Institute of clinical physiology (IFC)

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  • Institute of clinical physiology (IFC) (literal)
  • Istituto di fisiologia clinica (IFC) (literal)
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  • IFC, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, dal passato al futuro. Dalla sua fondazione nel 1968, IFC, adottando il nome di \"Fisiologia Clinica\", ha anticipato la concezione culturale ed etica di ciò che oggi è la medicina basata sull'evidenza. Infatti, l'Istituto ha finalizzato le sue attività all'integrazione della ricerca sperimentale con la clinica, l’epidemiologia e la tecnologia più avanzata, sempre con l’attenzione rivolta alle aspettative dei pazienti. Un team multidisciplinare, di diversa formazione e cultura scientifica, tra cui medicina, biologia, chimica, bioingegneria, fisica, matematica e informatica ha reso concreta l'idea di base per aggiungere il concetto di misurazione - finora confinato alla ricerca fisiologica - alla pratica medica. L'IFC ha un organico di oltre 500 “addetti ai lavori”, di cui 118 ricercatori confermati e tecnologi, principalmente a Pisa, sede centrale, ma anche nelle unità di Milano, Lecce, Roma, Siena, Massa e Reggio Calabria, insieme alle unità satellite di Catanzaro e Messina. L'intensa collaborazione dei ricercatori IFC con le più importanti istituzioni del mondo ha permesso di raggiungere inaspettati livelli di eccellenza, insieme con l'opportunità di essere coordinatori o partner in numerosi progetti internazionali. I progetti scientifici raccolgono con cura quei dati sperimentali che hanno poi permesso di costruire e validare i modelli di interpretazione fisiopatologica, sempre col supporto di un’adeguata tecnologia.Figure 2 ST JUNE2014 Le attività dell'Istituto possono essere ben definite come la sinergia di quattro aree principali di interesse: 1) biologia preclinica e meccanismi di malattia, 2) fisiopatologia clinica e fattori di rischio per la salute, 3) bio-tecnoscienze e “modelling\", 4) epidemiologia e promozione della salute. Le ipotesi di lavoro delle ricerche trovano solida conferma grazie a una rigida metodologia multidisciplinare. I ricercatori IFC hanno coì acquisito le conoscenze e gli strumenti necessari per partecipare alla progettazione di protocolli e procedure standard, nonchè di comprendere la complessità della fisiologia in condizioni di salute, così come in svariati processi patologici. Mentre oggi non è difficile incontrare molte delle competenze citate nello stesso ambiente di ricerca, fino a 20 anni fa, IFC faceva parte di una strettissima élite di centri mondiali di ricerca, in grado di impiegare e gestire al suo interno molte tecnologie e attività: tomografia a emissione di positroni (PET), tomografia computerizzata ad emissione di fotone-singolo (SPECT), sistemi informativi sanitari, ecocardiografia, risonanza magnetica per immagini, cuore artificiale, laboratori di cateterizzazione ecc. Un esempio: a metà degli anni '80, l'IFC ha installato la prima PET in Europa, completa di un laboratorio per la produzione dei radiofarmaci; affrontava il pionieristico utilizzo dell’informatica in ricerca clinica, nonché la progettazione e realizzazione del più avanzato hardware per registrazione digitale, monitoraggio, archiviazione e analisi di segnali cardiaci; così come pure si distinse con le prime esperienze di telemedicina e teleconsulto tramite una rete digitale a banda larga. La summa delle conquiste fatte in IFC attraverso l'esperienza maturata nel primo lungo capitolo della sua storia hanno trovato la loro massima espressione nel progetto SPERIGEST, assegnato, nella seconda metà degli anni ’90, a IFC dall’allora Ministero della Sanità, per la realizzazione del primo dipartimento cardiologia computerizzato; i prodotti del progetto, una volta trasferiti anche in altre realtà cliniche e sanitarie italiane, sono diventati l’archetipo dei sistemi informativi ospedalieri nazionali. Fin dall'inizio delle sue attività di ricerca clinica, la missione di IFC è stato il miglioramento della cura del paziente, attraverso l’immediato trasferimento alla clinica, dei progressi scientifici e tecnologici (spesso in sinergia con l'industria) - una volta che se ne era dimostrata l’efficacia dopo attenta sperimentazione – rendendo, in tal modo, i prodotti della ricerca immediatamente disponibili per la battaglia contro la malattia. Il segreto di questo risultato consiste nell’azione congiunta e sinergica dei ricercatori che hanno potuto operare all'interno del sistema sanitario; in tal modo si è creato un modello di ciò che, negli anni a venire anni, potrebbe rivelarsi il nuovo approccio clinico e formativo di una nuova generazione europea di ricercatori versatili. Nel 2007 l'Istituto