Institute of biomolecular chemistry (ICB)

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  • Institute of biomolecular chemistry (ICB) (literal)
  • Istituto di chimica biomolecolare (ICB) (literal)
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  • L’Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) è caratterizzato da una notevole omogeneità culturale e da un'estesa distribuzione territoriale. La sede dell'ICB è a Pozzuoli ma anche sezioni in Catania, Padova e Sassari. Complessivamente il personale è costituito da più di 200 unità. L'Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) svolge ricerche nel campo della chimica dei sistemi biologici con finalità sia di base che applicative. La missione dell'Istituto è quella di incrementare attività di ricerca in aree trasversali comprese tra la chimica di base ed i sistemi biologici consolidando le competenze disciplinari nell'ambito della caratterizzazione, sintesi e funzionalità di molecole bioattive. Cinque sono i tipi di competenze generali mediante le quali i ricercatori delle 4 sedi dell'ICB collaborano tra loro e si coordinano per studiare, mediante metodologie chimiche, le molecole ed i processi biologici, così da risolvere nuove problematiche nel campo della biomedicina, dell'agroalimentare, dell'ambiente e dell'energia. Esse sono raggruppate in 5 Gruppi disciplinari inter-sezione: 1. Costruire i mattoni per la nostra casa: la sintesi delle molecole organiche 2. Quando il piccolo incontra il grande: il riconoscimento molecolare e le sue conseguenze biologiche 3. Le sostanze naturali: \"piccole\" molecole per \"grandi\" applicazioni 4. (Biologic)al minds: i “profilers” delle biomolecole 5. Una fabbrica fatta di sistemi e processi biologici Il percorso storico dell'ICB L’ICB nasce dall’aggregazione di 6 ex-organi CNR (3 Istituti e 3 Centri), tutti precedentemente afferenti al Comitato per le Scienze Chimiche e tutti componenti, dal 1996 al 1999, dell’Istituto Nazionale di Coordinamento “Chimica dei Sistemi Biologici” (INC - CSB). Nel mese di Giugno del 1995 fu organizzata a Roma nella sede del CNR una Giornata di Coordinamento inserita nella politica di riorganizzazione del CNR per creare una serie di istituti nazionali che coordinavano i vecchi organi in aree strategiche della ricerca. Durante tale Giornata di Coordinamento furono identificate sei tematiche: -Produzione, isolamento e caratterizzazione strutturale di molecole e macromolecole di origine naturale -Progettazione e sintesi di composti organici interagenti con sistemi biologici -Metodologie biochimiche nella sintesi organica e nella biosintesi -Relazioni struttura attività, meccanismi di interazione molecolare e \"molecular design\" -Chimica, biochimica e microbiologia per l'applicazione di biomasse -Nuove metodologie L'attività di coordinamento di delineò secondo tre direttive principali: -promozione della visibilità dell'Istituto -incentivazione delle relazioni con il mondo dell'industria -coordinamento scientifico per migliorare la competitività in programmi di ricerca nazionali ed internazionali. In un meeting successivo (Roma, 24-25 Febbraio 1997) il confronto scientifico tra tutte le componenti presenti nell’INC-CSB favorì la nascita di diverse collaborazioni che sono state un'eccellente base per quella fitta rete di relazioni personali che, oggi, caratterizza l’ICB. Questo spontaneo coordinamento scientifico portò, sulla base di una rigorosa razionalizzazione delle attività di ricerca effettuate nei vari organi afferenti all’INC-CSB, a proporre agli Organi Direttivi del CNR la costituzione dell’Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) per dare al CNR un autorevole punto di riferimento nazionale per attività di ricerca di base ed applicate da realizzarsi nell’area della Chimica dei Sistemi Biologici nei settori Salute, Ambiente ed Alimenti. Il 15 Febbraio 2002 nacque l’Istituto di Chimica Biomolecolare. Nel primo Convegno dell’ICB (Roma, Giugno 2002), il nuovo Istituto fu presentato alla Dirigenza del CNR e ad un’autorevole rappresentanza del mondo accademico e dell’imprenditoria del settore. Ampio spazio fu dato al confronto scientifico tra tutte le componenti dell’ICB. Il confronto fu esteso anche ad altri organi CNR afferenti all’Area Scienze della Vita. Gli atti del Convegno furono raccolti in un volume e sono disponibili anche su supporto elettronico (www.icb.cnr.it). Oggi ai convegni ICB annuali è dedicata una pagina speciale nel sito web dell'Istituto: http://web.na.icb.cnr.it/it/index.php/convegni (literal)
