Istituto di Studi sulle Civiltà dell'Egeo e del Vicino Oriente (ICEVO)

Type
Label
  • Istituto di Studi sulle Civiltà dell'Egeo e del Vicino Oriente (ICEVO) (literal)
  • Institute for Aegean and Near Eastern Studies (ICEVO) (literal)
Comment
  • Istituto di Studi sulle Civiltà dell’Egeo e del Vicino Oriente (ICEVO) ex Istituto per gli Studi Micenei ed Egeo-anatolici (ISMEA) ora Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) Primo Istituto nell'ambito delle scienze storiche, l'ISMEA fu costituito nel maggio del 1968 per iniziativa di alcuni grandi maestri - Carlo Gallavotti, Piero Meriggi e Giovanni Pugliese Carratelli - trasformando un precedente centro di studi presso l’Università di Roma. L'impulso dato agli studi sulla fase arcaica della grecità dalla decifrazione della scrittura micenea (la Lineare B), che aveva creato giustificato entusiasmo nei cultori della civiltà classica fin dalla metà degli anni '50, si concretava in una feconda decisione di politica della ricerca: quella di dar vita, parallelamente alle strutture universitarie, ad un luogo di specializzata aggregazione per discipline nuove o in rapido sviluppo in campo internazionale, che si innestavano sul ceppo della filologia classica e della storia antica. Fin dai suoi inizi le civiltà anatoliche del II e I millennio a. C., contemporanee al mondo miceneo e alla Grecia arcaica, furono al centro delle ricerche dell'Istituto. Si costituiva così un organismo pluridisciplinare, ove filologia classica e micenea, storia greca arcaica, filologie dell'Asia Anteriore antica e indagini archeologiche su Minoici e Micenei in Grecia, su Cipro preistorica, sull'Anatolia degli Ittiti, e sull'Altopiano armeno nel periodo urarteo concorrevano a ricostruire la storia del mondo Mediterraneo e vicino-orientale preclassico. I risultati degli studi promossi in proprio e mediante collaborazioni esterne sono stati da allora pubblicati in più di centotrenta volumi distribuiti nelle varie serie edite dall'Istituto: “Incunabula Graeca”, “Biblioteca Cipriota”, “Corpus der hurritischen Sprachdenkmäler”, “Documenta Asiana”, e in centinaia di articoli della rivista di “Studi Micenei ed Egeo-Anatolici”. Nei suoi 40 anni di attività l'ISMEA, oggi ICEVO, si è imposto a livello internazionale come un punto di riferimento obbligato per gli studiosi delle antiche civiltà del Mediterraneo centro-orientale e del Vicino Oriente. In alcuni importanti congressi organizzati dall'Istituto, si sono incontrati presso il CNR i massimi studiosi mondiali di numerose discipline, e sono state poste a confronto diverse scuole e metodologie. Attualmente l'Istituto - nei due settori disciplinari egeo e vicino-orientale - è ben presente sul piano internazionale grazie ad alcune fortunate imprese filologiche ed archeologiche. Discipline specifiche, come la Hurritologia e la Urartologia, sono coltivate in Italia unicamente in questo Istituto. Un programma di larghissimo respiro è quello del “Corpus delle iscrizioni hurriche”, che si svolge da più di due decenni in collaborazione con la \"Freie Universität\" di Berlino e la Università di Würzburg (“Corpus der hurritischen Sprachdenkmäler”, edito a Roma) e che ha segnato la nascita di una disciplina nuova, la Hurritologia, sviluppatasi in seno a discipline di più antica tradizione, quali la Ittitologia e l'Assiriologia, che pure vengono qui coltivate con successo. Un progetto multidisciplinare è dedicato alla civiltà dell'Urartu, fiorita fra IX e VII sec. a. C., e tende non solo ad investigare in zone difficili (Turchia, Armenia, Iran) le tracce della sua civiltà materiale, ma altresì a fissare in opere d'insieme lo stato attuale delle nostre conoscenze. Metodi moderni di ricerca hanno portato alla creazione di un programma informatico per la memorizzazione dei testi in lingua hurrica ed urartea, che permette la realizzazione di glossari differenziati per le varie lingue trascritte dal cuneiforme, e costituisce la base dei futuri vocabolari, favorendo il lavoro di interpretazione delle lingue. Sul versante degli studi sul mondo egeo, minoico e miceneo, l'Istituto è presente con importanti ricerche sul terreno nell'isola di Creta, seguendo una tradizione di indagine ben radicata nella ricerca italiana fin dalla fine del 19° secolo, relativa alle antichità preclassiche dell'isola. Il patrimonio di informazioni restituito dai testi scritti in Lineare B, la scrittura dell'età del bronzo dietro la quale si è rivelata la più antica forma della lingua greca, sono oggetto di studi tematici, particolarmente indirizzati alla definizione delle politiche internazionali dei regni micenei. Lo studio della diffusione della civiltà micenea in Italia meridionale, con i suoi immediati riflessi sul territorio, ha nell'Istituto la massima competenza a livello nazionale e internazionale. Ad una valorizzazione del patrimonio archeologico conservato nei musei d'Italia tende poi lo studio sistematico delle collezioni di antichità di origine egea, cipriota e vicino-orientale conservate in Musei e raccolte archeologiche italiane. Le linee di ricerca dell’Istituto di Studi sulle Civiltà dell'Egeo e del Vicino Oriente abbracciano dunque le civiltà dell'Età del Bronzo e dell'Età del Ferro dell'Egeo (minoica, micenea, cicladica), di Cipro, dell'area anatolica (ittita, hurrita, urartea), siro-mesopotamica, con proiezioni geografiche e culturali verso le aree circostanti (Caucaso, Iran, Mesopotamia, Palestina, Egitto) ed estensioni cronologiche per lo studio delle premesse e della continuità di elementi culturali in periodi anteriori e successivi all'Età del Bronzo e del Ferro. Infatti, lo studio dei poemi omerici e di più recenti documenti delle civiltà classiche, possono costituire un elemento fondamentale per la comprensione della memoria storica sulle più antiche fasi della grecità. Lo studio di queste civiltà, viste nel loro complesso e nelle loro interconnessioni, non è coltivato se non sporadicamente nelle Università italiane, dove è frazionato in dipartimenti distinti. Presso il CNR invece, nonostante gli evidenti limiti numerici e di risorse, si sono sviluppate specializzazioni assolutamente