ha delegato le attività sanitarie alla Fondazione CNR/Regione Toscana \"Gabriele Monasterio\", operante in parte fra le stesse mura nell’Area della Ricerca del CNR di Pisa, e presso ospedale \"G. Pasquinucci\" di Massa, dove di particolare eccellenza sono le attività principalmente dedicate alla cardiologia e cardiochirurgia adulta e pediatrica. Grazie a questa nuova soluzione, i ricercatori di IFC hanno potuto concentrare meglio i loro sforzi verso la ricerca traslazionale espandendo i propri interessi nell’ambito della fisiopatologia clinica, approfondendo lo studio dell'aterosclerosi, delle malattie cardiopolmonari e neuroendocrine correlate, e dell’insufficienza cardiaca. Anche la medicina sperimentale ha potuto ampliare il proprio campo d’azione, grazie al supporto di nuove tecnologie di imaging, quali micro-PET, micro-CT e microultrasonografi, proiettandosi anche verso la dimensione molecolare e cellulare, la genetica e le varie \"omiche\", fino all'interpretazione di dati multipli di medicina e biologia di sistema. Le tecno-scienze, dedicate alle applicazioni e-Health, sono diventati un focus per l'IFC attraverso la miniaturizzazione e i nano-materiali. Non si dimenticano gli studi di epidemiologia clinica, sociale, ambientale e molecolare, esaminando le relazioni salute-ambiente. Rilevante è anche l’attenzione prestata all'impatto dei protocolli diagnostici e delle procedure nella pratica clinica, studiandone la loro adeguatezza e il rapporto rischio/beneficio sia per i pazienti, sia per gli operatori della salute. La bioingegneria è centrale per l'IFC, essendo coinvolta in diversi aspetti della ricerca, tra cui la gestione dei dati clinici (acquisizione, archiviazione, elaborazione e distribuzione dei dati; informatizzazione delle cartelle cliniche; progettazione e realizzazione di dispositivi personali per monitoraggio; integrazione del dato, estrazione della conoscenza e supporto alle decisioni mediche); l’analisi dei segnali fisiologici, con approccio multimodale e multivariato (modellazione matematica, riconoscimento di pattern, dinamica non lineare, analisi tempo-frequenza…); le applicazioni dei computer e dell’informatica in cardiologia e pneumologia; le ricerche nel campo della fisiologia in condizione estreme, come quelle svolte in attività subacquee, ad alta quota, nello spazio, nello sport; per la realizzazione biotecnologie atte a creare tessuti biocompatibili I bioingegneri IFC hanno un forte coinvolgimento nello sviluppo di progetti, nella stesura di standard per la strumentazione biomedica, nonché di normative e regolamenti. \"Assistenza personalizzata\" è la parola chiave per la nuova generazione di ricercatori IFC. Gli aspetti principali di questi nuovi filoni di ricerca sono strettamente legati alla promozione della salute e della qualità della vita; al monitoraggio e al controllo dei pazienti e dei cittadini più deboli; all’ottimizzazione degli interventi terapeutici; alla riduzione dei tempi di ospedalizzazione; alla modellazione su vari livelli specifica per il paziente, con adeguati sistemi di supporto per la simulazione e la decisione; ad una maggiore attenzione alle parti interessate, pazienti ed operatori sanitari; all’apertura di nuove frontiere nell'imaging multimodale per migliorare l'appropriatezza, e il rapporto rischio/beneficio dell’assistenza sanitaria e della cura; e al miglioramento delle procedure diagnostiche e terapeutiche. (literal)
  • NATIONAL RESEARCH COUNCIL (CNR) INSTITUTE OF CLINICAL PHYSIOLOGY (IFC) – Pisa IFC, the Institute of Clinical Physiology of CNR, from the past to the future. Since its foundation in 1968, by taking the name of “Clinical Physiology\", IFC anticipated the cultural and ethical view of what evidence-based medicine is, today. In fact, the Institute specialises in combining experimental research with clinics, epidemiology and cutting-edge technology, always focussing on the expectations of the patients. A multidisciplinary team from different academic and scientific backgrounds, including medicine, biology, chemistry, bioengineering, physics, mathematics and IT, has turned the underlying idea into reality, adding the concept of measurement – previously confined to physiological research – to medical practice. IFC’s regular staff consists of over 500 “professionals”, 118 of them permanent researchers and technologists, mostly based in Pisa’s HQ, and some in Milan, Lecce, Rome, Siena, Massa and Reggio Calabria, along with the satellite units of Catanzaro and Messina. Boosted by its researchers’ intensive cooperation with the most important institutions in the world, IFC has managed to achieve unexpected standards of excellence, as well as acting as coordinator or partner in many international projects. Its scientific