACK Ente con cui si coopera 10 IFR, UK Note: partnership progetto europeo ENVIROPACK Ente con cui si coopera 11 University of Pretoria, Sud Africa, Note: partnership progetto europeo ENVIROPACK Ente con cui si coopera 12 University of Mozambico, Note: partnership progetto europeo ENVIROPACK Ente con cui si coopera 13 CSIR, Sud Africa Note: partnership progetto europeo ENVIROPACK Ente con cui si coopera 14 UOM, University of Mauritius Note: partnership progetto europeo ENVIROPACK Ente con cui si coopera 15 Brunel University of West London - UK Ente con cui si coopera 16 Department of Pharmaceutical Sciences, University of Nottingham, U.K. Ente con cui si coopera 17 Department of Pharmacy, University of Brigthon, U.K. Ente con cui si coopera 18 Department of Radiation Oncology, Massachusetts General Hospital and Harvard Medical School, Boston, U.S.A. Ente con cui si coopera 19 Institute of Materials Science, University of Connecticut, Storrs, CT, U.S.A. Ente con cui si coopera 20 Institute of Pathology, Case Western Reserve University, Cleveland, Ohio, U.S.A. Ente con cui si coopera 21 Institute of Pathology, Johannes Gutenberg University Klinikum, Mainz, Germany Ente con cui si coopera 22 Laboratory of Organic Chemistry, University of Ghent, Belgium Ente con cui si coopera 23 New York Polytechnic University (USA) Ente con cui si coopera 24 International Affairs Division –University of Connecticut-Storrs USA Ente con cui si coopera 25 University of Mar del Plata (Argentina) Ente con cui si coopera 26 Office of Technology Transfer- University of Washington-Seattle USA Ente con cui si coopera 27 Department of Chemistry, State University of NewJersey, Newark, USA Ente con cui si coopera 28 Institute of Polymers, Bulgarian Academy of Sciences, Sofia, Bulgaria Ente con cui si coopera 29 Institut fur Textil-und Verfahrenstechnik, Denkendorf, Germany Ente con cui si coopera 30 Universitatsklinmikum Ulm, Germany Ente con cui si coopera 31 University of Liverpool, U.K. CSIC, Madrid Ente con cui si coopera 32 Universitat Rovira i Virgili, Tarragona, Spain Ente con cui si coopera 33 Centre of Molecular & Macromolecular Studies, Polish Academy of Science, Lodz, Polonia Ente con cui si coopera 34 Department of Materials Science, University of Alexandria, Egypt Ente con cui si coopera 35 Institute of Polymer Technology and Engineering-Loughborough University-Loughborough UK Ente con cui si coopera 36 Institut für Umweltforschung (INFU), Universität Dortmund, Germany Ente con cui si coopera 37 Det of Chemistry & Material Engineering, Kyoto University of Technology Japan Ente con cui si coopera 38 Ceramic Physics, Laboratory & Research Institute for Nanoscience RIN), Japan Ente con cui si coopera 39 Institute of Experimental Medicine, Czech Academy of Science, Rep. Ceca Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Ente con cui si coopera 40 Imperial College of London, UK Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Ente con cui si coopera 41 Petru Poni Institute of Macromolecular Chemistry, Iasi, Romania Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Ente con cui si coopera 42 University of Manchester, UK Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Ente con cui si coopera 43 Hannover Medical School, Germania Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Ente con cui si coopera 44 Hubrecht Laboratory, Nederland Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera Endospine – Switzerland Note: partnership nel progetto europeo DISC Azienda con cui si coopera AEROSPATIALE – Francia Azienda con cui si coopera BAE - United Kingdom Azienda con cui si coopera CASA – Spain Azienda con cui si coopera DASSAULT - France Azienda con cui si coopera SCA – Sweden Azienda con cui si coopera Pera Innovation Ltd., UK Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera IMM Research, Francia Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera Biocompatibles Ltd., UK Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera Lipotec S.A., Spagna Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera FDGU, Polonia Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera Bachem AG, Svizzera Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera PHARMING, Nederland Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues Azienda con cui si coopera Bioprod, D.O.O., Slovenia Note: partnership nel progetto europeo BIOSCENT - BIOactive highly porous Scaffolds for Cardiovascular ENgineered Tissues (literal)
Attività di formazione
  • L’attività di formazione dell’IMCB si concretizza in una solida tradizione di corsi di dottorato, tesi e borse di studio che vengono gestite dal personale scientifico dell’Istituto, nonché alla partecipazione dei suoi ricercatori e tecnologi in numerosi progetti di alta formazione ( Master) erogati attraverso finanziamenti del MIUR ed affidamento di corsi universitari specifici. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Viale Kennedy, 54 - Mostra d'Oltremare Pad. 20 (literal)
Cap
  • 80125 (literal)