  • The Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) is characterized by high uniformity from scientific and cultural points of view and by wide distribution in different branches on the national territory. The ICB originated from 6 member institutions of the CNR (3 Institutes and 3 Centres) all previosly belonging to National Committee of Chemical Sciences and, in the period from 1996 to 1999, all taking part of dell’Istituto Nazionale di Coordinamento “Chimica dei Sistemi Biologici” (INC - CSB). The main branch of the Institute is in Pozzuoli (Naples), other branches are in Catania, Roma, Padova and Sassari. The interactivity of the 4 “sections” of ICB is ensured by 5 “Inter-Section Disciplinary Groups”: 1. Building the bricks for our home: synthesis of organic molecules 2. When “small” meets “big”: molecular recognition and its biological consequences 3. Natural products: \"tiny\" molecules with \"great\" applications 4. (Biologic)al minds: the profilers of the biomolecules 5. A factory of biological systems and processes History of ICB In the month of June in 1995 at CNR in Rome a \"Coordination Day\" was organized regarding the presentation of preliminar results about the formation of the Istituto di Chimica Biomolecolare. The coordination activity presented to the CNR management was in the framework of a reorganization effort aimed to the creation of a series of national based institutes in strategic areas of research. A previous indication by the National Committee of Chemical Sciences focused the attention on four area of interest. The \"Coordination Day\" was organized presenting posters and oral communications coming from researcher of member institutes; they were focused on six main topics as follows: -Production, isolation and structural characterization of molecules and macromolecules of natural origin -Design and synthesis of organic compounds interacting with biological systems -Biochemical methodologies in organic synthesis and biosynthesis -Structure activity relationships, mechanism of molecular interaction and molecular design -Chemistry, biochemistry and microbiology for the application of biomasses -New methodologies The coordination activities promoted by the management of the ICB in the early period of its formation were based on -promoting the Institute visibility -starting fruitful relationships with industrial areas -promoting scientific coordination for the rationalization of efforts and funding of research After two years a new meeting was organized in Rome (February, 24-25) promoting the presentation of scientific results by the directors of each member institute and from the majority of researchers. During this meeting fruitful scientific relationships among researchers of different member institutes started, thus promoting personal knowledge and research team formation for the successful construction of the new Institute. After different years of co-ordination activities among various member institutes, the National Research Council (CNR) finally founded the Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB). The proposal regarding the formation of ICB originates from traditional research effected by the CNR in the field of interaction between basic chemistry and biological systems. It acts as a reference research point for a series of general and applied activities. Particular importance was focused on problems concerning human health and food science and to a lesser extent ecological problems are also dealt with. On June 2002 in Rome at CNR, a new meeting was organized, the first after the formal foundation of the Istituto di Chimica Biomolecolare. In this meeting the new Institute was presented with oral presentations of the research activities by the most of ICB researcher giving opportunity to all people working at ICB to meet for promoting scientific and organization discussions and a round table with management of CNR and with the directors of other institutes in the same area to discuss general scientific focus at ICB in comparison to general research lines as discussed by italian government, was held. Nowadays annual meetings of ICB are collected in a special web section of the site of the ICB: http://web.na.icb.cnr.it/it/index.php/convegni (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Codice