projects carefully collect experimental data that are then used to build and validate interpretative models in physiopathology, always with the due technological support. The Institute’s work may be aptly defined as a synergism of four key areas of interest: 1) preclinical biology and the mechanisms of illness, 2) clinical physiopathology and risk factors for health, 3) bio-techno-science and “modelling\", 4) epidemiology and health promotion. The working assumptions of research are soundly corroborated by a strict multidisciplinary method. IFC’s researchers have thus gained the skills and expertise they need to take part in the design of standard protocols and procedures as well as understanding the complexity of physiology in good health and in many pathological processes. While now it is not difficult to find many of the skills mentioned in such a research scenario, until 20 years ago IFC was a member of a very restricted elite of international research centres that could use and handle their own technology and procedures: positron emission tomography (PET), single photon emission computed tomography (SPECT), health information technology, echocardiography, magnetic resonance imaging, artificial heart, catheterisation laboratories, etc. An example: in the mid-80s, IFC installed the first PET in Europe, complete with a laboratory for the production of radiopharmaceuticals; it ventured into the first applications of IT to clinical research as well as in the design and development of the most advanced hardware for digital recording, monitoring, filing and analysis of heart signals, and it also stood out for its pioneering experiences in telemedicine and tele-consultation on a broadband digital network. All of the achievements made by IFC through its experience in the first, long chapter of its life have found maximum expression in the project SPERIGEST, a project awarded to IFC in the late Nineties by the then Health Ministry for the development of the very first computer-assisted department of cardiology; the findings of the project, once transferred to other clinical and healthcare facilities in Italy, have become the archetype of the country’s hospital IT systems. Ever since the beginning of its clinical research work, IFC’s mission has been to improve patient treatment through the immediate transfer of scientific and technological advancements to medicine (often in a synergism with industrial partners) – after the tests had proven them to be effective – so that the findings of research could be immediately available for the fight against disease. The secret of such an achievement lies in the joint, synergistic work of the researchers who had the opportunity to operate within the national health system; this has set the example for what, in the years to come, could turn out to be the new clinical and educational approach for a new European generation of versatile research workers. In 2007, the Institute handed its healthcare operations over to Fondazione CNR/Regione Toscana \"Gabriele Monasterio\", part of which works within the walls of the Research Area of CNR in Pisa, and to \"G. Pasquinucci\" Hospital in Massa, which excels in adult and paediatric cardiology and heart surgery. Thanks to this new solution, IFC’s research workers could focus their efforts better on translational research, expanding their interests to clinical physiopathology, making an in-depth investigation of atherosclerosis, of correlated cardiopulmonary and neuroendocrine illnesses, and heart failure. Experimental medicine too could extend its range of action with the help of new imaging technology such as micro-PET, micro-CT and micro-ultrasound scanners, moving toward the molecular and cellular dimensions, genetics and all of the other \"-omics\" , through to the interpretation of multi-data in systemic medicine and biology. Techno-sciences applied to e-Health have become one of IFC’s focuses via miniaturisation and nano-materials. Not to be forgotten are also the studies in clinical, social, environmental and molecular epidemiology, exploring relations between health and the environment. In addition, its attention to the impact of diagnostic protocols and procedures on clinical practice, in the attempt to understand their effectiveness and the risk/benefit ratio for patients and healthcare professionals, has been remarkable as well. Bioengineering is central to IFC, as it is involved in multiple areas of research, including clinical data management (data collection, filing, processing and distribution; digitalisation of clinical reports; design and development of personnel monitoring devices; data integration, knowledge extraction and clinical decision support systems); analysis of physiological signals from a