Città
  • Napoli (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • NA (literal)
Telefono
  • 081 2425928 - 081 2425931 (literal)
Codice CDS
  • 051 (literal)
Servizi
  • L’IMCB fornisce una serie di servizi integrati per ottimizzare il processo di trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello delle imprese. Servizio di conto terzi Individuazione delle tecniche di trasferimento, opportune per il tessuto industriale regionale, che siano in grado di potenziare il rapporto tra impresa e ricerca valutandone le ricadute occupazionali derivanti attraverso l’assistenza e la collaborazione allo sviluppo di progetti industriali che sfruttano strumenti finanziari regionali e nazionali. Aumento della crescita della cultura scientifico-tecnologica con processi formativi in grado di creare nuove figure professionali ed il miglioramento della cultura d'impresa Allo scopo l’IMCB possiede una ottima dotazione di attrezzature all’avanguardia distribuite opportunamente nei vari laboratori per destinazione: Laboratori: Lab.1 Biomateriali Superficie : 50 (mq) Descrizione: Caratterizzazione e progettazione di polimeri e compositi per applicazioni biomedicali Lab. 2 Camera Bianca (Ingegneria dei tessuti) Superficie : 10 (mq) Descrizione: Allestimento e mantenimento di colture cellulari (3T3, PC12, HUVEC, OVCAR). Realizzazione di costrutti cellulari in 3D con differenti matrici polimeriche sintetiche e naturali. Prove di citotossicità di vari materiali. Lab.3 Proprietà Meccaniche Superficie: 30 (mq) Descrizione: Caratterizzazione e analisi delle proprietà meccanico- statiche e dinamiche dei materiali. Prove statiche di trazione, compressione, taglio e torsione. Prove dinamiche di creep, isteresi, stress-relaxation e fatica. Lab. 4 Ingegneria Cellulare e Molecolare Superficie: 20 (mq) Descrizione: studio di fenomeni di interazione tra biomolecole, materiali e cellule. Determinazione dei parametri fisici che regolano il trasporto di macromolecole in materiali e nel citoplasma cellulare.Progettazione, sviluppo, validazione e prototipazione di dispositivi biotecnologici per la realizzazione di materiali bio-ibridi. Lab. 5 Proprietà Reologiche Superficie: 15 (mq) Descrizione: caratterizzazione reologica di materiali polimerici, soluzioni polimeriche , idrogeli e compositi a matrice polimerica in regime oscillatorio e “steady state” Lab.6 Proprietà Ottiche Superficie: 10 (mq) Descrizione: caratterizzazione morfologica di materiali compositi e polimeri, analisi di immagine, valutazione quantitativa delle caratteristiche morfologiche dei campioni Lab.7 Tecnologie di Processo Superficie: 40 (mq) Descrizione: Studio ed ottimizzazione, in scala di laboratorio, di tecnologie di processo di polimeri e compositi: miscelazione, estrusione, calandratura, iniezione, schiumatura, termoformatura, stampaggio ad iniezione, sinterizzazione di schiume, filament winding, resin transfer molding, vacuum assisted RTM Lab.8 Materiali Nanostrutturati Superficie: 15 (mq) Descrizione: Sintesi e caratterizzazione di cluster metallici, semimetallici e semiconduttivi confinati in matrici polimeriche. Studio delle proprietà ottiche (spettroscopia ottica di emissione ed assorbimento in temperatura, rifrattometria, riflettanza diffusa) ed elettriche dei materiali. Lab.9 Cristalli Liquidi Superficie: 15 (mq) Descrizione: sintesi di monomeri e polimeri Lab.10 Proprietà di Trasporto Superficie: 50 (mq) Descrizione: Misura delle proprietà di trasporto di massa e della termodinamica di assorbimento di sostanze a basso peso molecolare in polimeri Lab.11 Proprietà Chimico-Fisiche Superficie: 20 (mq) Descrizione: Analisi delle proprietà chimico-fisiche dei materiali polimerici e compositi, caratterizzazione calorimetrica, dinamico-meccanica e spettroscopica. Lab.12 Sistemi di Imballaggio Superficie: 50 (mq) Descrizione: studio e messa a punto di materiali polimerici innovativi per imballaggio alimentare. Lab.13 \"Smart Structures\" Superficie: 20 (mq) Descrizione: Il laboratorio di Smart Structures è dotato di: sistemi homemade in fibra ottica per misure di indice di rifrazione, temperatura e deformazioni statiche e dinamiche, microdinamometro con camera termica e stufa. L'attività consiste nella caratterizzazione ottica delle trasformazioni chimico fisiche di polimeri, realizzazione di sistemi prototipali strutturali e non integrati con sensori e/o attuatori. Lab 14 “Snom Lab” Superficie: 10(mq) Descrizione: Il laboratorio Snomlab è dotato di un complesso sistema di microscopia a scansione di sonda AFM/SNOM. Mediante il microscopio a forza atomica si è in grado di ricostruire un profilo tridimensionale della superficie di un campione con una risoluzione assiale dell’ordine di 0.1 nm ed una risoluzione trasversale dettata dal raggio di curvatura ultimo della sonda utilizzata, tipicamente 10 nm. Si possono caratterizzare campioni di qualunque natura (conduttori, semiconduttori e isolanti) e in diversi ambienti di lavoro (tipicamente in aria, ma è possibile lavorare anche in