Istituto di biometeorologia (IBIMET)

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  • Istituto di biometeorologia (IBIMET) (literal)
  • Institute for biometeorology (IBIMET) (literal)
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  • L’ Istituto di Biometeorologia nasce nel 2000 quando, nell’ ambito della riorganizzazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si decise di riunire in un unico corpo l’ Istituto di Analisi Ambientale e Telerilevamento applicati all’ Agricoltura (IATA) di Firenze, l’ Istituto per il Monitoraggio degli Agroecosistemi (IMAES) di Sassari e l’ Istituto di Ecofisiologia delle piante Arboree da frutto (ISTEA) di Bologna. In quest’ ultimo confluisce anche il centro di Studio sulla Gestione dei Sistemi Agricoli e Territoriali (GESTA). Questi organi di ricerca hanno mantenuto la propria collocazione territoriale sotto forma di Unità Operative di Supporto. A esse si è aggiunta in tempi più recenti la UOS di Roma. L' IBIMET opera nei settori della Meteorologia e della Climatologia applicata, della gestione, salvaguardia e sviluppo del territorio e dello studio dei cambiamenti globali, con attività di ricerca, trasferimento tecnologico e formazione, curando il rapporto fra Ricerca, Territorio e Sistema Produttivo. Particolare attenzione viene rivolta all'impiego di metodologie innovative, quali la modellistica matematica, che viene utilizzata negli studi sull'innovazione e l'ottimizzazione di sistemi agro-forestali, sull'analisi del clima e del tempo atmosferico, sulla valutazione dell'impatto dei cambiamenti globali sull'agricoltura, sulle foreste e sull'uomo. Dato l’interesse suscitato da alcuni temi, è stato attualmente deciso di attivare tre nuove sezioni tematiche: Ø Meteorologia Marina e Tutela delle Coste - (Livorno); Ø Centro Ricerche Erosione Suolo - (Grosseto) Ø Pianificazione Territoriale - (Forli' Cesena) Il personale IBIMET è composto da 150 unità, tra ricercatori e tecnici. Sono inoltre state attivate varie convenzioni: Ø Università di Firenze - Facoltà di Agraria, per l'uso delle strutture e la collaborazione nell'ambito dei programmi di ricerca; Ø Università di Sassari - Facoltà di Agraria, per l'uso delle strutture e la collaborazione nell'ambito dei programmi di ricerca; Ø Fondazione per la Meteorologia Applicata (FMA), per il trasferimento delle metodologie messe a punto nell'ambito dei diversi programmi di ricerca; Ø Centro di Studi per l'Applicazione dell'Informatica in Agricoltura (Ce.S.I.A.) dell'Accademia dei Georgofili, per lo sviluppo di prodotti informatici e informativi di carattere innovativo. Numerose poi sono le collaborazioni, sia a livello nazionale che internazionale. La collaborazione con le organizzazioni internazionali (come WMO, FAO, UNCCD, EUMETSAT etc.) è condotta sia attraverso accordi diretti sia all'interno di programmi di cooperazione internazionale.Ed è proprio nell'ambito di progetti e programmi nazionali e internazionali che l’ istituto svolge la propria attività di formazione (ad esempio l'Organizzazione Meteorologica Mondiale ha riconosciuto l'Istituto quale \"Regional Meteorological Training Center for the VI Region\", con l'incarico di organizzare corsi internazionali annuali per i paesi in via di sviluppo). Le attività formative dell’ Istituto sono condotte a vari livelli e secondo tipologie diverse: -Borse di Studio per diplomati e laureati -Stages formativi -Corsi teorico/pratici per personale specializzato -Corsi intensivi di aggiornamento -Seminari e incontri per strutture pubbliche e private -Formazione a distanza (teleformazione) Nell'ambito delle attività di formazione e divulgazione particolarmente curato è il rapporto con le scuole di ogni ordine e grado. (literal)
  • Experiences of the Institute Ibimet Institute of Florence is a CNR Research insitute with territorial department in Sassari and Bologna . It was established in 1980 with the aim to promote application of innovative research in agriculture. At the present, its fields of interests are wider, including in general climate and meteorological analysis and environmental management studies and project. Several agreements are in progress with national and international Institutions devoted to territorial planning, as Italian Regions, Italian Ministry for Foreign Affairs, World Meteorological Organisation, FAO, Agrhymet. Ibimet has a data processing centre with commercial sw and (ERDAS, ARC INFO and ARC VIEW) and home made software for remote sensing data processing and Geographical Information Systems developing. Permanent staff of Ibimet is around 120 units ranging from researchers leaders to technicians. Ibimet is very active in environmental monitoring and management and in territory resource safeguard. The activities of research, technology applications and training are focused on the application of innovative method (remote sensing, environmental modelling, climatic measurements) for data collection, dbase organizations and ecosystems investigations at different time and spatial scales. This was achieved also within numerous national and international research projects and through collaboration with other important research Institutes. (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Codice