multimodal, multivariate perspective (mathematical modelling, pattern recognition, nonlinear dynamics, time-frequency analysis…); IT and computer applications to cardiology and pulmonology; research in physiology in extreme conditions, as when working underwater, at a high altitude, in space or in sports; with a view to developing biotechnology to create biocompatible textiles, IFC’s bioengineers have been deeply involved in the development of projects, in the drawing up of standards for biomedical instruments, as well as rules and regulations. \"‘Personalised assistance\" is the keyword for the new generation of IFC research workers. The principal aspects of these new areas of research are closely linked to promoting health and a good quality of life; monitoring and checking patients and weaker citizens; optimising care and therapies; reducing length of hospitalisation; patient-specific multilevel modelling supported by appropriate simulation and decision-making systems; more attention paid to the interested parties, patients and healthcare professionals; opening new frontiers in multimodal imaging to improve the effectiveness and risk/benefit ratio of healthcare and treatments; and improving diagnostic and therapeutic procedures. With the founding of the Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (FTGM, operational since November 1st, 2007), on the joint resolve of CNR and Regione Toscana to strengthen and institutionalise its specific role as a bridge between the laboratory and the patient, IFC divested itself of its medical operations that have now been taken over by FTGM. Thus, IFC can now benefit from an institutional bond with FTGM, providing preferential access to a whole range of cardiovascular diseases (from congenital heart defects to acute heart failure), but is no longer burdened with the heavy administrative load of clinical routine. For the IFC staff this is not only a necessary professional undertaking but it is also an essential gateway to a kind of research (necessarily translational, more often bedside-to-bench) that starts from the problems of the patient and to the patient returns with cultural, technological and therapeutic solutions. (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Codice
  • IFC (literal)
Nome
  • Institute of clinical physiology (IFC) (literal)
  • Istituto di fisiologia clinica (IFC) (literal)
Collaborazioni
  • COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE INTERNAZIONALI Argentina Sanatorio Mitre, Buenos Aires Austria Div Endocrin and Metab, Internal Med, Univ Vienna Belgio Freye Universitate Leuwen, Inst. Nuclear Medicine, Lovanio Brasile Incor, San Paolo Canada Hopital Ste.Justine Research Center, Montreal Canada U.Recherche Genetique Humaine, CHU Laval, Quebec Canada Univ.Toronto, Dpt.Analytical Chemistry, Canada University of Alberta, Dpt. Paediatrics Danimarca Aarhus Universitiet, Aarhus Danimarca Danish Centre of Health Telematics, Odense Finlandia Turku PET Centre, University of Turku Francia Centre Genetique Moleculaire CNRS, Gif sur Yvette Francia Centre Lyonnais biologie et controle de qualitè, Lione Francia Service de radiopharmacie e radioanalyse, Univ Lione Francia Centre Scientifique et Technique du Batiment, Marne-la-Vallée Cedex Francia INSERM U472: Epidem.Biostatistics, Villejuif, Cedex Francia Pitié-Salpetrière Hopital, Inst.Cardiologie, Parigi Francia Hop.Universitaire H.Mondor, Dpt.Cardiology, Parigi Germania University of Konstanz, Faculty of Biology, Costanza Germania University of Ulm Germania Deutsches Hertz Zentrum, Berlino Germania JW Goethe Univ., Klinik f.Anaesthesiology, Frankfurt a/M Germania Technische Universitaet Muenchen, Monaco Germania Charité Hosp, Berlino Germania University of Konstanz, Faculty of Biology, Costanza Germania Inst. Biosignalverarbeitung-Systemanalyse, Hannover Germania Institute of Transuranic Elements, EU-JCR, Karlsruhe Giappone Univ. East Asia, Dpt. Life Science, Grecia Foundation for research and technology, Creta Israele Israel Heart Society Olanda Cardiology Dept, University of Leiden Polonia University Hospital, Lodz Portogallo Carnaxide Hospital, Lisbon Regno Unito Analytical Unit, Medical School, St George Hosp., Londra Regno Unito London School of Hygiene and Tropical Medicine, London Regno Unito Hammersmith Hospital, RPMS, Londra Regno Unito Royal Brompton an Harefield Hospital, Londra Regno Unito Univ. Liverpool, Dept Clin. Engineering, Liverpool Regno Unito Univ. of Liverpool, Silcrothane EU Project, GRD1-1999-10019 Russia Bakoulev Scientific Center Cardiovasc Surgery, Mosca Russia Inst. Cell Biophysics, Acad. Sci., Pushchino, Moscow Serbia-Montenegro Institute for Cardiovascular Disease, Belgrado Slovenia Faculty of Computer and Information Science, Ljubljana Spagna Leon