  • ICB (literal)
Nome
  • Institute of biomolecular chemistry (ICB) (literal)
  • Istituto di chimica biomolecolare (ICB) (literal)
Collaborazioni
  • All'interno dell'ICB è presente un’efficiente rete di collaborazioni fin dalla sua nascita. Ma l’ICB è una realtà scientifica molto dinamica e proiettata verso l’esterno. In alcune sedi come Padova la collaborazione con l’Università è legata all’originarsi delle sezioni da ex-Centri del CNR. Oggi, una serie di convenzioni regolano, anche a Napoli, Sassari e Catania, le collaborazioni con le Università locali. Numerose collaborazioni sono state avviate col mondo industriale non solo nazionale. Fittissima è la rete di collaborazioni con gruppi di ricerca stranieri. Alcune di queste collaborazioni sono spontanee mentre molte sono formalizzate nei protocolli d’intesa del CNR e del Ministero degli Affari Esteri. http://web.na.icb.cnr.it/en/index.php/about-us/collaborations (literal)
Attività di formazione
  • L’attività di formazione all’interno dell’ICB è testimoniata dai numerosi studenti che, ogni anno guidati da ricercatori ICB, svolgono le proprie tesi di laurea sperimentali presso le strutture dell’Istituto. L'attività di formazione continua con le numerose tesi di dottorato, mediamente più di dieci all’anno, e con un discreto numero di borse di studio. Significativo è anche l'impegno dei ricercatori dell'ICB in attività didattiche in ambito universitario. Inoltre l’ICB è attivamente impegnato in programmi di formazione nell’ambito di alcuni progetti nazionali (297 art. 5, ex art. 4 Legge 6/2000 e PON) recentemente approvati e finanziati dal MIUR. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Campi Flegrei, 34 (literal)
Cap
  • 80078 (literal)
Città
  • Pozzuoli (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • NA (literal)
Telefono
  • 081 8675018 081 8661444 (literal)
Codice CDS
  • 019 (literal)
Servizi
  • L'ICB offre a collaboratori esterni e all'industria due servizi bioanalitico-strumentali, un \"database\" biomolecolare, un servizio di biofermentazioni ed in servizio di accesso alle biblioteche. In particolare, essi sono: 1. Servizio NMR: Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare; Sedi di Napoli, Sassari, Catania e Padova Responsabili dei servizi e della strumentazione Andrea Motta (Napoli): tel. +39-081-8675228; email: amotta@icb.cnr.it Vincenzo Zambrano e Nicola Culeddu (Sassari): tel. +39-0792841210 Studio, Lab NMR +39- 0792841233; email: v.zambrano@icb.cnr.it, nculeddu@icb.cnr.it Concetta Rocco (Catania): tel. +39-095-7338339; email: concetta.rocco@icb.cnr.it Stefano Mammi (Padova): tel. +39-049-8275293; email: stefano.mammi@unipd.it Facsimile di accordo di collaborazione con i committenti (http://web.na.icb.cnr.it/it/pdf/ServiziEsterni/Contratto%20per%20prestazione%20singola.pdf) 2. Servizio LC-MS e GC-MS: Spettroscopia di Massa accoppiata a Cromatografia Liquida ad alta pressione; Sedi di Napoli, Sassari e Catania Responsabile del servizio (Napoli) Adele Cutignano (tel. +39-081-8675313; email: acutignano@icb.cnr.it) Responsabili delle strumentazioni (Napoli) Adele Cutignano & Fabiana Piscitelli (+39-081-8675193; email: fpiscitelli@icb.cnr.it) Responsabile dei servizi (Sassari) Emanuela Azara (tel. +39- 079-2841215/235; email: e.azara@icb.cnr.it) Responsabili delle strumentazioni Emanuela Azara e Barbara Sechi (tel. +39-079-2841208 email: barbara.sechi@icb.cnr.it) Responsabili del servizio e delle strumentazioni (Catania) Edoardo Napoli (tel. +39-095-73383: edoardo.napoli@icb.cnr.it) Tonia Strano (tel. +39- 095-7338351; email: tonia.strano@icb.cnr.it) Facsimile di accordo di collaborazione con i committenti (http://web.na.icb.cnr.it/it/pdf/ServiziEsterni/Contratto%20per%20prestazione%20singola.pdf) 3. Servizio StOrMoDB: Structurally Oriented Molecolar Data Base; Sede Napoli StOrMoDB è una banca dati contenente informazioni su molecole scoperte, sintetizzate, studiate o caratterizzate all'ICB. Indirizzo sito: https://stormodb.na.icb.cnr.it/stormodb/ Contatti: Dr. Pietro Amodeo– email: pamodeo@icb.cnr.it 4. Servizio di Biofermentazioni; Sede Napoli Elenco dei microorganismi (http://web.na.icb.cnr.it/it/pdf/ServiziEsterni/Tabella%20per%20Servizio%20BioFermentazioni.pdf) - Preparazione di biomasse di procarioti aerobici convenzionali e non con relative curve di crescita e calcolo del tempo di duplicazione - Crescite specifiche su terreni selettivi per l'induzione di metaboliti primari e secondari e il miglioramento della loro espressione - Campionamento a tempi di crescita prefissati - Monitoraggio di alcune attività enzimatiche a tempi predeterminati e/o a tempo finale. Responsabile scientifico del servizio: Barbara Nicolaus (bnicolaus@icb.cnr.it) Responsabile tecnico del servizio: Ida Romano tel: +39-081 8675245/5192/5190; email: iromano@icb.cnr.it) Scheda con modello di richiesta (http://web.na.icb.cnr.it/it/pdf/ServiziEsterni/Modello%20Online%20Servizio%20Fermentazione.pdf) (literal)
Competenze
  • Nell'ambito della struttura dipartimentale del CNR, le attività dell' ICB sono inserite tra quelle del Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali e costituiscono un punto di riferimento per la ricerca nel campo dei sistemi biologici. In generale, le attività dei ricercatori si collocano nelle aree riconosciute a livello nazionale e/o internazionale della chimica organica e bioorganica, “chemical biology” e chimica delle fermentazioni, avvalendosi di un'ampia e complementare gamma di competenze in campo spettroscopico/biostrutturale, sintetico, biochimico, computazionale, microbiologico, farmacologico, nutraceutico e bioenergetico. Le singole attività si integrano sinergicamente all'interno dell'istituto pur avvalendosi di una rete di collaborazioni esterne a livello nazionale ed internazionale. Attività e metodologie Ecco solo alcuni esempi di attività sperimentali dell' ICB che hanno occupato e occupano un posto di rilievo e che sono rappresentative allo stesso tempo della missione generale dell'Istituto e delle specifiche linee di ricerca presenti al suo interno: i) lo studio di sostanze naturali marine: struttura, reattività, funzioni biologiche e potenziali applicazioni farmacologiche; ii) lo studio di sistemi di segnali lipidici alla base del meccanismo d’azione di sostanze naturali da piante medicinali: ruolo funzionale e potenziale terapeutico della loro modulazione farmaceutica e nutraceutica; iii) la progettazione e sintesi di molecole organiche di interesse biotecnologico, anche attraverso applicazioni biocatalitiche di enzimi; iv) l'identificazione, caratterizzazione, studio di relazioni struttura-attività e sviluppo in silico di modulatori di sistemi enzimatici e recettoriali; v) lo studio di chaperone farmacologici per la cura di malattie genetiche: sviluppo di nuovi farmaci e individuazione di bersagli; vi) la caratterizzazione, produzione e studi applicativi di endo- o eso-polisaccaridi, lipidi e proteine da estremofili; vii) la produzione di biomasse microbiche e algali e valorizzazione di biomasse vegetali di scarto con applicazioni in campo farmaceutico, nutracetico, agro-alimentare ed energetico; viii) lo sviluppo ed applicazione di metodologie e protocolli per la determinazione di nuovi bersagli terapeutici e la definizione di nuovi biomarcatori associati alle malattie umane. ix) sviluppo di sistemi molecolari in grado di raggiungere e riconoscere selettivamente bersagli patologici in settori rilevanti per la salute dell'uomo (farmacoresistenza, diagnostica tumorale, terapia anticancro, inibizione dell'angiogenesi) anche mediante l'uso di nanotecnologie. Queste attività vengono svolte mediante l'uso di moderne tecnologie abilitanti, quali, ad esempio: • Spettrometria di massa e spettroscopia di risonanza magnetica nucleare per: a) caratterizzazione strutturale di molecole organiche e peptidi; b) profiling metabolomico di sistemi biologici complessi di interesse medico. • Metodi computazionali per la modellazione e la simulazione molecolare di biomolecole e loro complessi; • Spettroscopia FTIR in soluzione ed allo stato solido • Spettroscopia di fluorescenza e di fluorescenza modulata da MW (ODMR) • Fermentazioni di estremofili e microalghe e degradazione chimica ed enzimatica di biomasse vegetali. • Sviluppo di tecniche per l'analisi quantitativa ed il \"profiling\" di molecole segnale • Determinazione strutturale mediante diffrazione dei raggi X su cristallo singolo • Tecniche biofisiche per lo studio delle interazioni peptide-proteina e peptide-membrana (Nilia-CD) • Metodi cromatografici innovativi per la separazione di enantiomeri • Analisi morfologica di proteine in tessuti animali mediante microscopia ad immunofluorescenza e elettronica • Analisi genomica e trascrittomica di tessuti animali e umani con finalità biomediche (literal)