originali che hanno tratto vantaggio dal tipo di struttura pluri- ed interdisciplinare, rappresentando un netto valore aggiunto rispetto alle tradizioni universitarie. La vocazione dell'ICEVO è dunque una profonda riflessione sulle fasi storiche più antiche che hanno dato vita alle civiltà del Mediterraneo orientale e dell'Asia Anteriore, un ponte verso i moderni paesi dell'area (Grecia, Turchia, Cipro, Armenia, Siria, Iran, Iraq ecc.) e un incontro con gli sforzi dei colleghi che in quei paesi hanno a cuore la ricostruzione della loro - quindi della nostra - storia. Una delle caratteristiche principali dell’ICEVO è anche la sua importante attività editoriale, rappresentata dalla rivista “Studi Micenei ed Egeo-Anatolici” (SMEA) e da alcune collane che hanno vasta diffusione presso istituzioni e biblioteche specialistiche e continuano a svolgere una funzione di raccordo fra la ricerca italiana ed internazionale nell'ambito degli studi del settore. La rivista SMEA fin dal primo numero, pubblicato nel 1966, è stata aperta alla più vasta collaborazione internazionale. Accoglie scritti riguardanti le civiltà egee ed anatoliche di età preclassica, strettamente collegate con il mondo greco dell'Età del Bronzo e del Ferro. E' stato pubblicato il fascicolo 52°, relativo all'annata 2010 ed è in preparazione il fascicolo 53 (2011). La collana “Incunabula Graeca”, fondata nel 1961, si propone di illustrare le origini della civiltà greca nel senso più ampio del termine, ed in particolare l’età micenea e quella omerica, attraverso la pubblicazione sia di testi e monumenti, sia di indagini storiche, filologiche, linguistiche ed archeologiche. Nella stessa collana sono state pubblicate memorie e ricerche relative alle civiltà egee ed anatoliche, strettamente collegate con il mondo greco dell’Età del Bronzo. Nel 2005 è uscito il volume 102 della serie. La collana “Documenta Asiana”, fondata nel 1994, accoglie studi storici, filologici ed archeologici sulle civiltà dell’Anatolia preclassica e delle aree contermini dell’Asia Anteriore antica. Sono finora usciti 8 volumi, l'ultimo dei quali è il Corpus delle iscrizioni urartee (volumi 1-3) a cura di Mirjo Salvini. La collana “Biblioteca di Antichità Cipriote” venne fondata nel 1971 in concomitanza con l’inizio della missione archeologica ad Aghia Irini. Suo scopo è l’edizione delle relazioni preliminari e definitive dell’attività archeologica a Cipro svolta dall’Istituto e di studi monografici sull'archeologia e la storia di Cipro. Sono stati pubblicati 8 volumi. La serie “Corpus der hurritischen Sprachdenkmäler” prevede la pubblicazione in trascrizione e con apparati filologici dell’intero corpus delle iscrizioni in lingua hurrica. Sono stati pubblicati i previsti 15 volumi, che raccolgono altrettanti gruppi omogenei di testi, ognuno corredato di glossari differenziati (hurrico, ittito, sumerico, accadico). A conclusione dell’opera è previsto un dizionario generale della lingua hurrica, costituito con l'ausilio di un programma informatico, appositamente prodotto nell'ICEVO. Inoltre gli atti di cinque convegni organizzati dall’Istituto sono stati pubblicati nella collana “Monografie Scientifiche” del CNR. (literal)
  • Institute of Aegean and Near Eastern Studies (ICEVO) former Institute for Mycenaean, Aegean and Anatolian Studies (ISMEA) now Istituto di Studi sul Mediterraneo antico (ISMA) ISMEA, the oldest Institute of the CNR for the historical sciences, was founded in May 1968 by a group of illustrious scholars by transforming a previous research centre. The deciphering of the Mycenaean writing (Linear B), which since mid-Fifties created a great and justified enthusiasm among classical civilisation scholars, greatly stimulated studies on archaic Greece. This brought about a fruitful decision in research politics: organising a structure, parallel to the university ones, for a specialised and quick aggregation of new or internationally rapidly developing subjects, derived from classical philology and ancient history. Since the beginning the researches of the Institute focused also on the Anatolian civilisations of II and I millennia BC, contemporary with the Mycenaean world and with archaic Greece. Thus a multidisciplinary organisation was born, where classical and Myceaean philology, Greek archaic history, philologies of the ancient Near East and archaeological investigations on Minoans and Mycenaeans in Greece, prehistoric Cyprus, Anatolia in Hittite period and on Armenian Plateau in Urartian period contributed in reconstructing the history of pre-classical Mediterranean and Near-Eastern world. The results of the research, both pursued on its own and with external collaborations have been published in more than one hundred and thirty volumes in the different series edited by the Institute: “Incunabula Graeca”, “Biblioteca Cipriota”, “Corpus der hurritischen Sprachdenkmäler”, “Documenta Asiana”, and in hundreds of articles in the journal “Studi Micenei ed Egeo-Anatolici”. In his 35 years of activity ISMEA, now ICEVO, established itself internationally as a benchmark for the students of the ancient civilisations of central-eastern Mediterranean and Near East. In some important congresses organised by the Institute, at the CNR met eminent scholars of various fields and different schools and methodologies were confronted. The published proceedings – some of them in the series “Monografie Scientifiche” of CNR – testify the achievements of research of various subjects. Presently both sectors of the Institute – Aegean and Near Eastern – are carrying on important philological and archaeological undertakings. The “Corpus of the Hurrian inscriptions” is a wide-ranging programme, performed for more than twenty years with the Freie Universität of Berlin and the Würzburg University (“Corpus der hurritischen Sprachdenkmäler”, published in Rome). It marked the birth of a new discipline, Hurritology, which originated and grew from traditional subjects, like Hittitology and Assiriology, which anyhow are successfully pursued. A multidisciplinary project focuses on the Urartian civilisation (IX-VII centuries