Institute of environmental geology and geoengineering (IGAG)

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  • Institute of environmental geology and geoengineering (IGAG) (literal)
  • Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (IGAG) (literal)
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  • The Institute of Environmental Geology and Geoengineering (IGAG) of the National Research Council (CNR) was founded in 2002 by regrouping five former research Institutes and Centres that had been active for more than 40 years in their field of expertise. IGAG, with its staff of 150, covers a wide range of scientific topics in the field of Earth sciences, mainly focusing towards the study of: 1.- Geological processes for the knowledge and mitigation of natural hazards and for the assessment and exploitation of natural resources; 2.- Geomorphological evolution of continental margins and adjoining marine areas for the mitigation of geological hazards; 3.- Soil and fluid geochemistry for environmental assessments; 4.- Site remediation and recovery technologies of industrial waste; 5.- Exploitation and promotion of geological raw materials and safety of disused mining areas; The Institute has a very extensive equipment with state of the art laboratories and instruments for the chemical, geochemical, radiometric, isotopic, and physical analyses of gases, soils, and waters such as mass spectrometers, electron microprobes, scanning microscopes, X-ray diffractometers, and X-ray fluorescent emission spectrometers, plus special equipments for mineral and fluids processing and for in-field measuremets. A mobile field laboratory has been equipped for the sampling and the preliminary analysis of sediments, soils, and waters and for monitoring Radon fluxes and natural radioactivity through gamma-ray spectrometry. Special field and laboratory equipments are dedicated to the evaluation of the asbestos risk. (literal)
  • Premessa L'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG) ha sede in Roma ove, oltre alla Sede centrale presso l'Area della Ricerca di Roma1 - Montelibretti, Via Salaria Km 29,300, Monterotondo (RM), sono attive due articolazioni presso i Dipartimenti di Scienze della Terra e di Idraulica, Trasporti e Strade dell'Università \"La Sapienza\". Altre due articolazioni territorialmente distinte si trovano presso il Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali dell'Università di Cagliari e presso il Dipartimento di Georisorse e Territorio del Politecnico di Torino. L'Istituto ha quindi un forte radicamento e intensi rapporti di collaborazione nelle Università; si avvale di oltre 120 persone tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo, di cui circa 40 Associati universitari. Breve storia dell'IGAG. L'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria nasce nel 2001 dalla fusione di cinque tra Istituti e Centri di Studio del CNR: - Istituto per il trattamento dei minerali, Roma, Via Salaria. Costituito nel 1954 come Centro di supporto dell'attività dell'industria mineraria sul territorio nazionale, ha espanso progressivamente i propri interessi prima con lo sviluppo dei processi idrometallurgici, successivamente con la biometallurgia, la tecnologia delle particelle fini ed infine l'applicazione delle tecnologie ambientali per l'inertizzazione ed il riciclaggio dei materiali di rifiuto. - Il Centro di Studio per il Quaternario e l'evoluzione ambientale, Dipartimento di Scienze della Terra, Università \"La Sapienza\". Costituito nel 1992 dalla fusione del Centro di Studio per la Geochimica Applicata alla Stratigrafia Recente e del Centro di Studio per la Geologia dell'Italia centrale, ha condotto ricerche nei campi della geologia del sedimentario, paleoecologia, biostratigrafia, geochimica isotopica, sedimentologia, geocronologia, vulcanologia, idrogeologia, cartografia geologica e geochimica. - L'Istituto di ricerca sulla tettonica recente, Area della ricerca di Tor Vergata, Roma. Nato nel 1997 dalla trasformazione del Centro di Studio per la Geologia Tecnica che aveva sede nel Dipartimento di Idraulica, Trasporti e Strade della Facoltà di Ingegneria dell'Università \"La Sapienza\", ha condotto ricerche prevalentemente nei campi della neotettonica, della sismotettonica, dell'evoluzione geologica quaternaria, della stabilità dei versanti e della geoarcheologia. - Il Centro di Studi geominerari e mineralurgici, Dipartimento di geoingegneria e tecnologie ambientali, Cagliari. Primo Centro CNR ad essere istituito in Sardegna, si è occupato di tematiche relative alla ricerca, valutazione, produzione e valorizzazione delle risorse minerarie, energetiche e dei fluidi del sottosuolo e delle problematiche ambientali ad esse connesse. - Il Centro studi per la fisica delle rocce e le geotecnologie, Dipartimento di Georisorse e Territorio del Politecnico di Torino. Ha condotto ricerche di base e applicate riguardanti la fisica delle rocce e le geotecnologie. Ha svolto indagini sperimentali di laboratorio e in sito per la caratterizzazione della massa rocciosa e si è occupato delle problematiche di escavazione, della stabilità e stabilizzazione delle rocce, dei problemi di sicurezza del lavoro e protezione dell'ambiente e della caratterizzazione tecnologica delle rocce in vista del loro impiego strutturale/ornamentale, nonché a fini conservativi nelle costruzioni. (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Codice
  • IGAG (literal)
Nome
  • Institute of environmental geology and geoengineering (IGAG) (literal)
  • Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (IGAG) (literal)
Collaborazioni