  • IBIMET (literal)
Nome
  • Istituto di biometeorologia (IBIMET) (literal)
  • Institute for biometeorology (IBIMET) (literal)
Collaborazioni
  • Università di Roma, Dip di Matematica, Roma Università di Roma La Sapienza Facolta' di Ingegneria Università di Trento, Dip Ingegneria Ambientale, Trento Università della Tuscia, Dip Scienze Produzioni Animali, Viterbo Università della Tuscia, DiSaFRI, Viterbo Università di Palermo, DCA, Università di Bologna, DCA, Università di Bologna, DISTA Università di Milano, Facolta' di Agraria Università di Firenze, DISTAF Università di Sassari, Dip. Scienze Umanistiche Università di Teramo, Dip. Scienze degli Alimenti Università del Molise Politecnico di Milano, BEST Osservatorio Meteorologico Milano Duomo Osservatorio Ximeniano, Firenze Servizi e Territorio, Milano Telespazio, Roma Joint Research Center, ISPRA Università di Corte (Corse, FR) Universidad Santiago (Chile), University California, Berkeley, UCLA, San Diego State University, California, USA HortRes (NZ) Universitaet Freiburg, Meteorologisches Institut NCCR Climate, University of Bern ESA - European Spatial Agency Max-Plank Institute, Jena National Institute of Water & Atmospheric Research, NIWA, Auckland, NZ Dept of Atmospheric Science, Colorado State University, Fort Collins - US Dept of Geography and Dept of Earth and Ocean Sciences, University of British Columbia, Vancouver - CA Research Institute for Applied Mechanics, RIAM, Kyushu University, Fukuoka – Japan Univ of Athens, Greece International Institute for Applied System Analysis, Laxenburg – Austria Algosystems, Greece Plant Protection and Soil Conservation Service of County Heves, Eger - Ungheria WMO- Commission Agricultural Meteorology Servizi Agrometeorologici e Idrografici CRA-UCEA Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Firenze Dipartimento Biologia delle Piante Agrarie - Università di Pisa Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema dell’Università di Pisa Institute of Natural Fibers (Poznan, Polonia) Facoltà di Architettura di Firenze, Corso di Laurea in Progettazione della Moda Department of Automation, Biocybernetics and Robotics Jozef Stefan Institute Jamova Ljubljana Empa - Research Institute Switzerland Materialien und Systeme zum Schutz und Wohlbefinden des menschlichen Körpers Institute of Construction Economics University of Stuttgart, Germany Inra, Clermont-Ferrand, Francia Riso National Laboratory, Danimarca Danish Institute of Agricaltural Sciences, Danimarca Federal Research Station for Agroecology and Agr. Svizzera University of Aberdeen, Regno Unito Scottish Agricultural College, Regno Unito Centre of Ecology and Hydrology, Regno Unito Wageningen University, Olanda Ecn, Energieonderzoek Centrum Nederland, Olanda Pv, Research Institute for Animal Husbandry, Olanda Trinity College of Dublin, Irlanda Eotvos Lorand University Elte, Ungheria Szent Istvan University, Ungheria Forest Research Institute, Ungheria Ifm Geomar, Kiel, Germania Aeronike - Flight Services Agris Sardegna Dipartimento per la Ricerca nelle Produzioni Vegetali Centro di Ricerca Interuniversitario in Monitoraggio Ambientale CMCC Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici CNRS, Département de Sciences et Technologies de l'Information et de l'Ingénierie, Corte, France Consorzio S.A.R. Sardegna Srl Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna CRA, Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari Ente Foreste della Sardegna FAO - Food and Agriculture Organization, Department of Natural resources Management and Environment In.Ma. S.R.L. INRA, Institut National de la Recherche Agronomique, Settat, Maroc International Institute for Applied System Analysis, IIASA, Laxenburg, Austria Natural Environment Research Council, CEH, Bangor, UK Parco Nazionale dell'Asinara Politecnico di Torino, Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale RISO National Laboratory, Roskilde, DK SARAS Ricerche e Tecnologie S.p.a. Sardegna Ricerche Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria Universita degli Studi di Cagliari, Centro Interdipartimentale di Ingegneria e Scienze Ambientali (CINSA) Universita degli Studi di Cagliari, Dipartimento Scienze Botaniche Università degli Studi di Sassari, Centro