immersione di fluidi). Mediante il microscopio ottico in campo prossimo nelle modalità di emissione e di raccolta è possibile ottenere delle mappe delle proprietà ottiche di qualsiasi tipo di superficie, con una risoluzione (inferiore a 50 nm) che supera il limite di diffrazione cui è soggetta la microscopia ottica convenzionale. Utilizzando la modalità in raccolta è possibile caratterizzare la distribuzione del campo elettromagnetico in una qualsiasi guida d’onda. Laboratori di afferenza per il personale CNR-IMCB sez. Pisa presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Università di Pisa Laboratorio strumentale. Descrizione: caratterizzazione chimico-fisica, meccanica e morfologica di materiali polimerici. Analisi differenziale a scansione e termogravimetrica; analisi spettroscopica (Spotlight IR Chemical Imaging); analisi cromatografica; analisi al microscopio a forza atomica. Laboratorio chimico. Descrizione: Sintesi chimica di nuovi materiali polimerici. Preparazione di particelle polimeriche ad impronta molecolare per uso biomedico. laboratorio cellulare. Descrizione: Caratterizzazione biologica dei materiali ad uso biomedico mediante test di coltura cellulare in vitro. Valutazione della crescita e differenziamento di cellule staminali mesenchimali di linea continua. (literal)
Competenze
  • Competenza 1: Tecnologie di processo di polimeri e compositi polimerici. Sviluppo di nuovi processi tecnologici nel settore dei polimeri e compositi polimerici (extrusion, blending, foaming, thermoforming, liquid molding, pultrusion): progettazione e simulazione. Tecniche di monitoraggio on-line basate su sensori in fibra ottica per la caratterizzazione di materiali e componenti di interesse industriale. Competenza 2: Materiali polimerici e compositi con caratteristiche strutturali programmate. 1. Sistemi polimerici omogenei ed eterogenei a base di polimeri liquido-cristallini. 2. Espansi polimerici strutturali. 3. Materiali per strutture intelligenti (sistemi per il monitoraggio strutturale, sistemi per il controllo attivo delle vibrazioni) 4. Nanompositi a base di “nanoclay” e di nanotubi 5. Sistemi polimerici contenenti cariche minerali nanodisperse 6. Nanocompositi IPN (Interpenetrating Polymer Networks) ottenuti con sintesi in situ di particelle di silice e/o silice organo modificata 7. Spettroscopia ottica di assorbimento ed emissione di materiali nanostrutturati. Competenza 3: Materiali polimerici e compositi con caratteristiche funzionali programmate. 1. Nanocompositi: metodologie di sintesi, proprietà d’uso di sistemi metallo/polimero. 2. Materiali polimerici per la realizzazione di dispositivi elettronici e optoelettronici e sensori (sistemi liquido-cristallini, nanocompositi, materiali per ottica non lineare) 3. Sistemi attivi per l’imballaggio alimentare (con ottimizzazione delle proprietà di trasporto diffusivo). 4. Polimeri e compositi biodegradabili ottenuti da risorse rinnovabili 5. Membrane polimeriche ed ibridi polimero/carica inorganica per pile a combustibile 6. Materiali ad impronta molecolare con funzione di biosensori per il monitoraggio in vitro dell’attività cellulare Competenza 4: Biomateriali ed Ingegneria dei Tessuti 1. Matrici polimeriche degradabili e non degradabili per la ricostruzione di tessuti biologici soffici e densi 2. Compositi a matrice polimerica rinforzati con fibre continue (avvolgimento filamentare) per la realizzazione di biomateriali e/o sistemi protesici non degradabili, parzialmente degradabili e degradabili per tessuti densi e duri 3. Scaffold per l’ingegneria dei tessuti realizzati mediante bioplotter 4. Struttura polimeriche a geometria controllata mediante prototipazione rapida a stampa per fotopolimerizzazione 3D 5. Scaffold polimerici e compositi per l’ingegneria dei tessuti con porosità controllata (salt leaching ed inversione di fase) 6. Scaffolds funzionalizzati mediante segnali chimici 7. Progettazione, simulazione e tecniche di reverse engineering per la realizzazione di biomateriali e scaffolds 8. Interazione cellula-materiale ingegneristico mediante bioreattori 9. Proprietà chimico-fisiche, termo-meccaniche e reologiche di biomateriali, scaffolds e tessuti ed imaging mediante tecniche non distruttive (laser e microtomografia). Competenza 5: Technology transfer 1. innovazione di prodotto/processo per aumentare la produttività e reddititività con il miglioramento della qualità e la conquista di nuovi mercati 2. individuazione delle tecniche di trasferimento, opportune per il tessuto industriale regionale Individuazione delle tecniche di trasferimento, opportune per il tessuto industriale regionale, che siano in grado di potenziare il rapporto tra impresa e ricerca valutandone le ricadute occupazionali derivanti. 3. individuazione di processi formativi per la creazione di nuove figure professionali ed il miglioramento della cultura d'impresa (literal)
Email
  • segreteria@imcb.cnr.it (literal)
  • mailto:segreteria@imcb.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Viale Kennedy, 54 - Mostra d'Oltremare Pad. 20 - 80125 Napoli (NA) (literal)