  • Il territorio italiano è un laboratorio naturale per lo studio dell'evoluzione ambientale, sia per l'abbondanza di registrazioni naturali dei mutamenti climatici e delle modificazioni del paesaggio ad essi associati, sia per l'intensa antropizzazione del territorio (abitativa, industriale e viaria), nonché per lo sfruttamento delle risorse minerarie e dei materiali geologici. Questo significa anche che il territorio italiano è più che mai oggetto di attenzione da parte dei governanti e degli amministratori locali e che i risultati delle ricerche sviluppate dall'Istituto sono oggetto di applicazioni di interesse socio-economico di vario tipo e a diversa scala. I fruitori diretti dei risultati delle ricerche dell'Istituto sono quindi essenzialmente identificabili negli Enti nazionali e locali, nelle Industrie e nelle PMI coinvolte nello studio e nella tutela dell'ambiente, nonché nello sfruttamento delle risorse naturali e del riciclaggio delle materie prime secondarie. Tutti questi hanno quasi sempre anche i ruoli di committenti e di collaboratori delle ricerche di base e applicate. Solo per citare alcuni esempi, l'IGAG realizza rilevamenti geologici, studi e sperimentazioni di laboratorio e di campo finalizzati alla messa a punto di metodologie e di procedure, anche di supporto ad attività prenormativa e normativa, per la valutazione e mitigazione del rischio sismico, idrogeologico, vulcanico e geochimico, per lo sviluppo di processi di risanamento e riciclaggio, nonché per il miglioramento delle tecnologie connesse allo sfruttamento, alla valorizzazione ed alla lavorazione delle risorse minerarie (segnatamente lapidei e minerali industriali). A proposito di quest'ultimo tema è utile ricordare che nel comparto estrattivo dei lapidei l'Italia risulta il maggior produttore in assoluto di grezzi e di lavorati, detenendo circa il 18% della produzione mondiale, ossia circa 9 Mt/anno di materiali prodotti in cava e salendo a circa il 50% della produzione mondiale per l'export di prodotti lavorati lapidei. Principali accordi di collaborazione, convenzioni e contratti Di seguito sono riportati alcune collaborazioni in atto; tra queste la maggioranza di quelle nazionali sono configurate come convenzioni o contratti attivi. N.B.: tra parentesi quadre è indicata la sezione dell’Istituto ove in prevalenza si svolgono le attività. Internazionali C. Europea - INTAS: Austrian Research Center, Seibersdorf, Vienna; Moscow Institute of Steel and Alloys, Russia; Institute of Colloid and Water Chemistry, Kiev, Ucraina. \"Enhanced electroremediation of radionuclide and heavy metal-contaminated soils and wastes\". Questo progetto è volto ad individuare le metodologie analitiche e ad acquisire informazioni tecnico scientifiche sulla rimozione di metalli pesanti da suoli inquinati, attraverso processi elettrochimici. [Sede] Institute of Mining & Processing Technology (ITNPM) di Tirana (Protocollo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica fra Italia e Albania). “The bacterial leaching like a contemporary technology of metal extraction (Cu, Zn, etc.) in close mines, stocks, wastes: Si lavora sul recupero di valori metallici (Zn, Cu) da residui di precedenti attività estrattive e metallurgiche con applicazione di operazioni di lisciviazione statica in colonna e dinamica in reattore ad agitazione con impiego di microrganismi litotrofi. [Sede] Institute of Mining & Processing Technology (ITNPM) di Tirana (Protocollo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica fra Italia e Albania). “The production of high content of Cr and low SiO2 concentrates from Albanian chromite” Ottenimento di concentrati mercantili di cromite mediante operazioni fisiche di trattamento (macinazione, gravimetria) seguite da flottazione. [Sede] C. Europea Programma INCO : Ecometal srl, Brescia; 2) Austrian Research Center Seibersdorf, Vienna; Institute of Colloid and Water Chemistry, Kiev (Ucraina); 3) Moscow Institute of Steel and Alloys, Mosca ; National Academy of Sciences of Armenia, Yerevan (Armenia) “A new integrated bioleaching process for agricultural applications of wastewater sludges” Si tratta della messa a punto di un processo di trattamento dei fanghi degli impianti urbani di depurazione delle acque reflue al fine di rimuovere i metalli pesanti contenuti nei fanghi stessi- mediante tecniche di lisciviazione con l’impiego di batteri litotrofi- e consentirne quindi il riutilizzo come substrato in agricoltura. [Sede] Universidad Nacional de Ingenieria de Lima - PERU' (collaborazione internazionale con la Universidad Nacional de Ingenieria, Facultad de Geologia, Minas y Metalurgia, Escuela de Metalurgia di Lima (Perù), nell'ambito dell'accordo CNR-CONCYTEC). \"Development of environmental technologies to remove heavy metals from industrial and municipal wastes\". Nel corso di tale collaborazione viene studiato lo sviluppo di tecnologie ambientali per la rimozione di metalli tossici da residui urbani ed industriali. [Sede] Institute of Geotechnics of Slovak Academy Sciences di Kosice (Programma Esecutivo di Collaborazione Scientifica & Tecnologica Italia/Repubblica Slovacca). “Study of relations of mineralization, acidity and autochthonous bacteria occurrence in acid mine drainage”. Gli studi sono finalizzati al trattamento delle acque acide di miniera con processi elettrochimici e biotecnologici, allo scopo di rimuovere i metalli pesanti in esse contenuti (Zn, Cd, Cu, Mn, Ni, Fe). [Sede] Institute of Geotechnics of Slovak Academy Sciences di Kosice (Accordo di Cooperazione Scientifica CNR/SAV – Accademia Slovacca delle Scienze). “Development of sustainable physicochemical and biological processes for the remove of metals and metalloids from the waters and soils”. Lo scopo del presente progetto è lo sviluppo di processi fisico-chimici (elettrochimici) e biologici, basati sull’attività di batteri solfo-riducenti (SRB), al fine di prevenire l’inquinamento da metalli pesanti e metalloidi nei bacini idrici e nelle falde acquifere accertandone e minimizzandone la presenza. [Sede] Institute GEONICS Academy of Sciences, Ostrava, Repubblica Ceca. La collaborazione con l’Institute of Geonics ha come oggetto principale l’impiego dei getti d’acqua ad alta velocità per lo scavo di rocce caratterizzate da elevati valori di resistenza ed abrasività. In particolare gli studi comuni hanno riguardato l’applicazione di tale tecnologia innovativa con quella tradizionale basata sullo scavo meccanizzato. La collaborazione, che si protrae da oltre sei anni, è inquadrata nell’ambito di un programma bilaterale di cooperazione tra il CNR e l’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. [Cagliari] Insitut fur Werkstoffkunde – Universitat Hannover, Germania La tematica di collaborazione con l’Università di Hannover riguarda l’impiego dei getti abrasivi per il taglio di materiali in lastre. Gli studi hanno riguardato in maniera specifica l’ottimizzazione del sistema di taglio mediante l’aggiunta di additivi che migliorano la coerenza dei getti. Su tali argomenti è stato realizzato un progetto finanziato dall’Unione Europea; per la prosecuzione di tale progetto è stata presentata una proposta attualmente in fase di valutazione. [Cagliari] Institute of Geology (UIGGM), University of Novosibirsk, Russia Department of Applied Geosciences, Sciences and Geophysics, University of Leoben, Austria Department of Mineralogy and Petrology, University of Atene, Greece Department of Geology, University of Addis Abeba, Etiopia Institute of Digital Image Processing - Joanneum Research – Graz, Austria. La collaborazione