Institute of biomedicine and molecular immunology \"Alberto Monroy\" (IBIM)

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  • Institute of biomedicine and molecular immunology \"Alberto Monroy\" (IBIM) (literal)
  • Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare \"Alberto Monroy\" (IBIM) (literal)
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  • L’Istituto di Biomedicina e di Immunologia Molecolare \"Alberto Monroy\" (IBIM) del CNR nasce nel 2001 dalla fusione di 3 Istituti e di 1 Centro del Consiglio Nazionale delle Ricerche di cui tre localizzati a Palermo ed uno a Reggio Calabria (fino al 9 Febbraio 2014). L'IBIM da oltre dieci anni svolge attività di ricerca interdisciplinare nella macroarea scientifica e tecnologica della biomedicina, afferendo al Dipartimento di Scienze Biomediche e collaborando con i Dipartimenti di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente e di Scienze Bio-Agroalimentari, ed è l’unico Istituto di Biomedicina del CNR con sede in territorio siciliano. L’IBIM nasce dall’aggregazione di: ex-IFR (Ist. di Fisiopatologia Respiratoria): Fisiopatologia e clinica dell' apparato cardiorespiratorio durante veglia, sonno e attività fisica; Biologia e clinica della patologia bronco-polmonare da cause ostruttive, da infiltrazione interstiziale e da neoplasie. ex-ISMEDA (Ist. di Metodologie Diagnostiche Avanzate: Compatibilita' tissutale nei trapianti di organo ed analisi di modelli sperimentali di trapianto. ex-IBS (Ist. di Biologia dello Sviluppo): Studio molecolare, cellulare e morfologico delle prime fasi dello sviluppo embrionale; meccanismi implicati nel differenziamento e nei processi degenerativi di cellule eucariotiche; Studio molecolare di proteine implicate nelle patologie immunologiche con particolare riferimento alle reazioni allergiche. ex-CFC (Centro di Fisiologia Clinica di Reggio Calabria): Epidemiologia, fisiopatologia e clinica della insufficienza renale e della ipertensione arteriosa (sez.di Reggio Calabria). L’IBIM sviluppa le seguenti tematiche di ricerca: Disturbi respiratori nel sonno Epidemiologia delle broncopneumopatie Immunopatologia e Farmacologia delle Pneumopatie Studio molecolare, cellulare e morfologico delle prime fasi dello sviluppo embrionale (es. riccio di mare); neuroscienze; biotecnologie cellulari, genetiche e molecolari; oncobiologia; stress cellulare e ambiente; monitoraggio ambientale (inquinamento atmosferico; acquacoltura); selezione di lieviti autoctoni ad uso vitivinicolo; studio molecolare di proteine implicate nelle patologie immunologiche con particolare riferimento alle reazioni allergiche; malattie genetiche. (literal)
  • The Institute of Biomedicine and Molecular Immunology \"Alberto Monroy\" (IBIM) is located at the CNR Area della Ricerca of Palermo and is formed by the union of the following three institutes in Palermo: Istituto di Biologia dello Sviluppo; Istituto di Fisiopatologia Respiratoria and Istituto di Metodologie Diagnostiche Avanzate and from the Centro di Fisiologia Clinica in Reggio Calabria. IBIM belongs to the scientific area named \"Life Science\" and is involved in research activity, technological transfer and training concerning: Molecular, cellular and morphological study of early embryo development and mechanisms involved in the differentiation and in the degenerative mechanisms of eucariotic cells - Molecular study of proteins involved in the allergic reaction - Synthesis and characterization of bioactive molecules - Pathophysiology and clinic of the cardio-respiratory system: control of breathing during wakefulness, sleep and controlled physical activity, intensive and semi-intensive care of respiratory