Direttore
Missione
  • L'Istituto svolge attività di ricerca, valorizzazione e trasferimento tecnologico e di formazione nei seguenti settori scientifici e relativamente alle seguenti tematiche: \"Materiali polimerici, compositi e nanostrutture con caratteristiche strutturali e funzionali programmate\"; \"Tecnologie di processo di polimeri, compositi e nanostrutture\"; \"Materiali polimerici e compositi per l'ingegneria dei tessuti e medicina rigenerativa\"; \"Trasferimento tecnologico\". La missione principale dell'Istituto è l'accrescimento delle competenze tecnico-scientifiche per il mantenimento e la progressione del livello di eccellenza nel settore dei materiali compositi polimerici e nel settore dei biomateriali, anche per favorire l'implementazione delle conoscenze in nuovi prodotti e/o processi. In particolare, essa è intesa a sviluppare i seguenti punti: 1) Sviluppare nuove conoscenze tecnico-scientifiche nel settore dei materiali compositi a matrice polimerica finalizzate all'innovazione di materiali e delle relative tecnologie; 2) Favorire l'integrazione tra imprese ed enti di ricerca al fine di sviluppare una massa critica per lo sviluppo di conoscenze che possono determinare un breakthrough tecnologico; 3) Favorire il trasferimento delle conoscenze sviluppate ai processi produttivi attraverso collaborazioni con imprese private del settore 4) Svolgere attività di formazione di giovani ricercatori allo scopo di favorire il trasferimento di conoscenze e l'inserimento nel mondo del lavoro ad elevato valore aggiunto; 5) Svolgere attività di diffusione dei risultati di ricerca attraverso pubblicazioni, presentazioni a convegni internazionali e nazionali, ed organizzazione di congressi. 6) Sviluppare reti nazionali ed internazionali finalizzate allo sviluppo di attività di ricerca su tematiche prioritarie dell'area comune europea. 7) Attrarre scienziati di fama mondiale al fine di favorire lo scambio di ricercatori e la fertilizzazione incrociata delle competenze. (literal)
Attività di ricerca
  • Le attività dell'Istituto, suddivise in tre commesse.(i) Biomateriali ed ingegneria dei tessuti, (ii) Polimeri, compositi e nanostrutture con proprietà funzionali programmate, (iii) Tecnologie di materiali polimerici, compositi e nanostrutture. Tali commesse si articolano sulla base delle seguenti tematiche: 1 Materiali e Tecnologie per Compositi Avanzati: Materiali polimerici e compositi con caratteristiche strutturali e funzionali programmate; Tecnologie di processo di polimeri e compositi; 2 Biomateriali ed Ingegneria dei tessuti Materiali polimerici e compositi biofunzionali Materiali polimerici e compositi per l’ingegneria dei tessuti e relative tecnologie; 1.1 Materiali Polimeri e compositi da fonti rinnovabili. L’attività di ricerca si basa sulla realizzazione e lo studio di polimeri e compositi ottenuti a partire da materiali di origine naturale. Le matrici polimeriche attualmente in fase di studio riguardano i poliesteri quali policaprolattone (PCL) ed acido polilattico (PLA), le proteine (zeina, kafirin, gelatina, ) ed i polisaccaridi (amido, cellulosa e loro derivati). Le proprietà chimico-fisiche, reologiche e meccaniche dei materiali vengono studiate e correlate alle condizioni di processo ed alla loro struttura macromolecolare. Sono in corso inoltre attività finalizzate alla modifica di tali proprietà per specifiche tecnologie di processo quali ad esempio l’estrusione, la schiumatura, l’iniezione, la compressione, la termoformatura, ed inoltre per la realizzazione di compositi con fibre naturali e/o di nanocompositi rinforzati con “nanoclay”. Compositi biomimetici. La strategia di base per ottenere canali ionici biomimetici consiste nella sintesi di macromolecole opportunamente modificate con gruppi mesogeni “tapered”, che abbiano la capacita’ di auto associarsi ordinatamente in una struttura a doppio strato, analoga a quella delle membrane biologiche. Il processo di auto-assemblaggio che si realizza da’ luogo, a livello microscopico, ad un materiale composito. In tal modo, e’ possibile realizzare materiali che permettano il trasporto selettivo di ioni attraverso la loro sezione. La ricaduta applicativa di tale ricerca risiede sia nella possibilità di realizzare membrane artificiali, ma anche in tutti quei dispositivi sensibili a gradienti di potenziale, quali ad esempio interruttori o commutatori. Fenomeni di trasporto in compositi. Lo studio dei meccanismi di trasporto di gas e vapori consente di progettare strutture composite, modellandone le prestazioni in funzione del tempo. Lo studio è focalizzato sulla determinazione delle relazioni esistenti tra le proprietà chimico-fisiche e quelle barriera. L’imballaggio alimentare rappresenta l’applicazione di tale metodologia per un sistema barriera polimerico multistrato, che consente così di ottimizzare la vita media dei prodotti conservati. L'esperienza maturata nel settore specifico dei