BC) and aims both at investigating, with successful international collaborations in difficult areas (Turkey, Armenia, Iran), the traces of its material culture and at fixing in general reference works the present level of our knowledge. Specifical subjects, like Hurritology and Urartology, in Italy are studied only in this Institute and they are pursued at the highest international level. Modern research methods based on memorisation of all texts, in connection with traditional file cards, led to the creation of a specific programme. It gives different glossaries for the various languages transcribed from the cuneiform and it is the background of the future vocabularies that will make easier the interpretation of the languages. The Institute since its beginning was part of a long, high level Italian tradition of Aegean, Minoan and Mycenaean studies. The study of the diffusion of the Mycenaean civilisation in Southern Italy, with its immediate territorial consequences, is carried on at the highest national and international levels. Our presence on the coast of Caria (western Turkey), result of an agreement with the Italian mission at Iasos, continues the old tradition of Aegean studies. The systematic study of the collections of Aegean, Cypriote and Near Eastern antiquities adds new value to the archaeological remains kept in the Italian museums. This complex of activities helps in reconstructing aspects of the great history of the Mediterranean and of the Near East before Hellenism. The research of the Institute for the Studies of the Aegean and Near Eastern Civilisations include the Bronze and Iron Age civilisations of the Aegean (Minoan, Mycenaean and Cycladic civilizations), of Anatolia (Hittite, Hurrian and Urartian civilisations) and of the Syrian-Mesopotamian region, with geographical, cultural and chronological extension towards neighbouring regions (Caucasus, Iran, Palestine, Egypt) and towards the study of the beginning and of the continuity of given cultural elements in periods preceding and following Bronze and Iron Age. Actually the study of the homeric poems and of later documents of the classical civilisation can be a very important factor for the comprehension of the historical memory on the earliest phases of Greek culture. The study of these civilisations, seen as a complex and in their interconnections, is carried on in Italian universities occasionally and disjointedly and it is dispersed in various departments. In the CNR instead, evident numerical and resource limits notwithstanding, totally original specialisations developed, wich profited of the pluri- and inter-disciplinary structure and are an added value to University traditions. So ICEVO has the vocation for a deep reflection on the earliest phases of history, which originated the civilisations of Eastern Mediterranean and Near East, for a bridge towards the contemporary countries of that area (Greece, Turkey, Cyprus, Armenia. Syria, Iran etc.) and for a joint effort with the colleagues who, in those countries, care for the reconstruction of their history – and therefore of our one too. An important task of the ICEVO is the editorial activity. The journal SMEA and some monographic series published by the Institute have a worldwide circulation in highly specialized libraries. The journal “Studi Micenei ed Egeo-Anatolici” (SMEA), edited since 1966 and open to the collaboration of many foreign scholars, publishes articles connected with pre-classical Aegean and Anatolian civilizations. It appears twice a year. The series “Incunabula Graeca”, founded in 1961, has the aim of illustrating the origins of Greek civilization – in the widest sense of the term – with particular reference to the Mycenean and Homeric periods, through the publication of both original texts and historical, philological, linguistic and archaeological studies. Research relating to Aegean and Anatolian civilizations closely connected to the Greek Bronze Age have also been published. The volume nr. 102 of the series has been published in 2005. The series “Documenta Asiana”, founded in 1994, publishes historical, philological, and archaeological studies on pre-classical Anatolia and neighbouring areas in ancient Western Asia. Eight volumes have appeared to date. The series “Biblioteca di Antichità Cipriote” was founded in 1971 after the start of the Institute’s archaeological excavations at Aghia Irini. Its aim was to present both preliminary and final results of the archaeological work carried out in Cyprus by the Institute. Seven volumes appeared. The series “Corpus der hurritischen Sprachdenkmäler” has the aim of publishing in transliteration with philological commentary the entire corpus of Hurrian inscriptions. Fifteen volumes have been published: they group together homogeneous texts, and each volume is be supplemented by differentiated glossaries (Hurrian, Hittite, Sumerian, Akkadian). A general dictionary of the Hurrian language will follow the publication of the complete corpus. The proceedings of five conferences organized by the ICEVO was also published by the Institute in the series “Monografie Scientifiche” of the CNR. (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Ha afferente
Codice
  • ICEVO (literal)
Nome
  • Istituto di Studi sulle Civiltà dell'Egeo e del Vicino Oriente (ICEVO) (literal)
  • Institute for Aegean and Near Eastern Studies (ICEVO) (literal)
Parte di
Afferisce a
Collaborazioni