Hospital, Leon Spagna Univ Santiago de Compostela Spagna Univ. Alcalà de Henares, Madrid, Silcrothane EU Project Svezia Dept. of Respiratory Medicine and Allergy, University Hospital, Umea Svezia Nat. Inst. Environm. Med., Karolinska Inst., Stockholm Svezia Linkoping University, Lab.Appl.Physics, Linkoping Ungheria Albert Szent-Gyorgyi - Med. Univ., Szeged USA Cornell University, New York USA Dept Medicine and Biochemistry, Univ Cleveland Ohio USA Hypertension Div, Henry Ford , Detroit USA Oak Ridge National Laboratory, Oak Ridge, Tennessee USA University of Texas - Inst. Medicine, San Antonio, Texas USA Univ. of Virginia, Health Science center, Charlottesville,Vi USA Univ. of Tennessee, Dpt.Medicine and Molecular Biology, USA Univ. of Tennessee, Dpt.Physiology, Menphis, Tennessee USA University of Texas - Health Care Center USA Vanderbilt University, Dept. Medicine, Nashville, TE USA Duke University Medical Center, Durham USA LDS Hospital, Pulmonary Division, Salt Lake City, Utah USA NIOSH-CDC, Div. Respiratory Disease, Morgantown, West Virginia USA Pharmaceutical Research Associates, Inc., Lenexa, Kansas USA Univ. of Arizona, Health Sciences Center, Tucson USA Univ. of California, Dept. of Medicine, San Francisco, California USA Case Western Univ., Dpt.Physiology, Cleveland, OH USA Duke University Medical Center, Durham USA Mayo Clinic, Rochester, Minnesota USA NIH - Bethesda USA NY Medical College, Dpt.Physiology, Valhalla, New York USA NY Univ.School of Medicine, Dpt Endocrinology, New York USA Omaha Medical Center, Nebraska USA Univ.California La Jolla, Dpt.Bioengineering, La Jolla USA Virgina Comm.University, Dpt.Physiology, Richmond USA Univ.Colorado, Molecular Genetics, Denver, CO USA Beth Israel Deaconess Medical Center, Inc. - Boston, MA USA Cornell University, New York, NY USA Johns Hopkins University, Dpt of Radiology, Baltimora USA NIH - Bethesda USA Univ.of Michigan, dpt.Cardiac Surgery, Ann Arbor COLLABORAZIONE E CONTRATTI CON ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI EU Commission Contratto di Ricerca IV PQ EU Commission Contratto German Youth Institute EU Commission Contratto Dpt.Life&Health Sciences , Univ.Ulster, Ulster EU Commission Contratto Swedish Council on Alcohol and Other Drugs EU Commission Nose Network II EU Commission European Pharmacopoeia EU Commission Euro summer school EU Council - Pompidou group EU Council - EMCDDA European Monitoring Centre Drugs and Drug Addiction EU Council - COST European Research Area UN - UNICEF ICGEB, Int.Center Genetic Engineering and Biotechnology UN - WHO Cardiovascular Disease Programme; Geneva CH UN - WHO collab.Center Int.Clearinghouse Birth Defects Monitoring, Wellington, NZ UN -IAEA International Atomic Energy Agency, Austria NATO International seminars CERN CERN/ESI - European School of Medical Physics, Francia ATS Am.Thor.Society American Thoracic Society (ATS), New York Cochrane CC Cochrane Collaboration, Oxford (UK) EACTS Congenital DB, Eur Ass Cardio Thoracic Surgery EANM, Eur.Ass.Nucl. Med. Chair Working Group Nuclear cardiology EFAADPA Eur. Fed.Allergy&Airways Dis.Patients Ass., Brussels ERS, Eur.Resp.Society European Respiratory Society (ERS), Lausanne ERS-ATS Pulmonary Hepatic Disorders Task Force ESC, Eur. Soc.Cardiology Working Group exercise physiology ESC, Eur. Soc.Cardiology Chair Working Group Nuclear cardiology ESC, Eur. Soc.Cardiology Working Group Computers in Cardiology IUTLD Intern. Union of Tuberculosis and Lung Disease, Paris COLLABORAZIONI INDUSTRIALI Francia Cis Biointernational, Parigi Francia ELA Medical, Parigi Francia Guerbet Group, Roissy Francia NicOx Research Institute, Sophia Antipolis Germania Schering AG, Berlino Germania Schwarz Pharma, Monheim Germania Boehringer Ingelheim, Pharma KG, Biberach Germania Byk Gulden, Altana Pharma, Konstanz Germania Siemens AG, Berlino Giappone Toray Industries, Inc, Tokyo Italia Abiogen Pharma, Pisa Italia Agrisan srl, Pistoia Italia Cecchi Srl Firenze Italia Chiesi Farmaceutici SpA, Parma Italia DiaSorin, Gruppo Snia, Saluggia Italia El.En SpA, Firenze Italia Idiogenes S.p.A., Firenze Italia ISE srl, Pisa Italia Laboratorio Pignatelli, Lecce Italia Lachifarma srl, Zollino Italia Polymed srl, Firenze Italia Sorin Cardio, Saluggia, VC Italia Fondazione SmithKline, Milano Italia Bellco, Gruppo SNIA, Mirandola Italia Bracco SpA, Milano Italia El.En. Spa, Firenze Italia GiEnne Pharma, Milano Italia Invatec SpA, Brescia Italia Italfarmaco SpA, Milano Italia Menarini Ricerche SpA, Firenze Italia Tecnobiomedica SpA, Roma Italia SIAS SpA, Bologna Italia Ital TBS, Trieste Italia Angiologica B.M. srl., Pavia Italia CAEN SpA, Viareggio Italia CEA, Genova Italia Dedalus SpA, Firenze Italia Esaote SpA, Genova Italia GiEnne Pharma, Milano Italia IDI Farmaceutica