failure; biology and clinics of obstructive, interstitial and neoplastic lung deseases; tissue histocompatibility in organ transplantation and analysis of experimental models of transplantation; bioeffects of magnetic fields on immuno competent system; epidemiology, pathophysiology and clinics of renal failure insufficiency and systemic hypertension. IBIM includes a section located in Reggio Calabria and named Clinic Epidemiology and physiopathology of renal disease and of systemic hypertension (in charge to Dott. C. Zoccali), and four sections located in Palermo and named: Developmental Biology (in charge to Dott. D. Geraci); Respiratory Pathophysiology (in charge to Dott. G. Insalaco); Medical Immunopathology and Clinical Physiopathological Gastroenterology (in charge to Prof. A. Salerno); lung immunopathology and respiratory clinical and experimental pharmacology (in charge to Prof. A.M. Vignola). IBIM has one Executive researcher; 6 I°Researchers; 39 Researchers; 11 Technologists; 11 CTER; 5 Administrative units and 3 Technicians for a total staff of 76. Prof. G. Bonsignore has been named chief of the Institute from 15.07.2002 (prov. ord. N. 016281 of the CNR President dated 27.06.2002). The Institute committee is formed by Prof. G. Bonsignore (chief), and C. Cammà, F. Cibella, M. Di Bernardo, G. Duro, M. Gjomarkaj and G. Tripepi whome have been elected (10.10.2002), and by Dott. C. Zoccali, Dott. D. Geraci, Dott. G. Insalaco, Prof. A. Salerno and Prof. A.M. Vignola that have been named chief of an Institute section. (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Codice
  • IBIM (literal)
Nome
  • Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare \"Alberto Monroy\" (IBIM) (literal)
  • Institute of biomedicine and molecular immunology \"Alberto Monroy\" (IBIM) (literal)
Collaborazioni
  • Convenzioni con l’Università degli Studi di Palermo: Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi (DIBIMEF) Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica (Di.Bi.M.I.S.) Dipartimento di Biologia Ambientale e Biodiversità Facoltà di Scienze MM.FF.NN Dipartimento di Scienze e Tecnologie Molecolari e Biomolecolari (STEMBIO) Dipartimento Universitario Materno Infantile e di Andrologia e Urologia Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche (BioNeC) Dipartimento di Scienze Statistiche e Matematiche (DSSM) \"Silvio Vianelli“ Dipartimento di Chimica \"Stanislao Cannizzaro“ Dipartimento Energia Dipartimento degli Studi Giuridici, Economici, Biomedici e Psicopedagogici delle Scienze Motorie e Sportive Dipartimento di Scienze Anestesiologiche, Rianimatorie e delle Emergenze (D.A.R.E) Dipartimento di Biologia Animale \"G.Reverberi\" Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Applicazioni Cliniche (DOSAC) Dipartimento di Medicina Sperimentale (DIMES) Dipartimento di Medicina Clinica e delle Patologie Emergenti (DMCPE) Dipartimento di Medicina Interna, Malattie Cardiovascolari e NefroUrologiche Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo Dipartimento di Fisica Scuola di Specializzazione in Pediatria Scuola di Specializzazione in Scienza dell’alimentazione Convenzioni con altre Istituzioni: Palermo: Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri” Azienda Ospedaliera “V. Cervello” Programma di Collaborazione Scientifica con la Fondazione RI.MED Azienda Unità Sanitaria Locale n. 7 di Ragusa Regione Siciliana, Assessorato Beni Culturali Ambientali Regione Siciliana, Assessorato alla Sanità – Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico Istituto di Tecnologie Didattiche, U.O. di Palermo - CNR Istituto Superiore della Sanità Arpa Piemonte, Dipartimento Epidemiologia e Salute Ambientale Stazione