Interdipartimentale di Ateneo - Nucleo Ricerca Desertificazione Università di Aveiro, Portogallo Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei Università di Coimbra, ADAI, Association for the Development of Industrial Aerodynamics, Department of Mechanics, Faculty of Sciences and Technologies, PT Universiteit van Amsterdam, NL University of California, Department of Land, Air and Water Resources, Davis Teckna, Electronic industry and instruments developper, Firenze Italy, Barilla, food industry, Parma Italy, Ecocontrolsud, environmental analysys, Siracusa Italy, Terrasystem, environmental analysys, Viterbo Italy, Centre de Recerca ecologica i Aplicacions Forestals, CREAF_CSIC Azienda Piante Mati, Pistoia Università di Firenze – Dip. di Psicologia Polo Sant’Anna Valdera (literal)
Attività di formazione
  • L'Istituto svolge la propria attività di formazione sopratutto nell'ambito di progetti e programmi nazionali e internazionali. L'Organizzazione Meteorologica Nazionale (WMO) ha riconosciuto l'Istituto quale \"Regional Meteorological Training Center for the VI REGION\", con l'incarico di organizzare corsi internazionali annuali per i paesi in via di sviluppo. Le attività formative sono condotte a vari livelli e secondo tipologie diverse: - Borse di studio - Stage formativi - Corsi teorico/pratici per pesonale specializzato - Corsi intensivi di aggiornamento - Formazione a distanza (teleformazione) - Master in Meteorologia Applicata (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Giovanni Caproni, 8 (literal)
Cap
  • 50145 (literal)
Città
  • Firenze (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • FI (literal)
Telefono
  • 0553033711 (literal)
Codice CDS
  • 016 (literal)
Servizi
  • - Modelli matematici di interazione atmosfera-biosfera - Previsioni meteorologiche - Previsioni stagionali - Sviluppo di modelli matematici operativi. - Metodologie di valutazione ambientale per la pianificazione del territorio - Metodologie di valutazione del rischio nel campo ambientale e della salute umana - Analisi biochimiche ed istologiche di materiale vegetale. - Analisi sensoriale per la caratterizzazione dei prodotti agroalimentari. - Cartografia - Materiale vivaistico - Produzione e certificazione - Progettazione e sviluppo di strumenti di misura e di sistemi sperimentali. - Software applicativi - Didattica - Divulgazione - Innovazione e trasferimento tecnologico alle imprese (literal)
Competenze
  • La biometeorologia ha intrinseche caratteristiche interdisciplinari, e si impernia su molteplici competenze, fortemente interattive nel rendere possibile un’attività scientificamente e operativamente qualificata. Sono infatti presenti professionalità di orientamento scientifico diverso (scienze agrarie, scienze fisiche, scienze naturali, scienze biologiche, scienze chimiche, ingegneria, scienze ambientali) che offrono strumenti conoscitivi di diverso tipo, e che dialogano su argomenti e interessi comuni. Competenze in agronomia, ecofisiologia, biochimica, chimica analitica offrono le basi conoscitive di tipo biologico , mentre competenze in climatologia, fisica dell’atmosfera, micrometeorologia, metodologie ambientali, scienze agrarie rendono possibile la messa a punto di modelli integrati e lo sviluppo di strumenti operativi per l’analisi dei rischi e per la gestione sostenibile dei sistemi stessi, valutandoli anche dal punto di vista della produttività, della qualità , della sostenibilità in termini di uso delle risorse. (literal)
Email
  • direttore@ibimet.cnr.it (literal)
  • mailto:direttore@ibimet.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Giovanni Caproni, 8 - 50145 Firenze (FI) (literal)
Missione
  • Ricerca, trasferimento tecnologico e formazione, curando il rapporto fra ricerca, territorio e sistema produttivo. Particolare attenzione viene rivolta all'impiego di metodologie innovative per la valutazione dell'impatto dei cambiamenti globali sull'agricoltura, sulle foreste e sull'uomo. L' Istituto di Biometeorologia nasce alla fine degli anni 70 a Firenze con l'obiettivo di effettuare ricerca nel settore della meteorologia applicata in particolare alla agricoltura ed all'ambiente. In questi oltre trenta anni di attività e partecipando fino dai primi anni '80 a programmi internazionali come quelli relativi ai cambiamenti climatici della Unione Europea, questo Istituto ha percorso un cammino segnato dall'identificazione dei grandi temi del nostro tempo, anticipandone spesso le urgenze ed acquisendo le competenze negli strumenti tecnici necessari per effettuare le opportune analisi. L'Istituto ha infatti studiato, sviluppato e ricercato applicazioni dei modelli numerici alle colture agrarie ed agli ecosistemi, applicazioni della meteorologia a sistemi previsionali