compositi evidenzia come le resine costituenti la matrice sono spesso soggette a problematiche connesse alla previsione della loro durabilità. A tal fine vengono studiate le relazioni esistenti tra le proprietà chimico-fisiche dei materiali, la struttura e le loro proprietà di trasporto e come tutte queste vengono influenzate da fattori ambientali e di lavorazione simulando un invecchiamento fisico indotto attraverso tecniche specifiche. Queste ultime hanno consentito di sviluppare competenze sia di tipo sperimentale, riguardanti la progettazione d’apparecchiature per la determinazione delle proprietà di trasporto di gas e vapori in film polimerici, sia di tipo teorico, relative allo sviluppo di modelli matematici per descrivere il fenomeno di diffusione e di solubilizzazione di sostanze a basso peso molecolare in polimeri. Per quanto riguarda le attività relative alla messa a punto di sistemi d’imballaggio innovativi, esse sono focalizzate sulla creazione di sistemi di confezionamento attivi. In particolare, sono in via di sviluppo film con funzione di assorbitori d’ossigeno, film con funzione antimicrobica e nuove tipologie di coating edibili. Compositi particellari nano e microcaricati. La materia quando ridotta a dimensioni nanometriche modifica profondamente le proprie caratteristiche chimico-fisiche a causa di effetti di superficie e di confinamento elettronico. La dimensione quantica determina comportamenti anomali molteplici e particolarmente pronunciati principalmente in metalli e semiconduttori. A volte queste nuove caratteristiche possono addirittura non avere analogo nel massivo (es. metalli colorati, metalli foto- o elettro-luminescenti, ecc.), ma più frequentemente nuovi risultano gli abbinamenti di proprietà che si ottengono (es. metalli catalitico-magnetici). Le nuove proprietà di metalli e semiconduttori mesoscopici possono essere vantaggiosamente sfruttate per la funzionalizzazione dei plastici originando materiali compositi potenzialmente utili in svariati settori applicativi (es. plastiche assorbitrici di microonde, schermi per radiazioni ionizzanti, filtri colore, polarizzatori, sensori ottici, materiali magneto-ottici, materiali ad indice di rifrazione ultra elevato/basso, membrane elettro-catalitiche, materiali per l’accumulo di idrogeno, barriere attive, ecc.). Un’altra classe di nanoparticelle utilizzate per la formazione di compositi a matrice polimerica (termoplastica e termoindurente) e costituita dai fillosilicati stratificati. Sono questi composti inorganici (argille naturali o prodotti sintetici) costituiti da strutture cristalline lamellari sovrapposte. L’aggiunta di quantità modeste, inferiori generalmente al 10% in massa, di particelle nanodisperse opportunamente modificate permette di migliorare sensibilmente le proprietà meccaniche (modulo elastico, tenacità, stabilità dimensionale) dei materiali originali e di aumentarne altresì alcune caratteristiche funzionali, quali resistenza alla combustione o miglioramento delle proprietà barriera. Requisito per il raggiungimento dei risultati previsti è lo sviluppo di una opportuna morfologia esfoliate delle singole lamine cristalline per effetto di opportune condizioni di processo.) Oggetto di attività di ricerca sono anche i nanocompositi ottenuti dalla dispersione di nanotubi di carbonio in matrici termoplastiche e termoindurenti per la modifica delle principali proprietà strutturali e funzionali. Nella prima categoria possono essere elencate il modulo elastico, la resistenza all’impatto, l’aumento della Tg, mentre le principali proprietà funzionali modificate mediante l’aggiunta di nanotubi di carbonio sono le proprietà viscoelastiche, ottiche, dielettriche, e barriera. Nell’area dei compositi microcaricati si prevede di studiare le proprietà di matrici polimeriche additivate con ritardanti di fiamma. Nanocompositi Interpenetrating Polymer Networks (IPN) attraverso sol-gel. La metodologia sol-gel rappresenta una valida tecnica per la dispersione nanometrica di particelle inorganiche all’interno di un network polimerico e la realizzazione di una struttura co-continua in cui la fase organica ed inorganica risultano intimamente connesse. La tecnica permette una efficace modulazione delle proprietà meccaniche e funzionali del nanocomposito agendo sulla natura chimica delle nanoparticelle, sull’uso di coupling agents nonché sull’uso di particolari additivi inorganici in grado di conferire specifiche proprietà al materiale realizzato. In aggiunta alle proprietà meccaniche le altre proprietà che possono essere controllate sono: indice di rifrazione, densità e proprietà barriera, proprietà di assorbimento e riflessione della luce, proprietà elettriche e di conducibilità ionica. I principali settori applicativi dei materiali ibridi ottenuti con la tecnica sol-gel sono: membrane elettrolitiche per celle a combustibile, adesivi per applicazioni strutturali, coatings a base epossidica per rivestimento di superfici metalliche o lapidee, sizing di fibre vetrose in matrici termoplastiche, filler per matrici polimeriche in grado di rilasciare sostanze ad attività predefinite. 