con il Joanneum Research ha come oggetto l’impiego delle tecnologie di controllo remoto per la valutazione dei rischi ambientali derivanti dalla presenza di bacini contenenti sterili dei processi di trattamento dei minerali. Scopo dell’attività di ricerca, per la quale è stata presentata una proposta di progetto già approvata dall’Unione Europea, è la messa a punto di un sistema integrato di supporto decisionale, indirizzato agli organi preposti alla protezione civile ed al controllo ambientale, governativi o no, che mediante Internet fornisca informazioni aggiornate ed efficaci sui rischi connessi alla presenza dei bacini sterili. [Cagliari] Accademia Polacca delle Scienze – Cracovia. In collaborazione con questa Accademia si è proceduto alla datazione C-14 di numerosi forni di cottura ceramica di un centro di produzione sulla riva sinistra del fiume Vistola, riferito al periodo romano. Tale attività consente di definire l’intervallo temporale di attività del centro di produzione e di tracciare l’evoluzione delle tecniche di manifattura. [La Sapienza] Institute of Geography of the Russian Academy of Sciences – Mosca; Institute of Physical, Chemical and Biological problems in Soil Sciences of the Russian Academy of Sciences – Puschino (Mosca); Institute of Archaeology of the Russian Academy of Sciences – Mosca; Università di Parma; Università di Roma – Tor Vergata. Sono state definite e in fase iniziale collaborazioni riguardanti: 1) Ricerche paleoambientali tramite lo studio delle paleodiete di differenti gruppi di mammuth. La ricerca consiste nell’analisi delle tracce di usura dello smalto dei denti, esaminati al microscopio elettronico, mostranti caratteri differenti in funzione del potere abrasivo dei diversi tipi di vegetazione. 2) L’analisi della composizione isotopica dello Sr in Mammuth e in rocce e sedimenti non consolidati appartenenti al loro habitat, per la ricostruzione dei movimenti migratori. 3) Studi paleoambientali, archeologici e paleoantropologici (analisi del DNA mitocondriale) delle antiche popolazioni nomadi delle steppe e delle zone semidesertiche tra gli Urali, il Kazakistan, il Caucaso e la costa settentrionale del Mar Caspio. [La Sapienza] Università di Sydney (Prof. P. Cowell). Simulazioni automatiche attraverso un modello numerico (Shoreface Translational Model), al fine di evidenziare le “forze in campo” durante trasgressioni rapide. Ricreando virtualmente diverse condizioni, è posta particolare attenzione ai contesti che determinano la preservazione di corpi sedimentari sabbiosi, notoriamente utilizzabili sia per il ripascimento dei litorali in erosione sia a fini minerari (placers). [La Sapienza] University of Science and Technology, Chinese Academy of Science, Hefei (Prof. Xia Qunke). Caratterizzazione del ciclo dei fluidi in condizioni di ultra-alta pressione e temperatura e dell’interazione crosta-mantello in seguito alla formazione di rocce eclogitiche a coesite e diamante nella regione del Dabie Shan (Cina). Sono in corso determinazioni di rapporti isotopici di O, H, Sr e Nd su minerali di basalti e gabbri. [La Sapienza] Ministero Palestinese del Turismo e delle Antichità, Dipartimento di Paletnologia (Università di Roma), Ministero Affari Esteri. In seguito ad un accordo internazionale si è stabilita una serie cronostratigrafica per il sito multistratificato di Tell Es-Sultan (Gerico, Cisgiordania). [La Sapienza] Institut du Patrimoine di Tunisi e Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico Artistiche, Università di Cagliari È in atto da diversi anni una collaborazione scientifica nell'ambito del Progetto \"AQUA 2000\" finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, che riguarda studi geoarcheologici e archeometrici nel sito archeologico di Uthina (Tunisia). [Cagliari] Department of Earth Sciences, Carleton University, Ottawa, Ontario,Canada (prof. Keith Bell). “Studio dei magmi alcalino-potassici recenti dell'Italia centrale”. Si tratta dello studio della genesi dei magmi alcalino-potassici con metodi di geochimica isotopica (Sr, Nd). [La Sapienza] Nazionali Dipartimento della Protezione Civile: \"Inventario delle faglie attive e terremoti associati sul territorio nazionale\". Il progetto mira alla realizzazione di una zonazione sismogenetica del territorio nazionale di nuova generazione, propedeutica al calcolo della pericolosità sismica con approccio tradizionale alla Cornell. Sono stati effettuati dei test a partire da una zonazione a strati per l'Italia nordorientale, modulata sulla geometria di sorgenti sismogeniche potenzialmente responsabili di terremoti con M>=5.5. [Tor Vergata] Dipartimento della Protezione Civile - Gruppo Nazionale Difesa Terremoti: \"Scenari di danno nell'area veneto-friulana\". L’attività svolta nell’ambito di questa collaborazione ha consentito la definizione delle sorgenti sismogeniche che interessano il Subalpino orientale. Il confronto tra la geometria delle sorgenti e la distribuzione delle intensità di terremoti storici caratterizzati da M>6 ha consentito inoltre di individuare le strutture silenti, per cui può essere definito un tempo minimo intercorso dall'ultima attivazione pari a 800 anni. Tali sorgenti e le aree da esse interessate sono caratterizzate da un elevato livello di pericolosità sismica. [Tor Vergata] Provincia autonoma di Trento La collaborazione viene realizzata nell’ambito della ricerca “Fenomeni di instabilità complessi nei versanti naturali subaerei e sottomarini”. La provincia autonoma di Trento mette a disposizione dati geologici e geotecnici ed esegue apposite indagini in sito e in laboratorio. In particolare, nell’ambito della collaborazione è stato applicato un nuovo metodo di analisi numerica agli elementi distinti (PFC2D) che consente di riprodurre i fenomeni di interazione tra blocchi e tra blocco e substrato, nonché la frammentazione dei blocchi stessi in condizioni statiche e dinamiche (impatti). Il metodo, applicato ai fenomeni di scivolamento planare che interessano la Valle dell'Adige a sud di Rovereto, è stato tarato, con risultati soddisfacenti, su frane già avvenute ed utilizzato in forma previsionale su frane potenziali. [Tor Vergata] Dipartimento della Protezione Civile - Gruppo Nazionale di Vulcanologia: \"Conoscenza delle parti sommerse degli edifici vulcanici italiani\". L'analisi della stabilità degli edifici vulcanici si è concentrata su Vulcano e Stromboli. Per il primo sono stati prelevati e caratterizzati alcuni dei materiali che costituiscono l'edificio della Fossa e sono state effettuate le attività preparatorie per l'esecuzione di indagini geognostiche. Su Stromboli è stata eseguita la caratterizzazione dei materiali che costituiscono sia la componente lapidea sia quella vulcanoclastica attraverso prove di laboratorio standard e prove su campioni di grande dimensione con un'attrezzatura di tilt test appositamente realizzata. [Tor Vergata] Provincia di Rieti e ARPA Lazio. “Redazione di un quadro diagnostico sulla qualità delle acque, attività di formazione nel quadro di Agenda 21 e individuazione di obiettivi e indicatori condivisi di sostenibilità locale”. [La Sapienza] Si tratta della caratterizzazione della qualità ambientale nel territorio della Provincia di Rieti attraverso l’analisi storica di dati della qualità delle acque di scorrimento superficiale e della valutazione del rischio-radon. [La Sapienza] INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. 