SpA Italia Polo Scientifico - Navacchio SpA, Pisa Italia SyNTHEMA srl, Pisa Italia Tecnobiomedica SpA, Roma Olanda Vitatron, Arnhem Regno Unito GSK, Brentford, Middlesex Regno Unito Amersham Health, Amersham Place Regno Unito Amersham Health , Amersham Place Spagna RGB Medical Devices, SA Madris Svizzera IBSA - Institut biochimique SA - Lugano USA Merck and Co.Inc, Jersey City, NJ USA Parke-Davis, Detroit, MI USA BRAUN USA GE Medical Systems, Milwaukee, WI USA Guidant Co., Indianapolis, IN USA Mallinkrodt Ltd, St Louis ,MO USA Medtronic, Minneapolis, MN USA Sensormedics, Yorba Lindam, CA USA Vivometrics Inc., Ventura, CA USA CVT Therapeutics, Palo Alto, CA USA Bio-Rad Laboratories, Chicago USA Texas Instruments Inc., Dallas, TX USA Mortara Instr., Palo Alto, CA COLLABORAZIONI E CONTRATTI con Governo, Ministeri, Regioni ed Enti Locali Presidenza Consiglio Ministri Commissario Governo politiche antidroga M.I.U.R. Piano potenziamento strutture di ricerca M.I.U.R. CINECA Ministero Salute DMS giugno 1993 Ministero Salute Ricerca Finalizzata e Progetto Strategico Ministero Lavoro Dip. Politiche Sociali e previdenziali - Div. II Osservatori epidemiologici sulle droghe Ministero Lavoro Progetto di ricerca Esposizione lavorativa industria estrattiva Ist Super. Sanità Dpt. Epidemiologia Ist Superiore Sanità Prog. Ex art 12 Ministero Salute ISPESL Ist. Sup. Prev. Sicurezza sul Lavoro ASI Agenzia Spaziale Italiana Prov.Aut. Trento Prog. Ex art 12 Ministero Salute Prov.Aut. Trento Dipartimento per le dipendenze Regione Abruzzo Ass. alla Sanità - Ufficio regionale per le tossicodipendenze Regione Basilicata Prog. Ex art 12 Ministero Salute Regione Campania Provveditorato Studi Benevento Regione Emilia Romagna Ass. alla Sanità Regione Emilia-Romagna Provveditorato Studi Rimini Regione Liguria Ass. alla Sanità - Ufficio per le tossicodipendenze Regione Lombardia Prog. Ex art 12 Ministero Salute Regione Lombardia Ass. Sanità, Convenz. Controllo Qualità Chimica Clinica Regione Lombardia Provincia di Sondrio, Dipartimento per le dipendenze Regione Lombardia Ospedale Niguarda Cà Granda, Milano Regione Lombardia Ospedale Maggiore, Policlinico, Milano Regione Lombardia Centro Cardiologico Monzino, Milano Regione Lombardia Ospedali Riuniti di Bergamo Regione Marche Ass. politiche sociali - Comunità montana Valmarecchia Regione Puglia Prog. Ex art 12 Ministero Salute Regione Puglia Ministero Salute/Assessorato Sanità Regione Puglia ASL Lecce 2 Regione Sicilia Ass. alla Sanità - Osservatorio epidemiologico regionale Regione Sicilia AO Cannizzaro Catania (Contratto ex art.12 Min. Salute) Regione Toscana Servizio Sanitario Regionale Regione Toscana Prog. Ex art 12 Ministero Salute Regione Toscana Assessorato Diritto Salute Sanità Regione Toscana Agenzia Regionale Sanità Regione Toscana Assessorato Formazione Regione Toscana Protocollo d'intesa AO Careggi Regione Toscana ASL 12 Versilia, Comitato Etico Regione Toscana Az. Ospedal. Universitaria Careggi, Firenze Regione Toscana Az. Ospedal. Universitaria, Pisa Regione Toscana Azienda Ospedaliera Meyer Firenze Regione Toscana Azienda USL 1, Massa Carrara Regione Toscana Azienda USL 10, Firenze, Osp S. Maria Nova, Cardiologia Regione Toscana Istituto Statale \"E. Mattei\", Rosignano Solvay Regione Toscana Comune di Piombino Istituto di Biologia Marina Regione Valle d'Aosta Prog. Ex art 12 Ministero Salute Reg.Valle d'Aosta Ministero Salute/Assessorato Sanità Regione Veneto Assessorato Sanità - Ufficio tossicodipendenze Regione Veneto Assessorato Sanità, Az. Ospedaliera Universitaria, Padova Regione Veneto Azienda USL VR, Dipartimento per le dipendenze (literal)
Attività di formazione
  • La consolidata esperienza dell’Istituto di Fisiologia Clinica nel campo della formazione e della didattica offre una garanzia di eccellenza e qualità. L’attività di Alta Formazione dell’Istituto di Fisiologia Clinica si articola, nell’ambito delle convenzioni quadro stipulate dal CNR con le Università e con le Regioni, attraverso Dottorati di Ricerca congiunti con alcuni Atenei, Master di primo e secondo Livello, e altre tipologie. Sono inoltre attivi accordi di collaborazione con Università internazionali. Sono disponibili tesi di laurea e stage formativi, da svolgersi presso le proprie strutture. https://www.ifc.cnr.it/index.php/it/la-formazione (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Giuseppe Moruzzi, 1 (literal)
Cap
  • 56124 (literal)
Città
  • Pisa (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • PI (literal)
Telefono
  • 050-3152016-3302 (literal)
Codice CDS
  • 035 (literal)
Servizi
  • IFC - CNR Pisa (literal)
Competenze