1.2 Tecnologie Miscelazioni di termoplastici. I processi di miscelazione di polimeri vengono studiati in operazioni discontinue (miscelatori batch) e continue (estrusori bivite). L’approccio teorico consiste nell’applicare bilanci di quantità di moto, di massa e di energia congiuntamente alle equazioni costitutive per i fusi polimerici, considerando la presenza simultanea di più fasi immiscibili. Lo studio consente la valutazione in laboratorio dell’effetto della composizione dei materiali e dei parametri operativi temperatura, velocità di deformazione, tempi di residenza sulla determinazione delle proprietà morfologiche e meccaniche nell’obbiettivo dell’applicazione industriale. Espansi e compositi a matrice termoplastica. L’attività consiste nello studio delle relazioni processo-struttura-proprietà sia di termoplastici espansi che di compositi a matrice termoplastica (con rinforzo particellare micro e nano, con fibre corte e fibre continue). La realizzazione di espansi termoplastici avviene sia attraverso l’utilizzo di tecniche batch che di tecniche basate su processi di estrusione. Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale grazie all’utilizzo di espandenti fisici quali anidride carbonica, azoto e/o vapor d’acqua. Per quanto riguarda le tecnologie di manifattura di compositi a matrice termoplastica, le attività si concentrano sullo sviluppo di materiali e tecnologie finalizzate alla realizzazione di manufatti con proprietà strutturali progettate per specifiche applicazioni. L’analisi di tecnologie base quali stampaggio ad iniezione, estrusione, termoformatura, stampaggio per compressione permette la valutazione dell’effetto del tipo di processo e delle sue variabili sulla struttura del composito (dispersione del rinforzo, orientazione delle fibre, grado di impregnazione) e conseguentemente sulle proprietà finali. Obiettivo principale è la progettazione simultanea del prodotto-processo in funzione di specifiche definite sulla base delle particolare applicazione a cui il prodotto-processo è destinato. Tecnologie di progettazione e produzione di compositi multifunzionali a matrice termoindurente. Le attività di ricerca sono volte allo studio ed allo sviluppo di metodologie che consentano l'ottimizzazione del progetto strutturale e della produzione di parti multifunzionali in materiale composito a matrice termoindurente. Le proprietà finali e le prestazioni di elementi in composito dipendono non solo da caratteristiche strutturali e funzionali, ma anche dai parametri operativi di processo, come ad esempio ciclo di temperatura e di pressione. Alla luce di ciò, le attività di ricerca sono focalizzate su varie tematiche complementari la cui integrazione ha come obiettivo primario quello di mettere a punto un apparato completo per la progettazione strutturale e funzionale (proprietà vibro-acustiche, dielettriche, magnetiche, resistenza alla fiamma) e per l'ottimizzazione ed il controllo in tempo reale delle varie fasi che caratterizzano il ciclo di produzione. Oggetto di ricerca sono, quindi: la messa a punto di modelli in grado di predire il comportamento meccanico e le prestazioni funzionali di oggetti in materiale composito, lo sviluppo e l'integrazione di codici di simulazione di processo e di sistemi sensoriali innovativi per il monitoraggio del ciclo di produzione (temperatura, conversione, sforzi residui, avanzamento della resina) la prototipazione di elementi in materiale composito mediante tecnologie di produzione out-of-the-autoclave (basate su infiltrazione di resina in rinforzi secchi). Sistemi e strutture intelligenti. Argomenti di ricerca sono lo studio, sviluppo e prototipizzazione di tecnologie abilitanti alla realizzazione di sistemi in grado di monitorare il proprio stato ed attuarne modifiche controllate in maniera autonoma. I cosiddetti sistemi intelligenti integrano diverse competenze nelle aree dei materiali e delle strutture, della simulazione numerica dei fenomeni chimico-fisici, sensoristica, sistemi di attuazione e controllo. Tali tecnologie, singolarmente prese, hanno allo stesso tempo vasta applicazione in svariati settori industriali (aeronautico, civile, ambientale, navale, chimico). Relativamente a tale settore le attività di ricerca sono state focalizzate sia su materiali innovativi sia sulla messa a punto di sistemi per il monitoraggio strutturale. Di seguito si riportano le principali attività di ricerca: - Studio di leghe metalliche a memoria di forma (come attuatori). - Polimeri per applicazioni in sensoristica ambientale ed alimentare. - Fenomeni di interazione luce-polimero (polimeri elettroottici e foto reazioni) - Sistemi di monitoraggio delle deformazioni e delle vibrazioni - Analisi delle interazioni struttura-sensori-attuatori - Analisi e monitoraggio del danno in elementi compositi. 