1) Sezione Telerilevamento e Geodesia. Analisi dei rapporti tra DGPV, grandi frane, tettonica quaternaria nel settore centro-occidentale della Sicilia e in aree campione dell’Appennino centro-meridionale mediante approccio integrato basato sull’analisi fotogeologica e immagini InSar. 2) Sezione di Paleomagnetismo. Datazioni mediante metodi paleomagnetici su corpi di conoidi e depositi clastici quaternari in aree campione della Val Roveto, Piana di Sora e Valle di Comino. [La Sapienza] ENEA – Casaccia - Roma \"Studio dei parametri geo-morfologici e delle tecniche di gestione dei dati relativi alle formazioni argillose”. [\"La Sapienza\"] ENI - AGIP SpA: \"Costruzione di uno schema strutturale della Montagna della Maiella”. Lo schema comprende i diversi ciclotemi deposizionali e dei principali lineamenti tettonici presenti all’interno della struttura, con realizzazione di una Carta Geologica, in scala 1:10.000, dell’intera Montagna della Maiella e sua informatizzazione. [La Sapienza] ANAS - Ente Nazionale per le Strade - Compartimento della viabilità per il Friuli-Venezia Giulia. Studio integrato mediante l’utilizzo combinato dell’analisi fotogeologica e dell’Interferometria Differenziale SAR (DInSAR) per la caratterizzazione dei movimenti lenti del suolo. [La Sapienza] Regione Piemonte: \"Problematiche connesse alla sicurezza e all'igiene del lavoro nelle attività estrattive di competenza regionale\". [Torino] ENEL Hydro SpA: \"Analisi di modelli computazionali per le valutazioni di stabilità di versanti in masse rocciose discontinue\". [Torino] Progemisa SpA – Cagliari. Con questa Società a capitale regionale sono in atto, da lungo tempo, rapporti di collaborazione scientifica. Attualmente la Progemisa e l’IGAG-Sezione di Cagliari collaborano nel settore della valorizzazione dei minerali industriali e, in particolare, sono titolari, in qualità di co-proponenti, di un Progetto PON. Inoltre sono in atto collaborazioni nel settore del risanamento di siti contaminati da attività minerarie. [Cagliari] Istituto di Ricerche Sant’Alberto Magno S.r.l. – “Caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni della città di Roma”. Si prevede l’organizzazione, la correlazione e l’elaborazione dei dati geotecnici disponibili in letteratura e presso Enti e Società a mezzo di un sistema informativo territoriale. [La Sapienza] Dipartimento di Chimica, Università di Roma “La Sapienza”. “Studio delle interazioni tra contaminanti metallici e terreni contigui a siti minerari a solfuri”. Si lavora alla determinazione della speciazione di cationi metallici con i componenti organici ed inorganici dei terreni con susseguente rimozione delle specie tossiche mediante lisciviazione [Sede] Università degli Studi di L’Aquila – Dipartimento di Chimica, Ingegneria Chimica e Materiali. “Prove sperimentali per il trattamento ed il recupero di minerali manganesiferi e di metalli di valore”. Preparazione di Manganese Diossido mediante processo di elettrolisi da soluzioni acide d con studio delle condizioni ottimali di processo con particolare riferimento all’ effetto della presenza di sostanze organiche residue, alla concentrazione iniziale di manganese ed alla presenza di altri cationi interferenti. [Sede] Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Identificazione di zone tettonicamente attive nell’Appennino Centrale, mediante integrazione di dati di terreno, telerilevati e geochimici nel settore centrale della Val Comino; identificazione di grandi frane in roccia e DGPV e loro rapporti con l’evoluzione plio-pleistocenica e olocenica in alcune aree campione dell’Appennino centrale. [La Sapienza] Aziende Regionali U.S.L. n. 15 di Cuneo e n. 14 di Verbanio Cusio Ossola: \"Supporto tecnico, consultivo, di ricerca e aggiornamento sui temi concernenti la prevenzione, la sicurezza e l'igiene del lavoro\". [Torino] PMI produttrici di pietre ornamentali in Toscana (Progetto UE Brite Euram III): \"Development of an integrated computer aided design and planning methodology for underground marble quarries (CAD - PUMA)\". [Torino] Comune di Carrara: \"Analisi di metodologie di calcolo e sperimentali applicabili nelle valutazioni statiche in coltivazioni di pietra ornamentale\". [Torino] IGEA SpA – Con questa Società sono in corso diverse collaborazioni scientifiche miranti allo sviluppo di tecnologie applicabili alla bonifica di terreni contaminati da metalli pesanti. Tali collaborazioni si sviluppano attualmente anche nell’ambito di progetti europei. [Cagliari] Maffei SpA – Ottana. Sono in atto collaborazioni scientifiche sia per la valorizzazione ottimale dei depositi feldspatici attualmente in coltivazione, sia per l’individuazione e la caratterizzazione di nuovi depositi. [Cagliari] Sarda Silicati SpA – Florinas. Collaborazione scientifica nel settore geo-giacimentologico e mineralogico-petrografico di minerali industriali con particolare riferimento a quarzo e feldspati. [Cagliari] Società Sarda Bentoniti – Oristano. Collaborazione scientifica nel settore della caratterizzazione e valorizzazione dei minerali bentonitici. [Cagliari] SVI.MI.SA S.p.a. Con questa Società sono in atto collaborazioni scientifiche nel settore della valorizzazione dei minerali industriali. [Cagliari] Sardinian Gold Mining SpA - Furtei (Cagliari) Società mineraria operante in Sardegna nella ricerca e valorizzazione di minerali auriferi e attualmente concessionaria della miniera di Furtei. Sono in atto collaborazioni scientifiche riguardanti gli aspetti geo-giagimentologici e mineropetrografici degli adunamenti, nonché lo sviluppo di tecniche mineralurgiche finalizzate alla valorizzazione ottimale delle mineralizzazioni aurifere. [Cagliari] CRAS (Centro Regionale Agrario Sperimentale) – Cagliari È in corso una collaborazione in un progetto finanziato