Zoologica \"AnthonDorn\" Napoli Comune di Palermo Assessorati alla Scuola ed alla Vivibilità Servizio di Medicina dello Sport, Federazione Medico Sportiva Italiana, FMSI-CONI Collaborazioni Internazionali Stockholm University and Kristineberg Marine Research Station, Sweden Istituto di Ricerche in Biomedicina, Bellinzona, Switzerland King’s College, London; Guy’s Hospital, London, England University of Southampton, England BIOMAY SpA Vienna, Austria; INSERM, Marseille, France INSERM-Montpellier; INSERM U.588, CNRS Bordeaux, France INSERM & UPMC Paris 6,EPid Allergic Resp Dis Department, EPAR, Paris, France Institut Biomédical des Cordeliers Université de Paris 7, France ObservatoireOceanologique de Banyuls and CNRS ObservatoireOcéanologiqueVillefranche-sur-Mer, France Comprehensive Pneumology Center Ludwig-Maximilians University, Asklepios Clinic Gauting and Helmholtz Center Munich University of Mainz, Germany National Centre for Marine Research, Athens, Greece National Institute of Oceanography, Haifa, Israel University of Illinois, Chicago, USA Albert Einstein College of Medicine, New York, USA Columbia University, New York ,USA La Jolla Institute of Allergy and Immunology, USA Southwestern Medical Center,USA Terasaki Foundation Laboratories, Los Angeles, USA St. Jude CRH, Memphis, USA University of Texas, USA; University of Toronto, Canada University of Calgary, Canada Universita' Nazionale di Salta, Argentina Aichi Prefectural University, Nagakute, Japan Ochanomizu University, Tateyama, Japan Universida de Nove de Julho - UNINOVE, Brazil University of Gothenburg, Sweden (literal)
Attività di formazione
  • L'attivita' di formazione dell'IBIM di Palermo si esplica attraverso Tesi di Laurea svolte da studenti universitari delle Facolta' sia di Scienze che di Medicina ; Tesi di Dottorato di studenti iscritti ai vari Cicli di dottorato. Si svolgono inoltre presso l'IBIM dei corsi di formazione finanziati dal MIUR e rivolti a studenti delle Scuole Medie Superiori. Nel 2013, l’Attività Didattica universitaria (Palermo; Pisa) è stata svolta da 31 ricercatori / tecnologi IBIM, quella di disseminazione della cultura scientifica nelle scuole secondarie da 10 ricercatori / tecnologi IBIM. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Ugo La Malfa, 153 (literal)
Cap
  • 90146 (literal)
Città
  • Palermo (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • PA (literal)
Telefono
  • 0916809501- 0916809194 (literal)
Codice CDS
  • 014 (literal)
Servizi
  • L' IBIM svolge attività medico-assistenziale di tipo ambulatoriale nell’ambito nella diagnosi e terapia delle patologie broncopolmonari (asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva, ecc), dei disturbi cardiorespiratori durante veglia e sonno, delle patologie allergiche e dei disturbi della nutrizione. Tale attività è contraddistinta dalla innovazione al servizio del paziente attraverso il supporto di tecnologie e conoscenze scientifiche avanzate, nell’ambito di una multidisciplinarietà delle competenze (medicina, biologia, fisica, chimica). Tali attività si avvalgono di strutture ambulatoriali, di laboratori di fisiopatologia respiratoria, di laboratori dedicati alla esecuzione di monitoraggi poligrafici notturni e di laboratori di analisi che si avvalgono di biotecnologie avanzate nel campo della biochimica, della biologia cellulare e della biologia molecolare. Gli ambulatori dell’IBIM sono: § AMBULATORIO ANTIFUMO § ALLERGOLOGIA GENERALE § ALLERGOLOGIA RESPIRATORIA § ALLERGOLOGIA PNEUMOLOGIA PEDIATRICA § CONSULENZA NUTRIZIONISTICA § MALATTIA FABRY § MEDICINA DEL SONNO § PNEUMOLOGIA GENERALE (literal)
Competenze