2. Biomateriali ed ingegneria dei tessuti I biomateriali e i relativi sistemi protesici sviluppati fino ad oggi hanno mostrato una elevata potenzialità ad interagire con il tessuto naturale, purtroppo la loro biofunzionalità e tuttora limitata. E’ necessario quindi sviluppare materiali multi-funzionali seguendo nuovi approcci progettuali e nuove soluzione di processo dei materiali, quali quelli complessi che derivano da “learning from nature” focalizzando la ricerca su materiali “bio-inspired” e compositi. Tale approccio attualmente riconosciuto a tutti i livelli scientifici, è stato la base della ricerca dell’Istituto gia dall’inizio delle sue attività sui biomateriali conducendo allo sviluppo di strutture biomimetiche. L’obiettivo primario quindi, considerando l’utilizzo di nuove tecniche chirurgiche, è focalizzato nello sviluppo di nuovi biomateriali intelligenti (compositi, polimeri, materiali bioassorbibili) che posseggono superfici bioattive capaci attivare cellule e geni specifici, e che rappresentino un sostanziale miglioramento nella loro applicazione in campo medicale. In particolare, lo studio è mirato allo sviluppo di materiali e strutture bioattivi e sensibili a stimoli o segnali specifici del corpo umano (pH, temperatura, etc.) che oltre ad attivare risposte specifiche di cellule e geni siano capaci di incorporare sostanze (farmaci, fattori di crescita, macromolecole. etc.) e rilasciare tali elementi con una cinetica programmata. La progettazione di nuovi costrutti in ingegneria tessutale può prevedere il rilascio in modo controllato di molecole coinvolte nel processo biologico di proliferazione e differenziamento cellulare. La scelta dello scaffold è uno dei requisiti fondamentali per il successo dell’impianto: oltre a fornire un supporto adeguato per la proliferazione cellulare e l’espressione del fenotipo, deve garantire biocompatibilità, biodegradabilità controllata, forma e proprietà meccaniche adeguate. In tale obiettivo, l’istituto ha focalizzato la ricerca sulla progettazione e realizzazione di scaffolds per la rigenerazione di tessuti estremamente complessi sia dal punto di vista biologico che biomeccanico. 2.1 Polimeri e compositi per la rigenerazione dei tessuti duri. Tale attività riguarda principalmente il tessuto osseo, in particolare per applicazioni Ortopediche e Odontoiatriche. In ortopedia, le attività sono focalizzate sull’interfaccia di sistemi protesi/osso. La stabilità iniziale di una protesi è garantita dall’ utilizzo di cementi acrilici (es. anca e ginocchio), tale stabilità spesso può essere compromessa dalle modalità in cui il cemento viene polimerizzato in situ e dal danno prodotto al tessuto osseo in seguito alla reazione esotermica di polimerizzazione. In tale attività di ricerca sono stati sviluppati sofisticati protocolli di caratterizzazione termo-dinamico-meccanico. Questa tecnica ha permesso di valutare i vantaggi offerti da cementi acrilici innovativi ottenuti modificando la composizione di cementi tradizionali. I materiali utilizzati oltre al classico polimetilmetacrilato sono poli(caprolactone) e phase change materials che assorba calore durante la polimerizzazione. Le proprietà e le prestazioni di questi materiali sono analizzate attraverso modelli teorici sperimentali di natura dinamico meccanico e calorimetrico. Per migliorare le proprietà di biocompatibilità ed eliminare i problemi connessi con l’elevata temperatura sviluppata dai cementi ossei tradizionali sono stati progettati e caratterizzati cementi iniettabili in materiale composito a base di calcio-fosfato caricati con gel ed idrogeli (es. PVA, e polimeri naturali). Tali sistemi presentano caratteristiche di iniettabilità con conseguente applicazione nella riparazione dei difetti ossei causati da diverse patologie di ampio interesse sociale (osteoporosi, etc), inoltre l’incorporazione di farmaci speciali permette di accoppiare l’’effetto terapeutico per trattamenti locoregionali di interesse anche nel settore oncologico. In odontoiatria conservatrice i materiali compositi hanno sostituito l’amalgama nella ricostruzione di denti. Due sono le problematiche che sono oggetto di ricerca di notevole importanza: la stabilità a breve termine e quella a lungo termine. La prima è legata al modo in cui il materiale viene polimerizzato in situ. La stabilità a lungo termine è invece legata alla microinfiltrazione marginale. Le attività di ricerca svolte riguardano la progettazione di polimeri e compositi per il restauro di denti che hanno subito un danno tissutale. I materiali sono analizzati dal punto di vista chimico e fisico valutando le proprietà meccaniche, le proprietà calorimetriche e le proprietà di contrazione in seguito a polimerizzazione. La microinfiltrazione marginale è investigata mediante sofisticate tecniche che utilizzano l’imaging ai raggi-X accoppiato a modelli di simulazione sperimentali e virtuali. 