nell'ambito dei Piani Operativi Nazionali (PON). [Cagliari] Dipartimento di Storia - Università di Sassari La collaborazione scientifica con il succitato Dipartimento ha portato all'approvazione ed al finanziamento di un progetto MIUR (Firb art.8) di durata triennale, nell’ambito del quale i Ricercatori dell'IGAG costituiscono una Unità Operativa che si occuperà di \"Ricerche archeometriche e tecnologiche sui materiali\". [Cagliari] Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Province di Cagliari e Sassari Con le Soprintendenze ai Beni Archeologici della Sardegna vi è una costante collaborazione, riguardante lo studio archeometrico di reperti provenienti dai diversi siti dell'isola, compresi i materiali da costruzione dei monumenti più significativi. [Cagliari] Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici delle Province di Cagliari e Oristano Con questa struttura è in corso una ricerca sulle problematiche relative al degrado delle torri costiere di età spagnola della Sardegna Centro-Meridionale; al riguardo è stato stipulato un contratto attivo di ricerca. [Cagliari] ISTEC-CNR di Faenza (literal)
Attività di formazione
  • Il vasto spettro di competenze e risorse umane necessarie allo svolgimento di ricerche in materia di geologia ambientale e geoingegneria impone un'ampia apertura alle Università. E’ utile ricordare che 3 dei 5 organi che con la loro aggregazione hanno costituito l’IGAG sono ex-Centri di Studio, quindi si è partiti da una cospicua base di collaborazione, che è ora in corso di formalizzazione con nuove convenzioni attuative delle convenzioni-quadro già stipulate dal CNR e le Università. L'Istituto è quindi ben integrato nelle Università di Roma “La Sapienza” e Cagliari e nel Politecnico di Torino ed è aperto alla naturale partecipazione ai progetti di ricerca di dottorandi e laureandi. A questo proposito è utile ricordare che le convenzioni-quadro già stipulate o in corso di stipula tra il CNR e le Università creano le condizioni per estendere il coinvolgimento dei ricercatori del CNR nella formazione. Il numero di tesi di laurea svolte nell’ambito dell’Istituto, i cui relatori sono Ricercatori del CNR o le cui attività siano state integrate nell’ambito dei progetti di ricerca dell’Istituto, è mediamente di circa 60 per anno. L’Istituto fornisce inoltre supporto, curandone tutti gli aspetti organizzativi, alla Scuola annuale di Geologia del Quaternario, realizzata sotto l’egida dell’AIQUA, l’Associazione Italiana per lo Studio del Quaternario. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Salaria km 29,300 (literal)
Cap
  • 00015 (literal)
Città
  • Montelibretti (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • RM (literal)
Telefono
  • 0690672595 (literal)
Codice CDS
  • 042 (literal)
Servizi
  • Le moderne ricerche sull'evoluzione ambientale e sulle risorse naturali richiedono l'impiego di grandi apparecchiature analitiche e di impianti per sperimentazioni di processi tradizionalmente installati e gestiti dal CNR, anche nell'ambito delle Universita' ove gli ex-Centri di Studio hanno determinato considerevoli crescite del patrimonio strumentale. La dotazione di laboratori e apparecchiature della Sede e delle Sezioni dell'IGAG è tra le più rilevanti a livello nazionale nel settore di competenza. Sin dalla loro entrata in funzione, i laboratori analitici e gli impianti di trattamento sono stati largamente messi a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale sotto forma di collaborazioni scientifiche e di convenzioni di ricerca, nonchè di attività di servizio a titolo gratuito o oneroso. Elenco dei laboratori e dei servizi offerti LABORATORIO ISOTOPI STABILI Determinazione dei rapporti isotopici di O, C, N, H su silicati (ablazione laser e campioni massivi), acque, carbonati e altri materiali Referente: Dott. Mauro Brilli tel. 06 90672645 e-mail mauro.brilli@igag.cnr.it LABORATORIO DI CRONOLOGIA U-Th e di RADIOCHIMICA Determinazione dell'età di formazione di minerali silicatici e di carbonati sedimentari; misure di radioattività naturale; determinazione del flusso di radon all'aperto e in ambienti chiusi Referente: Dott. Mario Voltaggio tel. 06 90672609 e-mail mario.voltaggio@igag.cnr.it LABORATORIO ISOTOPI RADIOGENICI Determinazione dei rapporti isotopici di Sr e Nd in rocce silicatiche e carbonatiche e di Sr in acque Prof. Francesca Castorina tel. 4991 4146 e-mail francesca.castorina@uniroma1.it LABORATORIO INCLUSIONI FLUIDE Determinazione delle proprietà chimico fisiche (P-T-X) dei fluidi intrappolati nei minerali. Referente: Dott.ssa Francesca Tecce - tel. 06 4991 4506 e-mail francesca.tecce@igag.cnr.it LABORATORI di ANALISI CHIMICHE STRUMENTALI Determinazione della composizione chimica elementare di minerali, rocce, suoli, acque e prodotti industriali a mezzo di spettrometria ICP-AES, ICP-MS, AAS; determinazione dei gruppi funzionali in liquidi e in solidi a mezzo di spettrometria IR; anlisi elementari di CHN e determinazione di umidità, ceneri e materie volatili mediante analizatori automatici CHN-600 e MAC-400 Leco; misure di potere calorifico con calorimetro adiabatico. Referente: Laboratorio di Cagliari: Dott. Sandro Fadda tel. 070 6755537 LABORATORI DI FLUORESCENZA RX e di DIFFRATTOMETRIA RX SU POLVERI Determinazione della composizione chimica elementare di rocce, minerali e prodotti industriali: determinazione diffrattometrica di minerali e fasi sintetiche Referenti: Laboratorio di Roma: Ing. Girolamo Belardi tel. 06 90672746 e-mail girolamo.belardi@igag.cnr.it LABORATORI di MICROANALISI ELETTRONICA WDS-EDS e di MICROSCOPIA ELETTRONICA A SCANSIONE CON EDS Determinazione puntiforme della composizione elementare di minerali e vetri a mezzo di microsonde elettroniche dotate di spettrometri a cristallo e analizzatori EDS; osservazione e riprese microfotografiche, microanalisi qualitative e semiquantitative a mezzo di microscopio elettronico a scansione con EDS Referenti: Laboratorio di Roma: Dott. Giovanni Accordi tel. 06 90672745 e-mail giovanni.accordi@igag.cnr.it LABORATORIO di ANALISI TERMICA Analisi termiche differenziali (DTA) e termoponderali (TG e DTG) di minerali, rocce e sedimenti Referente: Dott. Augusto Bortolussi tel. 070 6755515 e-mail bortolussi@unica.it GRAVIMETRIA E MICROGRAVIMETRIA Prospezioni gravimetriche o microgravimetriche, localizzazione di cavità sepolte nel sottosuolo a mezzo di microgravimetro e GPS di precisione Referente: Dott. Michele Di Filippo tel. 06 4991 4948 e-mail michele.difilippo@uniroma1.it LABORATORIO GIS Realizzazione di cartografia geologica e tematica con l'impiego di sistemi informativi