  • Italia - Università di Torino, Dipartimento di Scienze dell'Antichità (Ricerche storiche sull'Anatolia ittita) - Università di Napoli \"Federico II \"(Missione Archeologica a Tell Barri, Siria: studio dei testi cuneiformi); - Università di Firenze, Dipartimento di Linguistica (Ricerche filologiche sui testi cuneiformi di Siria); - Università di Pavia, Dipartimento di Scienze dell'Antichità - Orientalistica (Progetto sulla Corrispondenza epistolare tra sovrani ittiti e assiri) - Università di Roma \"La Sapienza\", cattedra di Protostoria Europea (Studio dei materiali micenei dello scavo di Broglio di Trebisacce); Dipartimento di scienze storiche, archeologiche e antropologiche dell'antichità (Studio dei sistemi religiosi siriani e anatolici del II e del I millennio a.C., nelle fonti ittite, hurrite e semitiche). - Università di Milano, Istituto di Archeologia (Ricostruzione informatizzata del territorio antico). - Università di Padova (Studio dei materiali di tipo egeo con relative analisi archeometriche dal sito di Fondo Paviani). - Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - Dipartimento di Scienze della Terra (collaborazione alle analisi archeometriche di ceramiche di tipo egeo in contesti protostorici italiani; collaborazione allo scavo del villaggio di S. Vincenzo e Stromboli). - Università di Pisa, Dipartimento di Scienze archeologiche (collaborazione al modulo Dinamiche sociali e ideologia nella Creta del II millennio a.C.) - Scuola di Specializzazione in Archeologia, Università della Basilicata -Matera (Direzione scientifica dello scavo dei livelli protostorici dell'insediamento di Taureana di Palmi). - Musei italiani: Firenze, Museo Archeologico Nazionale; Perugia, Museo Archeologico Nazionale; Cortona, Museo dell'Accademia; Padova, Museo del Liviano; Milano, Musei Civici (Studio e pubblicazione di collezioni archeologiche cipriote e vicino-orientali); - Soprintendenza Archeologica della Puglia (Analisi archeometriche di ceramiche micenee). - Soprintendenza archeologica per le province di Napoli e Caserta (studio di materiali micenei e locali da Afragola con relative analisi archeometriche.) - Soprintendenza Archeologica della Sardegna: 1) Interrelazioni fra mondo egeo e Sardegna nuragica 2) La metallurgia cipriota; produzione su richiesta di testi divulgativi e/o scientifici relativi a siti e materiali di epoca nuragica. - Comune di Orroli (Interrelazioni fra mondo egeo e Sardegna nuragica: Consulenza per lo svolgimento del Progetto di Catalogazione, ricostruzione informatizzata e restauro grafico del Nuraghe Arrubiu di Orroli (Nuoro) e dei materiali rinvenuti negli scavi). Germania - Deutsche Orient-Gesellschaft (Berlino): (Tavolette, Archivi e Biblioteche cuneiformi ittite) - Akademie der Wissenschaften und der Literatur (Mainz): (Tavolette, Archivi e Biblioteche cuneiformi ittite) - Deutsches Archäologisches Institut, Abteilung Istanbul (Pubblicazione della carta topografica di Van Kalesi, e di una monografia sulla capitale urartea Tušpa) - Deutsches Archäologisches Institut, Orient-Abteilung (Berlin), (Cooperazione con l'Iraq) - Deutsches Archäologisches Institut, Eurasien-Abteilung (Berlin): (Civiltà dell'Azerbaigian Iraniano, Materiali di studio da Bastam) - Freie Universität, Altorientalisches Seminar, Berlino (Corpus delle iscrizioni hurriche) - Julius-Maximilians-Universität, Institut für Orientalische Philologie, Würzburg (Corpus delle iscrizioni hurriche) - Vorderasiatisches Museum di Berlino (Corpus delle iscrizioni hurriche; Progetto Urartu; Ricerche di Filologia dell'Asia anteriore antica) Francia - Università di Strasburgo - CNRS, Unité Mixte de Recherche, PROTASI (Pubblicazione del materiale ittito, cuneiforme e geroglifico, dello scavo di Meskene/Emar) - Collège de France, Parigi (Cattedra di Antiquités Sémitiques, Monde achéménide et époque d'Alexandre) - École Pratique des Hautes Études, Vème Section, Parigi (Collaborazione alla pubblicazione di testi cuneiformi da Ugarit ed Emar) - Musée du Louvre, Département des Antiquités Orientales, Parigi (Pubblicazione del corpus dei testi in Elamico lineare e di tavolette Protoelamiche) - Mission Archéologique de Meskéné, Parigi (Pubblicazione di testi cuneiformi e geroglifici da Meskene/Emar) - Mission de Ras Shamra/Ugarit, Parigi e Lione (Edizione testi hurriti) - Université de Lyon II, cattedra di \"Archéologie Orientale\" (Storia della Siria nel II millennio a.C. e della Mesopotamia Settentrionale). Gran Bretagna - Università di Glasgow - Department of Archaeology (Analisi chimiche di ceramiche micenee dall’Italia) - British School at Athens (studio di materiali inediti dal sito di Cnosso) Grecia - Soprintendenza di Chania: codirezione dello scavo di Thronos/Kephala (Creta) - Soprintendenza Archeologica di Aghios Nikolaos (codirezione ricerche a Kritsà) - Scuola Archeologica Italiana di Atene: 1) effettuazione dello scavo di Thronos/Kephala; 2) studio dei materiali da Haghia Triada, Creta. - Centro per le Antichità Greche e Romane della Fondazione Nazionale Greca delle Ricerche, Atene: Studio comparato della diffusione della civiltà micenea nelle aree di confine - Istituto di Studi Mediterranei: collaborazione allo scavo di Thronos/Kephala - Soprintendenza e Museo Nazionale di Heraklion (archeologia funeraria dell'area di Cnosso) Turchia - Edebiyat Fakültesi - Ege Üniversitesi, Izmir (Smirne, Facoltà di Lettere dell'Università): Progetto Urartu, studio dei materiali epigrafici di Ayanis - Centro archeologico dell'Università di Istanbul a Van: Progetto Urartu - Institut français d'Etudes Anatoliennes, Istanbul: Geografia storica della Cilicia nel II millennio a.C. Siria - Missione archeologica di Tell Mozan, UCLA-Los Angeles: Consulenze e collaborazioni hurritologiche; The Nawar Project - Missione archeologica di Tell Barri, Università di Firenze: Pubblicazione materiale cuneiforme - Museo Archeologico di Aleppo (studio dei testi cuneiformi hurriti e ittiti di Meskene e Ugarit) Iran - Servizio archeologico dell’organizzazione per i beni culturali (ricognizioni in Azerbaigian iranico e sondaggi a Hamadan, l’antica Ecbatana) - Dipartimento di Archeologia dell’Università Modarres (ricerche urartologiche) - Museo Archeologico di Teheran (studio dei testi urartei di Bastam) Armenia - Istituto di archeologia ed etnografia dell'Accademia nazionale delle Scienze di Armenia, Erevan: Progetto Urartu, ricognizione archeologica nel bacino del lago Sevan; Sistemi di insediamento. - Istituto di Geologia: Ricerche geoarcheologiche nella zona del lago Sevan, Remote Sensing. Stati Uniti - Metropolitan Museum of Art (New York): Pubblicazione materiale urarteo di Ayanis - University of Stony Brook (New York): Pubblicazione materiale urarteo di Ayanis - University of Boston: Pubblicazione materiale urarteo di Ayanis - Harvard University (Studi di Assiriologia e Hurritologia) (literal)