Email
  • mailto:direzione@icb.cnr.it (literal)
  • direzione@icb.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Campi Flegrei, 34 - 80078 Pozzuoli (NA) (literal)
Missione
  • L'Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) svolge ricerche nel campo della chimica dei sistemi biologici con finalità sia di base che applicative. La missione dell'ICB consiste nello studio chimico dei sistemi e dei processi biologici per comprendere il loro funzionamento a livello molecolare ed esplorarne nuove applicazioni tecnologiche (literal)
Attività di ricerca
  • L'attività di ricerca dell'Istituto ha come oggetto composti di rilevanza biologica di diversa natura; tale attività si inserisce nel campo della chimica dei sistemi biologici con finalità sia di base che applicative. La missione dell'Istituto consiste nello studio chimico dei sistemi e dei processi biologici, con finalità di base ed applicative per la comprensione del livello molecolare e per nuove applicazioni tecnologiche. L'ICB opera nei campo della chimica bioorganica e della \"chemical biology\" con expertise nelle varie discipline della spettroscopia, della chimica strutturale e di sintesi, della biochimica, del modeling molecolare, della microbiologia, della farmacologia, della nutraceutica e della bioenergetica. I 5 Gruppi Disciplinari Inter-Sezione dell'ICB in cui i ricercatori delle 4 sedi ICB sono distribuiti, interagiscono per agevolare le attività degli altri gruppi (attraverso sintesi organica (gruppo 1), far progredire le conoscenze (gruppi 1, 2, 3, 4) e tradurre il tutto nello sviluppo di nuove tecnologie (gruppi 3, 4, 5). In maniera più dettagliata di seguito sono riportate le attività di tali gruppi: 1. Costruire i mattoni per la nostra casa: la sintesi delle molecole organiche Sintesi di molecole naturali e analoghi come target e ‘start’ per l’individuazione di composti bioattivi con potenziale farmacologico. Preparazione di glicolipidi immunomodulanti, di composti bifenilici antiossidanti e antitumorali, di peptidi e peptidomimetici. Sviluppo di nuove metodologie di catalisi asimmetrica e non, anche in accordo con i principi della Green Chemistry, funzionalizzazione di macrocicli e produzione di potenziale biodiesel. Studio di procedure sintetiche catalizzate da enzimi isolati da micro- (batteri, funghi) eventualmente estremofili e macro-organismi (marini e terrestri) per la produzione e modifica di molecole eventualmente chirali impiegate come farmaci, agrochemicals e sintoni ad elevato valore sintetico. I biocatalizzatori impiegati sono: alcol-deidrogenasi, cloroperossidasi, glicosidasi e glicosintasi, lipasi, nitrilasi, nitrile idratasi-ammidasi. Sviluppo di metodologie per reazioni asimmetriche con catalizzatori organometallici o organocatalizzatori. Sintesi di inibitori di caspasi, sintesi totale di tetraidroisochinoline e di Tolterodina; sintesi di diidropiridine, piperidine e di intermedi bioattivi di interesse farmaceutico.Ossidazione selettiva di polioli di origine naturale; studio di radicali e dei relativi meccanismi di reazione; antiossidanti; biocatalisi. 2. Quando il piccolo incontra il grande: il riconoscimento molecolare e le sue conseguenze biologiche Studi per malattie genetiche e debilitanti: basi molecolari della patologia mediante studio delle relazioni struttura-attività di proteine e peptidi bioattivi, chaperone farmacologici, ruolo del sistema endocannabinoide. Comunicazione chimica tra batteri e inter kingdom communication. Tecnologie strumentali (analisi computazionale, EPR, HPLC, NMR) per lo studio avanzato delle strutture e delle interazioni. Design, sintesi e studio delle proprietà di riconoscimento molecolare di composti a base calixarenica con l’obiettivo di ottenere nuove molecole utili per applicazioni in campo biomedico. Screening di molecole su target enzimatici e recettoriali di rilevante interesse terapeutico. Modellazione di complessi ligando-proteina per studi di SAR. Progettazione razionale ed ottimizzazione di molecole bioattive. Progettazione e caratterizzazione dell'architettura tridimensionale di peptidi contenenti amminoacidi non proteici. 