territoriali Referente: Dott. Massimiliano Moscatelli tel. 06 90672604 e-mail massimiliano.moscatelli@igag.cnr.it LABORATORIO DI IDROMETALLURGIA Sviluppo e ottimizzazione di processi per l'estrazione e il recupero di metalli base e preziosi da materie prime e reflui industriali Referente: Dott. Stefano Ubaldini tel. 06 90672748 e-mail stefano.ubaldini@igag.cnr.it LABORATORIO DI MINERALURGIA Sviluppo e ottimizzazione di processi fisici e chimico-fisici per l'arricchimento di minerali metalliferi e industriali Referenti: Laboratorio di Roma: Ing. Girolamo Belardi tel. 06 90672746 e-mail girolamo.belardi@igag.cnr.it Laboratorio di Cagliari: Ing. Francesco Satta tel. 070 6755514 e-mail fsatta@unica.it LABORATORIO AMIANTO Determinazione del contenuti di minerali asbestoidi in materiali naturali e industriali; determinazione del contenuto di fibre di amianto negli ambienti di lavoro Referente: Ing. Girolamo Belardi tel. 06 90672746 e-mail girolamo.belardi@igag.cnr.it; Dott. Paolo Plescia e-mail paolo.plescia@igag.cnr.it LABORATORI DI CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DELLE ROCCE Caratterizzazione fisico-meccanica dei materiali rocciosi (anche oltre il picco di massima resistenza) e delle terre (misure di resistenza e deformabilità con o senza confinamento, con o senza gradienti termici, misura delle proprietà indice,misura della velocità delle onde elastiche). Misura dello stato di sollecitazione naturale e/o indotto in sito (metodi CSIR biassiale, CSIRO, fratturazione idraulica, flat jack). Misure geotecniche di controllo in sito manuali e/o automatiche (misure inclinometriche, misure estensimetriche/fessurimetriche, indagini in foro). Referenti: Laboratorio di Torino: Ing. Giorgio Iabichino, tel. 011 5647620, e-mail giorgio.iabichino@polito.it Laboratorio di Roma: Ing. Paolo Tommasi tel. 06 4458 5005 e-mail paolo.tommasi@uniroma1.it LABORATORIO DI MODELLAZIONE NUMERICA E CALCOLO AUTOMATICO Dotato di codici di calcolo “general purpose” quali flac, udec, map3d, per analisi relative a problemi di campo (ad es.: sforzo-deformazione in strutture continue e discrete con tecniche: FEM, FD, BEM, DEM) e di programmi di calcolo specifici messi a punto specificamente per analisi ed elaborazione dati di vario tipo (ad es.: interpretazione rilievo geologico strutturale), acquisizione dati da sensori, controllo delle macchine prova-materiali; codici di calcolo “general purpose” per analisi statistica, sviluppi matematici, grafica, data base; videoscrittura. Referente: Ing. Giorgio Iabichino, tel. 011 5647620, e-mail giorgio.iabichino@polito.it SERVIZIO CONSULTAZIONE RILIEVI AEROFOTOGRAMMETRICI Il servizio consta di due archivi situati rispettivemente presso la Sezione di Cagliari e la Sede di Roma dell'Istituto. La sezione di Cagliari dispone dell'archivio fotografico completo in scala 1:10.000, eseguito nel 1977, di tutta la Regione Sardegna. Nella sede di Roma si possono consultare le riprese aeree relative a vari voli (volo base IGM 1954-1955 per le Regioni Abruzzo, Lazio e Umbria) con copertura prevalente dell'Italia Centrale e Nord Orientale. Per entrambe l'utenza è aperta, per scopi di ricerca, a strutture scientifiche locali e nazionali. Referente per la Sezione di Cagliari: Sig. Marco Cireddu, e-mail cnrtec@vaxca1.unica.it Referente per la sede di Roma: Dr. Paolo Messina, e-mail paolo.messina@igag.cnr.it (literal)
Competenze
  • Nella Sede e nelle Sezioni dell'IGAG sono disponibili competenze condivise nei campi della geochimica, stratigrafia, geologia strutturale, mineralogia, petrografia e geomatica e competenze specifiche riguardanti la neotettonica e sismotettonica, geochimica elementale e isotopica, geocronologia, vulcanologia, geofisica, giacimentologia, mineralurgia, idrometallurgia, geomeccanica, ingegneria delle materie prime, ingegneria degli scavi, sicurezza e igiene del lavoro nei cantieri. Naturalmente una \"fotografia\" attendibile delle competenze disponibili si ricava anche dalla lettura delle attività di ricerca. Tali competenze sono utilizzate nell'espletamento della missione dell'Istituto, che riguarda l'accrescimento delle conoscenze utili a: - guidare le scelte gestionali del territorio sulla base dell'analisi ambientale e paleoambientale e dei modelli predittivi; - mitigare i rischi ambientali di origine naturale e antropica; - reperire, valorizzare e sfruttare le materie prime e le fonti di energia rinnovabili e non, nonchè riutilizzare i materiali di scarto dei cicli produttivi; - gestire dati territoriali con strumenti GIS attraverso lo sviluppo di geodatabase, modelli di geoprocessing e applicazioni webGIS. (literal)
Email
  • mailto:direttore.igag@igag.cnr.it (literal)
  • direttore.igag@igag.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Salaria km 29,300 - 00015 Montelibretti (RM) (literal)
Missione
  • La principale missione dell'Istituto è quella di studiare e comprendere i processi naturali geologici e quelli riferibili alle attività umane che interagiscono e influenzano l'ambiente, le attività umane stesse e la vita. Temi di ricerca strategici sono: (1) Il passato della Terra e l'evoluzione recente, come chiave per prevedere e pianificare lo sviluppo sostenibile; (2) rischi naturali e antropici; (3) le risorse naturali; (4) cambiamenti ambientali globali e locali; (5) le interazioni uomo-ambiente. Al riguardo l'Istituto è impegnato da anni in: Studi di base e applicativi riguardanti la storia geologica piu' recente del pianeta; reperimento e sfruttamento delle risorse minerarie e dei materiali geologici, riduzione dell’impatto ambientale causato da modifiche strutturali e dall'alterazione chimico-fisica generate dall'attività antropica; recupero di aree degradate e valorizzazione delle risorse naturali; mitigazione dei rischi indotti dall'attività' antropica (industriale e non) e dei rischi naturali, relativi agli effetti di terremoti, vulcani e frane; studi di base per la geologia degli idrocarburi; modelli evolutivi geologici, tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e marine; produzione di cartografia tematica estensiva del territorio e dei fondali marini nella fascia batimetrica a maggiore dinamicità; definizione e rappresentazione dei lineamenti geomorfologici dei fondali marini, in particolar modo quelli derivanti da dinamiche morfo-sedimentarie che implicano mobilità e/o instabilità dei sedimenti e conseguenti situazioni di pericolosità per le infrastrutture e le aree costiere urbanizzate; valutazione dei fattori di pericolosità ai fini della prevenzione e della gestione dei rischi connessi all'evoluzione naturale e all'utilizzo delle aree marine; messa a punto di tecnologie di scavo e di stabilizzazione, connesse anche ai problemi di sicurezza del lavoro; caratterizzazione fisico-meccanica di rocce, indagini e monitoraggi per la stabilita' dei versanti. (literal)