Attività di formazione
  • L'ICEVO (ora ISMA) svolge opera di formazione scientifica nell'àmbito delle proprie discipline. Ospita studiosi italiani e stranieri, offrendo le proprie strutture e organizzando seminari e conferenze. Cura la formazione scientifica di giovani laureati che, in qualità di borsisti e sotto la direzione scientifica dei ricercatori, vengono inseriti direttamente nelle attività di ricerca, collaborando ai vari progetti mediante ricerche bibliografiche, schedature e informatizzazione dei dati e partecipando agli scavi nell'ambito dei quali svolgono cicli di tirocinio. I ricercatori seguono l'elaborazione di tesi di laurea e svolgono attività didattica in corsi integrativi presso Università, con conferenze in Italia e all'Estero, e mediante la partecipazione al collegio docenti in dottorati di ricerca. Attività didattica : - S. Di Paolo, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Archeologia classica (Prof. A.M. D'Onofrio) dell'Università di Napoli \"l'Orientale\" sul tema \"I tokens nella regione siro-palestinese: distribuzione e contesti\" tenuta il 31 maggio del 2004 -A. L. D'Agata, Insegnamento di Geografia Storica dell'Egeo alla Facoltà di Lettere dell'Università di Siena (2004-2010) -A. L. D'Agata, Insegnamento di Antichità Egee alla Facoltà di Lettere dell'Università di Siena (2010-2011) - A. L. D'Agata, Tirocinio formativo presso la Missione Archeologica di Sybrita a Creta (2009-2011) - M. Bettelli, Insegnamento di Paletnologia alla Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università della Basilicata - sede di Matera - M. Bettelli, Seminario di 8 ore presso la Cattedra di Storia Antica dell'Università di Granada (Prof. Francisco S. Ventura), sul tema: Relazioni tra mondo egeo e Mediterraneo centrale nella tarda età del bronzo (1-7 aprile 2007). - M. Bettelli, Seminario di 1 ora presso la Scuola di Dottorato in Studio e Conservazione dei Beni Architettonici e la Scuola di Specializzazione di Archeologia dell'Università di Padova (Prof. Giovanni Leonardi), sul tema: Italia settentrionale e mondo egeo: circolazione di materie prime, manufatti e tecnologie (7 maggio 2007). - L. Alberti, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Storia Greca dell'Università di Cassino (Prof. Manuela Mari), sul tema: Introduzione alle scoperte archeologiche e alla protostoria dell'isola di Creta (17 gennaio 2008). - M. Bettelli, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Topografia di Roma, Dipartimento di Storia, dell'Università di Roma-Tor Vergata (Prof. Marco Fabbri), sul tema: Roma: la città prima della città (17 aprile 2008). - M. Bettelli, Seminario di 1 ora presso la Scuola di Dottorato in Studio e Conservazione dei Beni Architettonici e la Scuola di Specializzazione di Archeologia dell'Università di Padova (Prof. Giovanni Leonardi), sul tema: Interrelazioni tra Egeo e Mediterraneo centrale nell'età del bronzo: una messa a punto (2 dicembre 2008). - M. Bettelli, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Topografia di Roma, Dipartimento di Storia, dell'Università di Roma-Tor Vergata (Prof. Marco Fabbri), sul tema: Roma: la città prima della città (11 marzo 2009). - M. Bettelli, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Paletnologia, Dipartimento di Storia, università di Roma-Tor Vergata (dott. Mario Rolfo)sul tema: I Micenei in occidente (20 aprile 2009). - M. Bettelli, attività di tutor per due dottorandi dell'Università IULM di Milano (2009). - M. Bettelli, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Topografia di Roma, Dipartimento di Storia, dell'Università di Roma-Tor Vergata (Prof. Marco Fabbri), sul tema: Roma: la città prima della città (9 marzo 2010). - M. Del Freo, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Storia Greca dell'Università di Cassino (prof. Manuela Mari), sul tema: La geografia del regno miceneo di Pilo (25-03-2010). - M. Del Freo, Seminario di 3 ore presso la Cattedra di Storia Greca dell'Università di Cassino (prof. Manuela Mari), sul tema: Registrazioni di terreni nell'archivio in lineare B di Pilo (16-11-2010). - M. Del Freo, Seminario di 2 ore presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Laboratorio Informatico per le Lingue Antiche \"G. Nenci\" (prof. Carmine Ampolo), sul tema: I registri fondiari dell'archivio in lineare B di Pilo (10-12-2010). - M. Bettelli, membro della commissione giudicatrice del Dottorato di Ricerca in Archeologia Classica dell'Università di Roma \"La Sapienza\" per l'anno 2010.) - A. Di Renzoni, cultore della materia presso la cattedra di Protostoria Europea della Università La Sapienza di Roma (2010-2011). - A. Di Renzoni, cultore della materia presso la cattedra di Museologia della Università La Sapienza di Roma (2010-2011). - M. Del Freo, Membro esperto della commissione giudicatrice per l'esame finale del Dottorato di ricerca in Storia e Civiltà del Mondo Antico, Università di Firenze (XXIII ciclo). Candidata dott.ssa Barbara Montecchi; Tutor prof. Anna Margherita Jasink; Titolo della tesi: Edifici e maestranze edili in età micenea (08-03-2011). - M. Del Freo, Lezione di 2 ore per il Dottorato di Ricerca in Scienze dell'Antichità dell'Università di Udine (su invito prof. Elisabetta Borgna), sul tema: Lineare B, economia e società (17-05-2011). - M. Bettelli, Seminario di 4 ore presso la Cattedra di Topografia di Roma, Dipartimento di Storia, dell'Università di Roma-Tor Vergata (Prof. Marco Fabbri), sul tema: Roma: la città prima della città (1 marzo e 8 marzo 2011). - M. Bettelli, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Topografia di Roma, Dipartimento di Storia, dell'Università di Roma-Tor Vergata (Prof. Marco Fabbri), sul tema: La classificazione tipologica della ceramica: aspetti e problemi (11 maggio 2011); (con la dott.ssa F. Ferranti). - M. Bettelli, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Paletnologia, Dipartimento di Storia, università di Roma-Tor Vergata (dott. Mario Rolfo)sul tema: Le ceramiche micenee in occidente (11 maggio 2011). - M. Bettelli, Seminario di 2 ore presso la Cattedra di