2.2. Polimeri e compositi per la rigenerazione dei tessuti soffici. Le attività di ricerca riguardano la progettazione e caratterizzazione di materiali capaci di mimare le proprietà e funzioni di fluidi biologici e della matrice extracellulare di tessuti soffici. Tali materiali, basati su polimeri di origine naturale e/o semisintetica, sono realizzati al fine di sostituire o riparare i tessuti o di costituire substrati per la ricrescita tissutale o come trattamenti terapeutici per la cura di patologie. Sono oggetto di studio soluzioni di acido ialuronico e suoi derivati per il ripristino delle funzioni di liquido sinoviale e di corde vocali patologiche, compositi a base di acido ialuronico e collagene come substrati per la ricrescita tissutale. Inoltre, le proprietà protettive e di shock absorber dei fluidi biologici sono prese come riferimento per la progettazione di soluzioni viscoelastiche da utilizzate come ausilio nella chirurgia oftalmica. Inoltre attraverso il rinforzo di idrogeli con fibre polimeriche si intende progettare strutture con complesse proprietà meccaniche, di trasporto per la realizzazione di dischi intervertebrali e legamenti . Definizione di metodi qualitativi e quantitativi di valutazione analitica delle proprietà funzionali di materiali e dispositivi endovascolari idonei al rilascio controllato di farmaci. 2.3. Materiali polimerici e compositi per l’ingegneria dei tessuti e Nuove tecnologie per la realizzazione di scaffolds e nano strutture biofunzionali. L’ingegneria dei tessuti ha in pratica allargato gli orizzonti scientifici, estremamente innovativi, su cui il settore dei Biomateriali storicamente si era già attestato. Infatti, la possibilità di mettere a punto substrati polimerici e compositi che interagiscono con cellule e che siano in grado di intervenire sulla crescita e differenziazione cellulare, permettono di creare in vitro un tessuto omologo. Per tale scopo la ricerca è focalizzata sia sulla preparazione di omologhi della matrice extracellulare, interazione e modulazione cellulare e sulla progettazione di bioreattori.Le applicazioni riguardano i tessuti molli ed i tessuti duri. Nel caso della sostituzione della pelle per il trattamento di ulcere croniche o ustioni, il sostituto ingegnerizzato è tra i più avanzati insieme con i sistemi per la rigenerazione di cartilagine. La realizzazione di tendini, legamenti e protesi vascolari è allo stato embrionale. Per quanto riguarda i tessuti duri, la ricerca è rivolta principalmente alla realizzazione di strutture ossee e i risultati sono abbastanza soddisfacenti anche se l’ottimizzazione delle prestazioni meccaniche è ancora oggetto di ricerca. Tra i tessuti duri e tessuti molli esistono i materiali cartilaginei. Mentre la realizzazione di sostituto di cartilagine è ad uno stato avanzato, la realizzazione di strutture per il disco intervertebrale è allo stato embrionale. L’IMCB partecipa a numerosi progetti nazionali ed internazionali nel campo dell’Ingegneria dei tessuti per la realizzazione creazione in laboratorio di tessuti ossei, tendini, legamenti, disco intervertebrale, menisco, vasi sanguigni. Per quanta riguarda lo studio di nuove tecnologie per applicazioni in drug delivery e tissue engineering sono prese in esame membrane “ingegnerizzate” ottenute mediante la tecnologia ad impronta molecolare. Tale tecnica permette di introdurre in un materiale polimerico siti di riconoscimento per determinate specie molecolari (template) attraverso la polimerizzazione di un monomero in presenza del template oppure attraverso la dissoluzione di un polimero preformato in una soluzione contenente il template. La preparazione viene quindi completata attraverso la fase di reticolazione o inversione di fase in modo da ottenere un complesso stabile matrice-template. Inoltre sono implementati softwares di modellazione e progettazione per lo sviluppo di tecnologie di preparazione (bioplotter, stampanti 3D) partendo da tecniche di imaging per la realizzazione di strutture custom-made Servizio di trasferimento tecnologico Il servizio di trasferimento tecnologico ha la specificità di una azione orizzontale nell’ambito delle attività di ricerca dell’IMCB tale da garantire una efficiente e capillare disseminazione e trasferimento dei risultati conseguiti presso l’Istituto. Il programma teso a trasferire la proprietà intellettuale all'industria, fornisce una continua azione di tutela ed assistenza favorendo lo sviluppo tecnologico e imprenditoriale. Il servizio di trasferimento tecnologico ha inoltre l’incarico della gestione dell’attività di conto terzi, ponendosi per il mondo imprenditoriale quale referente privilegiato di “informazioni” ad alto tasso di innovazione. Un’attenta analisi dell’aspetto normativo e di certificazione, particolarmente importante nel settore dei materiali avanzati, è parte integrante del programma di trasferimento tecnologico dell’Istituto. Infine il servizio affianca la Direzione al fine di garantire la necessaria assistenza per rendere operative le strategie di ricerca e sviluppo definite congiuntamente dal Direttore e dagli organi competenti dell’Istituto. (literal)
Unità organizzativa di supporto

Incoming links:


Prodotto di
data.CNR.it