come quelli che permettono di ridurre l'uso dei pesticidi, dell'acqua e dei fertilizzanti, applicazioni di metodologie come il telerilevamento da satellite ed i sistemi di informazione geografica, l'analisi ecofisiologica e biochimica della qualità degli alimenti, rivolgendosi anche allo studio del funzionamento dei gas ad effetto serra nell'ambito degli agroecosistemi. Alla metà degli anni '90, con i nuovi indirizzi della UE nel settore agricolo,(passaggio da una politica delle produzioni ad una politica in cui l'agricoltura gioca il ruolo di presidio ambientale) e le nuove problematiche che si determinano sul territorio a causa dei processi di globalizzazione, si avvia una serie di nuove ricerche sullo sviluppo rurale, sull'integrazione fra agricoltura e ambiente, sulla prevenzione dei rischi per gli ecosistemi naturali e sullo studio di strategie di gestione sostenibile dell’ambiente. Progrediscono inoltre a livello internazionale una serie di esperienze sull'applicazione della climatologia dinamica rivolta alla messa a punto di tecniche innovative per le previsioni stagionali, che portano l'Istituto a sviluppare un sistema originale di previsioni sperimentali che trovano oggi applicazioni sia in Africa che nel bacino del Mediterraneo ai fini dell'allerta alimentare, dei sistemi di protezione civile e delle previsioni per la campagna agricola. IBIMET ha sede a Firenze, a Bologna, a Sassari, e a Roma e, nello sviluppo delle sue attività, ha promosso la creazione di centri collegati come il Lamma - Laboratorio per la Meteorologia e la Modellistica ambientale, il CESIA - Centro per l'informatica della Accademia dei Georgofili , la FCS , Fondazione per il Clima e la Sostenibilità, il CiBIC - Centro per la Bioclimatologia con la Università di Firenze, il Centro COMMA-Med a Livorno per la Meteorologia Marina , il CRES a Grosseto per la gli Studi sulla Erosione del Suolo, il PIAN.TE a Forlì per la Pianificazione territoriale, in collaborazione con CNA Forlì-Cesena e recentemente l'Osservatorio dei Mestieri d'Arte, in collaborazione con l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. (literal)
Attività di ricerca
  • Le linee di attività dell'Istituto possono essere raggruppate in sei tematiche principali: 1)- ANALISI, PIANIFICAZIONE, PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE TERRITORIALI E AMBIENTALI; 2)-PRODUZIONE AGROALIMENTARE E NO-FOOD; 3)-STRATEGIE DI ADATTAMENTO E MITIGAZIONE SOSTENIBILE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI; 4)-IMPATTI DELLA VARIABILITA' E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA SALUTE UMANA; 5)-ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E COMUNICAZIONE; 6)-COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Nello specifico, ciascuna tematica presenta una propria articolazione, con l'eccezione della \"Cooperazione allo Sviluppo\" per sua natura di carattere trasversale. Di seguito si riporta uno schema delle più significative attività svolte nell'ambito di ciascuna tematica, rimandando per i dettagli alle sezioni dedicate alla descrizione delle singole commesse e relativi moduli. 1)-ANALISI, PIANIFICAZIONE, PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE TERRITORIALI ED AMBIENTALI. 1.1- Osservazione della terra (remote sensing, GIS, cartografia, strumentazione innovativa) 1.2- Climatologia e Meteorologia applicata 1.3- Vocazionalita' e pianificazione territoriale, programmazione e sviluppo rurale (con particolare attenzione ai settori del turismo, artigianato e tessile) 1.4- Salvaguardia e tutela degli ecosistemi (forestali, costieri, polari) 1.5- Tutela e gestione delle acque e della risorsa suolo 1.6- Ambiente urbano e edilizia sostenibile 2)-PRODUZIONE AGROALIMENTARE E NO-FOOD. 2.1- Modellistica di previsione e di gestione 2.2- Impatti e vulnerabilita' 2.3- Sistemi colturali sostenibili 2.4- Fisiologia applicata ed ecofisiologia 2.5- Qualita', tracciabilita' e sostenibilita' delle produzioni 3)-STRATEGIE DI ADATTAMENTO E MITIGAZIONE SOSTENIBILE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI. 3.1- Flussi di carbonio e Protocollo di Kyoto 3.2- Biocompensazione e mitigazione degli impatti antropici 3.3- Analisi delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici 3.4- Pianificazione e sostenibilita' energetica 4)-IMPATTI DELLA VARIABILITA’ E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA SALUTE UMANA 4.1- Previsione di rischi per la salute 4.2- Indici di benessere 5)-ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E COMUNICAZIONE 5.1- Orientamento al lavoro 5.2- e-learning 5.3- Divulgazione scientifica, portali e siti web 5.4- Didattica 5.5- Editoria on-line e tradizionale 6)-COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO (literal)
data.CNR.it