  • medicina: fisiologia, cardiologia, cardiochirurgia, pneumologia, endocrinologia, metabolismo, diagnostica per immagini (medicina nucleare, radiologia,ecografia, risonanza magnetica), medicina di laboratorio, epidemiologia clinica ed ambientale tecnologie: informatica, telematica, ingegneria e bioingegneria, chimica e radiochimica, farmacia scienze di base: matematica, fisica, statistica, biologia e biologia molecolare, genomica, proteomica (literal)
Email
  • mailto:segreteria.direzione@ifc.cnr.it (literal)
  • segreteria.direzione@ifc.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Giuseppe Moruzzi, 1 - 56124 Pisa (PI) (literal)
Missione
  • Apportare al sistema di sanità pubblica i progressi nella diagnosi e cura del malato derivati dalla ricerca scientifica, traendo dalla osservazione clinica i temi ed obiettivi della ricerca. (literal)
Attività di ricerca
  • Dalla sua fondazione nel 1968, IFC, adottando il nome di \"Fisiologia Clinica\", ha anticipato la concezione culturale ed etica di ciò che oggi è la medicina basata sull'evidenza. Infatti, l'Istituto ha finalizzato le sue attività all'integrazione della ricerca sperimentale con la clinica, l’epidemiologia e la tecnologia più avanzata, sempre con l’attenzione rivolta alle aspettative dei pazienti. Un team multidisciplinare, di diversa formazione e cultura scientifica, tra cui medicina, biologia, chimica, bioingegneria, fisica, matematica e informatica ha reso concreta l'idea di base per aggiungere il concetto di misurazione - finora confinato alla ricerca fisiologica - alla pratica medica. L'IFC ha un organico di oltre 500 “addetti ai lavori”, di cui 118 ricercatori confermati e tecnologi, principalmente a Pisa, sede centrale, ma anche nelle unità di Milano, Lecce, Roma, Siena, Massa e Reggio Calabria, insieme alle unità satellite di Catanzaro e Messina. L'intensa collaborazione dei ricercatori IFC con le più importanti istituzioni del mondo ha permesso di raggiungere inaspettati livelli di eccellenza, insieme con l'opportunità di essere coordinatori o partner in numerosi progetti internazionali. I progetti scientifici raccolgono con cura quei dati sperimentali che hanno poi permesso di costruire e validare i modelli di interpretazione fisiopatologica, sempre col supporto di un’adeguata tecnologia. Le attività dell'Istituto possono essere ben definite come la sinergia di quattro aree principali di interesse: 1) biologia preclinica e meccanismi di malattia, 2) fisiopatologia clinica e fattori di rischio per la salute 3) bio-tecnoscienze e “modelling\", 4) epidemiologia e promozione della salute. Le ipotesi di lavoro delle ricerche trovano solida conferma grazie a una rigida metodologia multidisciplinare. I ricercatori IFC hanno coì acquisito le conoscenze e gli strumenti necessari per partecipare alla progettazione di protocolli e procedure standard, nonchè di comprendere la complessità della fisiologia in condizioni di salute, così come in svariati processi patologici. Mentre oggi non è difficile incontrare molte delle competenze citate nello stesso ambiente di ricerca, fino a 20 anni fa, IFC faceva parte di una strettissima élite di centri mondiali di ricerca, in grado di impiegare e gestire al suo interno molte tecnologie e attività: tomografia a emissione di positroni (PET), tomografia computerizzata ad emissione di fotone-singolo (SPECT), sistemi informativi sanitari, ecocardiografia, risonanza magnetica per immagini, cuore artificiale, laboratori di cateterizzazione ecc. Un esempio: a metà degli anni '80, l'IFC ha installato la prima PET in Europa, completa di un laboratorio per la produzione dei radiofarmaci; affrontava il pionieristico utilizzo dell’informatica in ricerca clinica, nonché la progettazione e realizzazione del più avanzato hardware per registrazione digitale, monitoraggio, archiviazione e analisi di segnali cardiaci; così come pure si distinse con le prime esperienze di telemedicina e teleconsulto tramite una rete digitale a banda larga. La summa delle conquiste fatte in IFC attraverso l'esperienza maturata nel primo lungo capitolo della sua storia hanno trovato la loro massima espressione nel progetto SPERIGEST, assegnato, nella seconda metà degli anni ’90, a IFC dall’allora Ministero della Sanità, per la realizzazione del primo dipartimento cardiologia computerizzato; i prodotti del progetto, una volta trasferiti anche in altre realtà cliniche e sanitarie italiane, sono diventati l’archetipo dei sistemi informativi ospedalieri nazionali. Fin dall'inizio delle sue attività di ricerca clinica, la missione di IFC è stato il miglioramento della cura del paziente, attraverso l’immediato trasferimento alla clinica, dei progressi scientifici e tecnologici (spesso in sinergia con l'industria) - una volta che se ne era dimostrata l’efficacia dopo attenta sperimentazione – rendendo, in tal modo, i prodotti della ricerca immediatamente disponibili per la