Paletnologia, Dipartimento di Scienze dell'Antichità (prof. A. Cazzella) sul tema: Produzioni locali di ceramiche egee nel Mediterraneo centrale (20 maggio 2011). - M. Del Freo, Seminario di 2 ore per la Classe di Lettere e Filosofia della Scuola Normale Superiore di Pisa (su invito del prof. Carmine Ampolo), sul tema: Gli antecedenti micenei dei termini greci polis, basileus, gerousia e damos (14-12-2011). A. Di Renzoni, cultore della materia presso la cattedra di Protostoria Europea della Università La Sapienza di Roma (2011-2012). - A. Di Renzoni, cultore della materia presso la cattedra di Museologia della Università La Sapienza di Roma (2011-2012). - M. Del Freo, Seminario di 2 ore per Dottorato di Ricerca in \"Mondo Classico: antropologia e teoria della cultura\" (Università di Siena - Dip. di Studi Classici) sul tema: Le civiltà egee dell’età del bronzo e l'invenzione della scrittura (21-02-2012). -M. Del Freo, Conferenza per il Dottorato di Ricerca in “Cultures en Contacte a la Mediterrània” su invito del prof. C. Varias García (Universitat Autònoma de Barcelona - Escola de Postgrau). Titolo della conferenza: “I registri fondiari in lineare B di Pilo” (23-11-2012). -M. Del Freo, Membro di commissione per esame finale di Dottorato di ricerca in “Cultures en Contacte a la Mediterrània”, Universitat Autònoma de Barcelona - Escola de Postgrau. Candidato: N. A. Vittiglio; Direttore di tesi: Prof. Carlos Varias García; Titolo della tesi: Studio del lessico miceneo riferito ai cereali\" (23-11-2012). (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • ora Istituto ISMA - Via Salaria km 29,300 (literal)
Cap
  • 00010 (literal)
Città
  • Montelibretti (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • RM (literal)
Telefono
  • 06-90672334 (literal)
Codice CDS
  • 025 (literal)
Servizi
  • La Biblioteca dell'ICEVO, destinata sostanzialmente a fornire gli indispensabili strumenti di lavoro ai ricercatori interni (per i quali la Biblioteca costituisce l'equivalente del laboratorio per le scienze applicate) operanti nelle due aree - egea ed anatolica - , rappresenta per le attuali caratteristiche di specializzazione in Filologia, Storia e Archeologia dell'Egeo e dell'Asia Anteriore in età preclassica, un unicum in ambito nazionale e, dunque, un bene da salvaguardare ed incrementare. Attualmente il patrimonio librario dell'ICEVO, acquisito sia tramite acquisto diretto che per scambio, è valutabile in oltre 12.000 volumi, più della metà dei quali è rappresentato da monografie, mentre il rimanente consiste in circa 120 periodici, di cui 114 in continuazione (di essi ben 96 pervengono per cambio). Il catalogo delle monografie e dei periodici posseduti dall'ICEVO è consultabile online. (literal)
Competenze
  • Civiltà preclassiche della Grecia e dell'Egeo; Archeologia Egea; Filologia Micenea; Archeologia Cretese; Archeologia Cipriota; Protostoria Mediterranea; Civiltà dell'Anatolia e del Vicino Oriente; Archeologia del Vicino Oriente; Archeologia Anatolica; Archeologia Iranica; Ittitologia; Hurritologia; Urartologia; Assiriologia; Storia delle religioni anatoliche. (literal)
Email
  • direzione@isma.cnr.it (literal)
  • mailto:direzione@isma.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • ora Istituto ISMA - Via Salaria km 29,300 - 00010 Montelibretti (RM) (literal)
Direttore
Missione
  • xxxx (literal)
Attività di ricerca
  • L’attività di ricerca dell’ICEVO (ora Istituto ISMA) si articola nelle seguenti tematiche: - Civiltà dell’Egeo e di Cipro e loro rapporti con le culture del bacino mediterraneo - Origine ed evoluzione storica della cultura dei greci dal periodo miceneo all’età alto-arcaica - Storia, filologia e archeologia dell’Anatolia e del Vicino Oriente antico (III-I millennio a.C.) - Rapporti tra civiltà dell’Anatolia (Ittiti, Hurriti, Urartei) e le aree culturali di Siria, Mesopotamia e Iran - Produzione di programmi informatici per l’analisi di testi cuneiformi e banche di dati archeologici. L’attività si diversifica poi all’interno delle tematiche stesse: Settore egeo Le attività archeologiche del settore egeo-miceneo si svolgono con diversi approcci e metodologie che comprendono scavi e ricerche sul terreno, studio e pubblicazione di complessi inediti, studio di problematiche specifiche legate a particolari tipi di monumenti, a fenomeni riferibili ad una particolare area e/o ad uno specifico arco cronologico. Le attività sul campo, per lo più in collaborazione, toccano vari ambiti regionali e cronologici con indagini sul campo concentrate soprattutto nell'isola di Creta. Le ricerche a Creta sono indirizzate soprattutto all’analisi dei momenti più avanzati dell’età del bronzo e delle complesse modalità di rapporti con la Grecia tardo-micenea. Le entità politiche sviluppatesi sul continente greco e nell’isola nel II millennio hanno avuto rapporti alterni, che poco si prestano ad essere generalizzati. In particolare nel XII secolo a.C., a seguito del collasso generale dello stato nell’area egea, si assiste a Creta alla formazione di nuove comunità, spesso con presenza di gruppi di origine greca, che danno vita ad un nuovo ed intenso fenomeno di interazione. Allo scopo di approfondire gli aspetti principali di questi rapporti, l’Istituto è presente nell’isola con indagini sul campo, che investono sia la sfera insediativa (Sybrita) sia quella funeraria (Kritsa). L’indagine archeologica dell’antica Sybrita, sulla collina di Thronos/Kephala, in Creta centro-occidentale, in collaborazione con la Sovrintendenza archeologica di Chania (Grecia), è rivolta alla ricostruzione dell’identità culturale del centro, che può assumere valore di modello per la comprensione dei processi che nel XII secolo a.C. portarono nell’isola alla formazione di nuovi insediamenti a dimensione ‘coloniale’, cioè con presenza di gruppi di diversa provenienza geografica. Tale indagine viene svolta a diversi livelli – scavo archeologico, indagine paleoambientale, analisi bioarcheologiche di ossa animali e di resti paleobotanici – ed è finanziata o concretamente sostenuta dal CNR, dalla Scuola Archeologica Italiana di Atene e dalla Sovrintendenza