Attività di ricerca
  • I cambiamenti dell'ambiente a scala globale e lo sviluppo sostenibile sono sempre più al centro dell'interesse del mondo scientifico internazionale. Il contributo delle scienze della Terra è insostituibile in quanto fornisce, attraverso una retrospettiva temporale, una lettura del territorio interpretandolo come il prodotto di un insieme di processi geodinamici, morfogenetici, sedimentari e paleobiologici, attivi da decine o centinaia di migliaia di anni, durante i quali numerosi cicli climatici hanno esercitato il loro influsso in maniera determinante. L'ambiente attuale, con tutti i suoi elementi e fattori, va dunque visto come una \"istantanea\" risultante da un'evoluzione complessa sulla quale gli eventi del Quaternario e anche gli interventi di natura antropica hanno lasciato un'impronta dominante. Le notevoli implicazioni sono riscontrabili in numerosi campi, basti citare la costituzione prevalentemente quaternaria del sottosuolo delle maggiori città e l'importanza della sua conoscenza nelle scelte strategiche proprie della dialettica urbanistica. Dall'identificazione e dall'interpretazione delle tracce dell'evoluzione ambientale conservate nella parte più superficiale della crosta terrestre possono quindi essere raccolti gli elementi indispensabili per: i) formulare valutazioni a carattere paleoclimatico e paleoambientale; ii) elaborare modelli geologico-evolutivi anche di interesse applicativo e nella prospettiva della mitigazione dei rischi naturali; iii) incrementare le conoscenze di base sull'evoluzione geologica recente; iiii) reperire e valorizzare le risorse naturali per sfruttarle con modalità ecocompatibili. Nel campo delle risorse non rinnovabili (tra cui si annovera la massa rocciosa utilizzata/attraversata a vari fini), è da rilevare che con il ridimensionarsi dell'importanza (per il nostro Paese) del settore industriale riguardante la giacimentologia e l'ingegneria delle materie prime e degli scavi, il campo di attività di ricerca si è spostato da un'area strettamente limitata alle miniere e cave ed alla elaborazione dei loro prodotti, ad una più vasta, comprendente le tematiche geominerarie in senso lato, il trattamento e riciclo dei materiali reflui, la salvaguardia dell'ambiente, e gli aspetti geo-ingegneristici (esplorazione, controllo, esecuzione) legati agli interventi sulla massa rocciosa, specialmente per scavi a cielo aperto e nel sottosuolo necessari all'approvvigionamento di materie prime ed alla realizzazione di grandi opere civili. Tale espansione è stata fortemente stimolata dalla crescente importanza del problema ambientale, che, anche limitatamente al settore della valorizzazione di risorse minerarie, rende necessario un ampliamento di interessi rispetto a quelli tipici dell'attività estrattiva del passato. In tal senso assumono forte rilievo, nell'ambito degli interessi di studio ed operativi dell'Istituto, anche gli aspetti relativi ad indagini sulla gestione (smaltimento, stoccaggio) dei reflui dell'attività estrattiva e, più generalmente, sulla corretta chiusura del \"ciclo d'uso\" dei prodotti stessi o da essi derivati. Una parte cospicua delle attività di ricerca dell’IGAG è dedicata alla difesa dalle catastrofi naturali, con particolare riferimento agli effetti di terremoti e frane. Nell’ambito della ricerca geo-sismologica si inseriscono attività dedicate alla definizione delle sorgenti sismogeniche e alla caratterizzazione geologica di dettaglio in prospettiva di microzonazione sismica. La caratterizzazione delle sorgenti sismogeniche, soprattutto nei termini di definizione dei tempi di ritorno e del tempo intercorso dall’ultima attivazione, rappresenta un passo fondamentale per le valutazioni di pericolosità sismica. E’ altresì operazione necessaria per la realizzazione di scenari di danno in caso di terremoto. La microzonazione sismica, ottenuta mediante l’integrazione di dati geologici di dettaglio e indicazioni geofisiche sulla risposta sismica dei terreni, dovrebbe rappresentare il documento irrinunciabile su cui pianificare gli interventi edilizi e l’espansione urbanistica. Nel settore della geologia marina le attività dell'Istituto mirano ad implementare la conoscenza della geomorfologia delle aree marine italiane attraverso la raccolta di dati morfobatimetrici ad altissima risoluzione e la creazione di banche dati e carte batimetriche di elevato dettaglio. Le principali attività riguarderanno l'acquisizione di nuovi dati a completamento dell'attuale copertura dei margini italiani, e l'integrazione con dati pre-esistenti, al fine di creare carte tematiche ad uso delle autorità nazionali che gestiscono risorse e rischi territoriali. I dati saranno acquisiti a mezzo di ecoscandaglio multi-fascio (multibeam), sistema già ampiamente utilizzato da tutti i gruppi di ricerca operanti nel campo della Geologia Marina. Lo scopo è quello di definire e rappresentare i principali lineamenti geomorfologici dei fondali marini, in particolar modo quelli derivanti da dinamiche morfo-sedimentarie che implicano mobilità e/o instabilità dei sedimenti e conseguenti situazioni di pericolosità per le infrastrutture e le aree costiere urbanizzate. I prodotti attesi costituiranno uno strumento di base per attività di ricerca e per la gestione del territorio marino, in gran parte ancora sconosciuto. Le ricerche sulla stabilità dei versanti sono volte all'analisi di alcuni tipi di frane che caratterizzano vaste aree del territorio italiano nella prospettiva di fornire sia dei criteri per la scelta e dimensionamento degli interventi sia delle metodologie per la valutazione della pericolosità e del rischio ad esse associati, da utilizzare nella conservazione del patrimonio esistente e nella pianificazione territoriale. In particolare vengono analizzati i meccanismi che governano la stabilità in condizioni statiche e sotto azioni sismiche dei centri storici costituiti su rilievi e di alti versanti montuosi in ambiente alpino e su edifici vulcanici, nonché l'evoluzione di frane e deformazioni gravitative sottomarine. In tutti i casi, oltre allo studio della fase di innesco segue anche la valutazione delle aree di invasione delle valanghe di roccia/detriti generabili dalle frane, fondamentale per un'analisi complessiva del rischio. Quanto sopra esposto trova quindi la sua attuazione all'interno dei Progetti