3. Le sostanze naturali: \"piccole\" molecole per \"grandi\" applicazioni Studio del ruolo delle sostanze naturali come mediatori di processi biologici che influenzano l’abbondanza e la distribuzione delle specie in natura ed il funzionamento degli ecosistemi. Identificazione di hit compounds con attività farmacologica e di molecole di interesse per l’industria agroalimentare e cosmetica da fonti marine e vegetali. Design e sintesi di nuovi leads di ispirazione naturale e di nuove classi di molecole bioattive. Progettazione razionale e screening di molecole in silico. Chaperone farmacologici per la cura di malattie genetiche. Caratterizzazione dell’attività antitumorale in vitro. Identificazione di composti nutraceutici in matrici naturali complesse e loro utilizzo in ambito alimentare, cosmetico e farmaceutico. Valutazione di attività antiossidante di prodotti agroalimentari (freschi e trasformati) e progettazione di nuove varietà con caratteristiche nutrizionali migliorate. Utilizzo di piattaforme polifunzionali per l’enhanced delivery dei micronutrienti. Stabilizzazione di prodotti a base di frutta mediante l’utilizzo di molecole naturali funzionali. Realizzazione di nuovi bevande funzionali destinate ad un utilizzo nel settore HoReCa. Progettazione, sintesi e caratterizzazione di composti fenolici polidrossilati come potenziali: a) Agrofarmaci sostenibili b) Recettori elettroattivi reversibili basati su “scaffols” bifenilici c) Antitumorali. d) Inibitori tirosinasi/laccasi. e) Antiossidanti. f) Ligandi recettore GABAa. g) Anti-misfolding proteico) h) Inibitori di micotossine. Sviluppo di metodologie di sintesi sostenibili. Preparazione di complessi con ciclodestrine. 4. (Biologic)al minds: i “profilers” delle biomolecole Analisi di biomarker in matrici biologiche complesse per studi nel campo della ecologia marina e della biomedicina. Metabolomica, studi farmacocinetici e fitochimici. Studi strutturali e quantitativi di molecole di interesse farmacologico ed alimentare in matrici complesse. Profiling di endocannabinoidi e lipidi bioattivi implicati nelle patologie umane tramite approcci di lipidomica. Identificazione e caratterizzazione di alterazioni genetico-molecolari in geni candidati coinvolti nella patogenesi di neoplasie solide (melanoma, carcinoma colon-retto, mammella). Identificazione e caratterizzazione di alterazioni citogenetiche convolte nella tumorigenesi. Studi traslazionali di associazione tra dati genetico-molecolari e parametri clinico-patologici. Studio dei meccanismi molecolari che sottendono patologie neurologiche (epilessie infantili) e muscolari (distrofie) Utilizzo di modelli animali e cellulari per lo studio dei meccanismi molecolari modulati dai sistemi endocannabinoide ed endovanilloide nel controllo della patofisiologia della plasticità sinaptica e la cui de regolazione è alla base di numerose patologie neurologiche, tra cui epilessie, dolore neuropatico, distrofia Duchenne, obesità, dipendenze e patologie neurodegenerative e psichiatriche. 5. Una fabbrica fatta di sistemi e processi biologici Produzione di biomasse microbiche convenzionali e non in sistemi fermentativi controllati; Sviluppo ed ottimizzazione di strategie di fermentazione; Uso degli scarti agro-industriali vegetali come substrati economici ed ecocompatibili di fermentazione; Isolamento e caratterizzazione chimica, biochimica e genetica di batteri estremofili come potenziale fonte di estremozimi, lipidi, antibiotici, polisaccaridi, polidrossialcanoati. Sviluppo, ottimizzazione ed integrazione di bioprocessi per la produzione di bio-oli e bio-idrogeno; studi metabolici sulla regolazione dei pathway coinvolti nella produzione di vettori energertici; sviluppo di reazioni catalitiche efficienti, a basso impatto ambientale, e comprensione delle basi molecolari di tali processi; sviluppo di processo multicatalizzati “a cascata” per la messa a punto di processi sintetici. Valorizzazione di scarti agro-industriali (dalla produzione di pomodoro, limone, carota, finocchio) come fonte rinnovabile di molecole di alto valore aggiunto (polisaccaridi, polifenoli e carotenoidi). Riutilizzo degli scarti come mezzo di coltura di batteri estremo fili per la produzione di enzimi di interesse biotecnologico. (literal)
data.CNR.it