archeologica di Chania. D’altra parte, nel sito di Kritsa in Creta orientale, in collaborazione con la Sovrintendenza archeologica di Aghios Nikolaos, si svolge un’indagine su architettura e corredi funebri relativi a una necropoli attiva dal tardo XIV all’XI secolo a.C., che offre elementi non secondari nella individuazione di contatti con la Grecia micenea. Questa ricerca, inoltre, si caratterizza per essere finalizzata anche al recupero e alla valorizzazione di strutture architettoniche e di reperti mobili scavati da tempo e rimasti quasi del tutto sconosciuti o trascurati. Accanto alle indagini sul terreno l’Istituto rivolge particolare attenzione allo studio di materiali egei, ciprioti ed orientali conservati in Musei e Collezioni italiane, anche attraverso specifiche convenzioni stipulate con le autorità di tutela. Sono state già individuate oltre quaranta collezioni che sono già inserite in un repertorio informatizzato. Alcune collezioni sono state scelte per la pubblicazione definitiva, in qualche caso già completata (Perugia, Cortona, Tagliacozzo, Imperia), in altri casi in avanzato corso di elaborazione (Museo Archeologico di Firenze). Uno degli aspetti fondamentali della civiltà minoico-micenea è la ampia e varia serie di rapporti intrattenuti con altre aree mediterranee, sia orientali che occidentali. Per quanto riguarda in particolare il Mediterraneo centrale, le entità statali della Grecia continentale, sin dalla loro formazione (16°-15° secolo a.C.), hanno mostrato attivo interesse per le coste della penisola italiana, e le grandi isole di Sicilia e Sardegna, sviluppando rapporti politici ed economici intensi con molti dei centri, di minor complessità sociale e strutturale, presenti in queste aree. L’Istituto cura con particolare approfondimento questo settore di ricerca attraverso lo studio e l’edizione di complessi inediti, con il reinquadramento di materiali già noti, con la redazione di periodiche sintesi. Notevole rilievo assume la individuazione delle diverse componenti (micenee, cretesi, cipriote) dei traffici egei verso l’Occidente e lo studio delle ceramiche e altri manufatti di ispirazione egea e cipriota, prodotte in Occidente. Tra le diverse categorie di oggetti notevole importanza hanno i manufatti in avorio, materia prima di origine esotica. L’ICEVO promuove ricerche specifiche in questo settore, allo scopo di determinare la natura della materia (elefante o ippopotamo) nonché i luoghi di produzione e circolazione. Attenzione specifica è dedicata alla Sardegna, isola molto ricca di testimonianze egeo-micenee, dove è possibile cogliere i segni di un rapporto particolarmente intenso anche con l’isola di Cipro, soprattutto per quanto riguarda la sfera metallurgica. Lo studio della ceramica e della metallurgia di provenienza o di derivazione egee e cipriote rinvenute nel Mediterraneo centrale si integra con ricerche archeomteriche mirate alla caratterizzazione dei reperti al fine di stabilirne la zona di produzione e le modalità di circolazione. Attraverso questo tipo di ricerca è stato possibile definire in molti casi quali reperti siano importati e quali localmente imitati. Da tali dati si possono trarre importanti indizi per la ricostruzione dei commerci e del trasferimento tecnologico in epoca ben anteriore alla colonizzazione greca. Sul versante storico-filologico è in primo piano la tematica delle origini ed evoluzione storica della cultura dei Greci, dal periodo miceneo all’età alto-arcaica. La decifrazione della lineare B, rivelando l’esistenza nella II metà del II millennio a.C. di una società fortemente burocratizzata che ben si inserisce nel contesto politico e storico delle coeve civiltà del Mediterraneo orientale e del Vicino Oriente, ha dato nuovo impulso allo studio della civiltà greca delle origini. La documentazione è costituita da testi di tipo amministrativo che ci informano sulle entrate e uscite di derrate e beni vari (comprese armi) relative ai magazzini dei palazzi dei sovrani. Essa fornisce anche nomi di divinità, nomi di persona, condizioni sociali, nomi di mestieri, nomi di località, ecc. L’analisi di questi dati chiarisce molteplici aspetti delle strutture economiche e sociali dei regni micenei e della loro estensione geografica. Da ciò emergono utili elementi di confronto con il quadro che i poemi omerici e la relativa tradizione offrono della civiltà greca di quell’epoca, soprattutto in tema di organizzazione militare, rapporti con il mondo esterno ed espansione politica. La crescente attenzione del mondo scientifico nei confronti del periodo compreso tra la fine dell’età micenea e l’età arcaica, nel quale ebbero luogo profonde trasformazioni politiche e sociali, ha dato impulso a ricerche volte a ricostruire alcuni aspetti del panorama geo-politico della Grecia durante i cosiddetti secoli bui, attraverso l’analisi dell’epos omerico, il cui processo di elaborazione orale ebbe luogo proprio durante questi secoli, affiancata dallo studio del ricco patrimonio tradizionale contenuto nelle fonti letterarie di età più tarda. Particolare attenzione viene inoltre dedicata allo studio delle relazioni intercorrenti tra regioni e regioni e città e città mediante l’analisi delle genealogie mitiche, dei percorsi eroici, dei legami di figure eroiche con determinati ambiti geografici. Settore vicino-orientale. Le aree del mondo vicino-orientale antico interessate dall'attività di ricerca storica, filologica ed archeologica dell'Istituto sono rappresentate principalmente dall'Anatolia e dalla Siria nelle loro relazioni con le aree culturali circonvicine di Levante, Mesopotamia ed Egitto, tra il III e il I millennio a.C. Lo studio delle fonti epigrafiche cuneiformi in lingua ittita, hurrica, urartea, accadica, sumerica ed eblaita, risalenti al III-I millennio a.C., si concentra su diversi aspetti, quali l’edizione di testi, l’analisi linguistico-grammaticale e l’analisi dei contenuti storico-culturali: – l'attività nel campo delle edizioni di testi consiste nella pubblicazione in copia autografica e in traslitterazione con commento filologico di testi in grafia cuneiforme redatti in lingua