del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente. Commesse di Ricerca di cui IGAG è responsabile: Commesse attive TA.P04.035 Geochimica dei suoli e dei fluidi per le problematiche ambientali Moduli attivi TA.P04.035.001 Studio delle interazioni tra fluidi e solidi nei processi di metasomatismo del mantello e nella genesi ed evoluzione dei magmi. TA.P04.035.002 Migrazione e geochimica di radionuclidi naturali e artificiali nel suolo e nelle acque TA.P04.035.003 Applicazioni degli isotopi stabili leggeri alle scienze della terra e ai beni culturali TA.P04.035.004 Prospezioni geochimiche e cartografia geochimica TA.P04.035.005 Monitoraggio delle linee ferroviarie italiane per l'individuazione delle componenti inquinanti TA.P05.011 Geomorfologia dei margini continentali per la mitigazione dei rischi geologici Moduli attivi TA.P05.011.003 Geomorfologia dei Margini Continentali Italiani TA.P05.025 Processi geologici multiscala per la mitigazione di rischi e impatti ambientali Moduli attivi TA.P05.025.003 Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane. TA.P05.025.008 Struttura crostale ed evoluzione geodinamica della penisola italiana TA.P05.025.009 Stratigrafia fisica e isotopica di successioni continentali e marine del Quaternario TA.P05.025.010 Analisi geotecnica di fenomeni di deformazione e rottura nei terreni e nelle rocce indotti da processi geologici ed attività antropiche TA.P05.025.011 Stratigrafia di depositi vulcanici e successioni sedimentarie per ricostruzioni paleogeografiche TA.P07.014 Bonifica di siti inquinati e tecnologie di recupero dei rifiuti industriali Moduli attivi TA.P07.014.002 Sviluppo di tecnologie di \"soil washing\"; valutazione del \"rischio amianto\" TA.P07.014.008 Recupero di metalli pesanti da acque reflue TA.P07.014.009 Studio e messa a punto di tecnologie innovative per il recupero di rifiuti TA.P07.015 Valorizzazione dei materiali geologici e messa in sicurezza di aree minerarie dismesse Moduli attivi TA.P07.015.001 Trattamento dei materiali geologici; tecniche e sicurezza degli scavi; recupero dei materiali di scarto TA.P07.015.003 Giacimentologia e minerali metallici e industriali TA.P07.015.005 Sviluppo e applicazione di nuove tecnologie di caratterizzazione geo-strutturale e fisico-meccanica, di monitoraggio e allerta per il controllo statico di pareti naturali o di scavi connessi alle attività antropiche. TA.P07.015.006 Caratterizzazione di materiali litoidi e manufatti dell'antichità TA.P07.015.007 Sviluppo e applicazione di tecnologie avanzate per il trattamento delle matrici liquida e solida contaminate da attività estrattiva Parallelamente alle sopracitate attività, l'Istituto sta attualmente conducendo una serie di Progetti nazionali ed internazionali: Per quanto riguarda le attività nazionali, l'Istituto ha partecipato e partecipa ai seguenti progetti più significativi: • Il progetto URBISIT \"Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane\" che ha consentito all'IGAG di essere riconosciuto Centro di Competenza del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale \"… per la valutazione, il monitoraggio e la mitigazione dei rischi di tipo geologico, idrogeologico e geochimico in aree urbane...\"; • la Convenzione CNR/ISPRA per il completamento di 15 Fogli geologici alla scala 1:50.000 relativi al progetto CARG (CARtografia Geologica). • la Convenzione IGAG/DPC-INGV per la definizione delle faglie attive nel Bacino del Mercure e nella zona dei Monti del Matese. • il Progetto Bandiera IGAG/DTA sullo studio dei fondali marini; • il Progetto VIGOR, Valutazione del Potenziale Geotermico delle Regioni a Convergenza, nell'ambito del Programma operativo interregionale \"Energie rinnovabili e risparmio energetico\" FESR 2007 – 2013 finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico\"; • l'Intesa Operativa IGAG/Dipartimento Protezione Civile ART. 11 su Microzonazione sismica; • gli Accordi 2014 e 2015 tra IGAG e Dipartimento Protezione Civile ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e dell’art. 6 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per la prevenzione nei campi dellla pericolosità sismica e idrogeologica. • la convenzione di ricerca \"Verifica della sicurezza sismica dei Musei Statali. Applicazione Ordinanza PCM 3274/2003 s.m.i. e della Direttiva PCM 12.10.2007\", finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; • la Convenzione IGAG-AUTORITA' DI BACINO DELLA PUGLIA per la \"Redazione di carte di microzonazione sismica di I° livello di alcuni centri abitati delle province di Barletta-Andria-Trani- Bari e Taranto\" • le Convenzioni con Rete Ferroviaria Italiana per la \"Ricognizione dei litotipi utilizzati come pietrisco nelle massicciate ferroviarie della Giurisdizione di Firenze e Genova\"; • la convenzione con la Società Autostrade, gestita dall'Istituto di Inquinamento Atmosferico del CNR, per la verifica di alcune problematiche geologiche, geochimiche ed idrogeologiche riscontrate nel tratto appenninico della variante autostradale tra Firenze e Bologna. • Il Progetto Recat finanziato dalla Regione Sicilia con fondi europei, svolto presso ed in collaborazione con la Società CISMA per lo \"Sviluppo dei processi di stabilizzazione e solidificazione dei rifiuti di provenienza petrolchimica e del processo di trattamento per il recupero dei catalizzatori esausti da industria petrolifera\"; • la Convenzione IGAG/SOGIN su \"Valutazione della pericolosità di processi geologico-ambientali connessi alla variabilità climatica dei prossimi 10.000 anni\". Per quanto riguarda le attività internazionali, l'Istituto ha partecipato e partecipa ai seguenti progetti più rilevanti: o Institute of Geotechnics of Slovak Academy Sciences di Kosice : \"Study of relations of mineralization, acidity and autochthonous bacteria occurrence in acid mine drainage\"; o Institute of Geotechnics of Slovak Academy Sciences di Kosice (Accordo di Cooperazione Scientifica CNR/SAV – Accademia Slovacca delle Scienze). \"Development of sustainable physicochemical and biological processes for the remove of metals and metalloids from the waters and soils\"; o Accordo bilaterale CNR-SRNSF (Georgia) 2012/2013 \"Initiation of an overall approach for limiting the health risk for the Georgian population related to radon exposure\". o Contratto di Ricerca CHERPLAN tra Vati Hungarian Non-profit Limited Liability Company For Regional Development And Town Planning e IGAG finanziato nell'ambito del programma South-East Europe; o Contratto UNESCO-VENICE/IGAG. Sono inoltre in corso attività di collaborazione scientifica con Argentina e India. (literal)
data.CNR.it