battaglia contro la malattia. Il segreto di questo risultato consiste nell’azione congiunta e sinergica dei ricercatori che hanno potuto operare all'interno del sistema sanitario; in tal modo si è creato un modello di ciò che, negli anni a venire anni, potrebbe rivelarsi il nuovo approccio clinico e formativo di una nuova generazione europea di ricercatori versatili. Nel 2007 l'Istituto ha delegato le attività sanitarie alla Fondazione CNR/Regione Toscana \"Gabriele Monasterio\", operante in parte fra le stesse mura nell’Area della Ricerca del CNR di Pisa, e presso ospedale \"G. Pasquinucci\" di Massa, dove di particolare eccellenza sono le attività principalmente dedicate alla cardiologia e cardiochirurgia adulta e pediatrica. Grazie a questa nuova soluzione, i ricercatori di IFC hanno potuto concentrare meglio i loro sforzi verso la ricerca traslazionale espandendo i propri interessi nell’ambito della fisiopatologia clinica, approfondendo lo studio dell'aterosclerosi, delle malattie cardiopolmonari e neuroendocrine correlate, e dell’insufficienza cardiaca. Anche la medicina sperimentale ha potuto ampliare il proprio campo d’azione, grazie al supporto di nuove tecnologie di imaging, quali micro-PET, micro-CT e microultrasonografi, proiettandosi anche verso la dimensione molecolare e cellulare, la genetica e le varie \"omiche\", fino all'interpretazione di dati multipli di medicina e biologia di sistema. Le tecno-scienze, dedicate alle applicazioni e-Health, sono diventati un focus per l'IFC attraverso la miniaturizzazione e i nano-materiali. Non si dimenticano gli studi di epidemiologia clinica, sociale, ambientale e molecolare, esaminando le relazioni salute-ambiente. Rilevante è anche l’attenzione prestata all'impatto dei protocolli diagnostici e delle procedure nella pratica clinica, studiandone la loro adeguatezza e il rapporto rischio/beneficio sia per i pazienti, sia per gli operatori della salute. La bioingegneria è centrale per l'IFC, essendo coinvolta in diversi aspetti della ricerca, tra cui la gestione dei dati clinici (acquisizione, archiviazione, elaborazione e distribuzione dei dati; informatizzazione delle cartelle cliniche; progettazione e realizzazione di dispositivi personali per monitoraggio; integrazione del dato, estrazione della conoscenza e supporto alle decisioni mediche); l’analisi dei segnali fisiologici, con approccio multimodale e multivariato (modellazione matematica, riconoscimento di pattern, dinamica non lineare, analisi tempo-frequenza…); le applicazioni dei computer e dell’informatica in cardiologia e pneumologia; le ricerche nel campo della fisiologia in condizione estreme, come quelle svolte in attività subacquee, ad alta quota, nello spazio, nello sport; per la realizzazione biotecnologie atte a creare tessuti biocompatibili I bioingegneri IFC hanno un forte coinvolgimento nello sviluppo di progetti, nella stesura di standard per la strumentazione biomedica, nonché di normative e regolamenti. \"Assistenza personalizzata\" è la parola chiave per la nuova generazione di ricercatori IFC. Gli aspetti principali di questi nuovi filoni di ricerca sono strettamente legati alla promozione della salute e della qualità della vita; al monitoraggio e al controllo dei pazienti e dei cittadini più deboli; all’ottimizzazione degli interventi terapeutici; alla riduzione dei tempi di ospedalizzazione; alla modellazione su vari livelli specifica per il paziente, con adeguati sistemi di supporto per la simulazione e la decisione; ad una maggiore attenzione alle parti interessate, pazienti ed operatori sanitari; all’apertura di nuove frontiere nell'imaging multimodale per migliorare l'appropriatezza, e il rapporto rischio/beneficio dell’assistenza sanitaria e della cura; e al miglioramento delle procedure diagnostiche e terapeutiche. Con la nascita della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (FTGM, operativa dal primo novembre 2007), congiuntamente voluta da CNR e Regione Toscana per consolidare e istituzionalizzare la specificità di ponte tra laboratorio e paziente, IFC si spoglia delle attività cliniche, ora affidate a FTGM. IFC è dunque oggi arricchito dal vincolo istituzionale con FTGM, che garantisce accesso privilegiato all’intero spettro di malattie cardiovascolari (dalle cardiopatie congenite allo scompenso cardiaco avanzato), ma non più appesantito dai carichi amministrativi della routine clinica. Per il personale IFC, non è solo un necessario completamento professionale ma è anche un accesso fondamentale per una ricerca (obbligatoriamente traslazionale, più spesso bedside-to-bench) che parte dai problemi del paziente e al paziente ritorna con soluzioni culturali, tecnologiche e terapeutiche. (literal)
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