ittita, hurrita, accadica e urartea; – le ricerche linguistiche e grammaticali si focalizzano su diversi aspetti della lingua hurrica, ittita, urartea, eblaita e sumerica. Attraverso lo studio di testi sia monolingui che plurilingui si affrontano problemi concernenti il lessico, la struttura grammaticale e l’onomastica di queste lingue, con particolare attenzione sia agli aspetti della comparazione e delle reciproche interferenze, sia alle diverse tradizioni cui le scuole scribali hanno attinto; – per quanto concerne l'aspetto più prettamente contenutistico, gli interessi sono orientati verso lo studio di problemi di storia politica ittita ed urartea, di geografia storica dell’area siro-anatolica e di storia della religione ittita e hurrita, con particolare attenzione alle relazioni intercorse tra diverse tradizioni religiose nell’area anatolica sud-orientale. Allo studio filologico dei testi cuneiformi in lingua ittita si affianca anche l’analisi archeologica dei loro luoghi di ritrovamento, al fine di ricostruire i sistemi di raccolta e conservazione dei documenti negli archivi e nelle biblioteche dei centri ittiti. Un altro ambito di ricerca storico-archeologica è rappresentato dallo studio dei rapporti culturali tra il Levante (Anatolia, Siria, Palestina) e l’Egitto. Attraverso l’analisi di fonti sia epigrafiche che monumentali si possono ricostruire gli importanti legami intercorsi tra le civiltà del Vicino Oriente, del Mediterraneo orientale e dell’Egitto nel III e II millennio a.C. Programma Urartu Il programma si articola in ricerche storico-filologiche ed archeologiche: 1. Gli studi di storia urartea si concentrano sui problemi della formazione dello stato, l’epoca dei sovrani Išpuini e Minua (fine IX sec. a.C.), il conflitto fra Rusa I e l’Assiria di Sargon II (fine VIII sec.), e il periodo della rinascita urartea durante il VII secolo a. C.. 2. La biblioteca delle ricerche urartologiche raccoglie la documentazione sulla storia delle ricerche: articoli, studi, relazioni di viaggio, piante, carte etc. 3. Il manuale di Urarteo comprende il corpus dei testi in trascrizione, traduzione e commento, e una grammatica. Si basa sulla collazione delle epigrafi in situ (Turchia, Armenia, Azerbaigian iranico), in musei asiatici ed europei, nonché sullo studio dei calchi eseguiti dai viaggiatori dell’Ottocento. 4. Geoarcheologia nell’area del lago Sevan (Armenia). Presupposto dell’attività archeologica sul campo è la ricostruzione del paesaggio antico, quale risultato delle relazioni tra uomo e ambiente. All’area in questione si applicano studi multidisciplinari. 5. Sistemi di insediamento pre-urartei ed urartei nell’altopiano armeno. Le ricognizioni in Armenia (bacino del Lago Sevan) e nell’Azerbaijan Iraniano (regione di Ahar) definiscono il sistema di insediamento e di controllo del territorio in periodo pre-urarteo ed urarteo. Se ne traggono indicazioni su struttura sociale, formazione dello stato, dialettica Urartei-popolazioni dominate. Il sistema non-urbano tipico dell’Altopiano Armeno presenta notevoli problemi teorici. 6. Archeologia Urartea. L’Istituto partecipa allo scavo della fortezza di Ayanis (Turchia), sulla costa orientale del lago di Van. Sono venuti alla luce importanti esempi di architettura, scultura, epigrafia e bronzistica. I notevolissimi risultati sono stati pubblicati nel 2001 in un volume della nostra collana \"Documenta Asiana\", scritto da autori di varie nazionalità. L’Istituto cura anche il restauro dei bronzi, avvalendosi dell'opera di specialisti esterni. In collaborazione con enti di ricerca tedeschi si pubblica una monografia sulla Rupe di Van (la capitale urartea Tušpa) e la sua pianta topografica. Una ricognizione nella regione del Lago Sevan (Armenia) indaga la frontiera nord-orientale del regno di Urartu. La sua finalità consiste nello studio del modello di insediamento, che risulta basato non sulle città ma su grandi fortezze con importanti funzioni economico-amministrative, politiche e religiose e che deriva dalla tradizione caucasica. I risultati sono pubblicati da autori italiani e armeni nel volume VII di \"Documenta Asiana\". Un’altra ricognizione nella Regione di Ahar (Iran Nord-occidentale) riguarda il confine orientale del regno di Urartu, nonché le interferenze fra il sistema di insediamento caucasico (a fortezze) e quello a \"tepe\" del Vicino Oriente, ambedue presenti nella regione. A supporto delle ricerche delle due aree culturali si sviluppano programmi informatici per l’analisi di testi cuneiformi e si creano banche di dati archeologici. Il progetto “Egeo-Italia, Informatica e Archeometria”, avvalendosi di metodologie archeologiche, archeometriche ed informatiche, raccoglie nel database DEDALO tutte le informazioni relative ai materiali di tipo egeo e cipriota rinvenuti in Occidente. Esso rappresenta uno strumento di consultazione, permettendo anche di individuare i complessi e le aree più idonee per procedere a studi campione approfonditi sia dal punto di vista archeologico che dal punto di vista archeometrico. I dati sono organizzati in un complesso database relazionale, formato da sei archivi paralleli, contenenti al momento oltre tremila schede. Esso è progettato per la registrazione omogenea di dati altrimenti dispersi e pertinenti ad ambiti di ricerca differenziati (geografia, geologia, archeolologia, archeometria) e consente di studiare i singoli manufatti di origine esotica all’interno del loro contesto di rinvenimento. E’ in corso lo studio di fattibilità per rendere l’archivio consultabile in rete. Per la raccolta, la elaborazione e la pubblicazione, in trascrizione, di testi cuneiformi in lingua hurrica è stato creato un programma informatico specifico, denominato GHISA (\"Glossario Hurrico, Ittito, Sumerico e Accadico\"). Esso permette di elaborare glossari differenziati delle varie lingue usate in questi testi e prevede la creazione di un Thesaurus completo della lingua hurrica. (literal)
Unità organizzativa di supporto

Incoming links:


Prodotto di
Afferisce a
Ha afferente
Istituto esecutore
Direttore di
Descrizione di
Has part
Unità organizzativa di supporto in
data.CNR.it