  • L'IBIM svolge attività di ricerca, di valorizzazione e trasferimento tecnologico e di formazione nei seguenti settori scientifici e relativamente alle seguenti tematiche: § TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LO STUDIO DEI DISTURBI RESPIRATORI NEL SONNO § Disturbi Cardio-Respiratori nel Sonno e Comorbosità § § EPIDEMIOLOGIA DELLE BRONCOPNEUMOPATIE E DI ALTRE MALATTIE CRONICHE NON COMUNICABILI § EPIDEMIOLOGIA CLINICA DEI FATTORI DI RISCHIO PER L'ASMA E LE PATOLOGIE RESPIRATORIE ALLERGICHE IN ETÀ PEDIATRICA § MECCANISMI DI NEURODEGENERAZIONE E NEUROPROTEZIONE § PROCESSI DI AGGREGAZIONE, MISFOLDING DI PROTEINE E NEUROPATOLOGIE § IMMUNOPATOLOGIA E FARMACOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE NELLE MALATTIE RESPIRATORIE. § ME.P01.014.006 / Immunopatologia e Farmacologia nelle Pneumopatie: studi dei meccanismi molecolari in vivo e in modelli in vitro § MODELLI EX VIVO/IN VITRO PER LO STUDIO DELL'IMMUNOPATOLOGIA E DELLA FARMACOLOGIA NELLE PNEUMOPATIE. § SCIENZE DELLA VITA: BIODIVERSITÀ/AMBIENTE E SALUTE DELL'UOMO. § CONTROLLO TRASCRIZIONALE E POST-TRASCRIZIONALE NELLO SVILUPPO, NELLA PROLIFERAZIONE E NEL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE. § SEGNALI CELLULARI CRITICI NELLA BIOLOGIA DELLA CELLULA NEOPLASTICA. § STRESS CELLULARE ED AMBIENTE. § BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI PER LA CARATTERIZZAZIONE DI FARMACI INNOVATIVI. § Il SV.P17.008.005 / Caratterizzazione di una nuova isoforma di p65, proteina del complesso NF-kB, e suo ruolo nel controllo dell’infiammazione. Utilizzo di lieviti autoctoni per la produzione di vini § STUDIO ENZIMATICO E GENETICO DI MALATTIE METABOLICHE. § MALATTIE RARE BREVE DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DEI GRUPPI DI RICERCA (estratta dal Piano di Gestione preliminare 2015-2017) § TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LO STUDIO DEI DISTURBI RESPIRATORI NEL SONNO I disturbi respiratori nel sonno hanno un rilevante impatto sociale determinando alla persona limitazioni funzionali e disabilità, e alla società elevati costi per le conseguenze delle patologie interessate. Una limitazione funzionale legata ai disturbi respiratori nel sonno non diagnosticati e trattati, è l'eccessiva sonnolenza diurna e la ridotta attenzione che sono una delle cause principali dei sinistri stradali. Il modulo si occupa della realizzazione di metodiche di screening per valutare il rischio di presenza di disturbi respiratori nel sonno e dell'eccessiva sonnolenza diurna. L'attività del modulo si estende anche alla telemedicina per realizzare sistemi di gestione e monitoraggio della respirazione. Particolare attenzione è rivolta alla realizzazione di sistemi di monitoraggio remoto dello stato di salute, dell'efficacia delle terapie per migliorare la qualità della vita, e ridurre la frequenza di ospedalizzazioni, i giorni di assenza dal lavoro e l'impatto sociale, riducendo così complessivamente i costi assistenziali. ME.P01.014.002 / Disturbi Cardio-Respiratori nel Sonno e Comorbosità Disturbi respiratori nel sonno (DRS) si osservano in pazienti con svariate patologie. DRS dovuti a ricorrente occlusione delle vie aeree superiori caratterizzano la sindrome dell'apnea ostruttiva nel sonno (OSAS). I DRS possono anche non costituire una patologia a sé stante, ma presentarsi nel decorso di altre malattie, come molte patologie respiratorie, cardiache e neuromuscolari. Essi rappresentano un fattore di rischio per la comparsa di patologie soprattutto di tipo cardiovascolare, e costituiscono un fattore prognostico negativo nel decorso di malattie di vari organi e sistemi. L'attività del modulo comprenderà l'approfondimento di aspetti relativi all'epidemiologia, alla fisiopatologia, al trattamento, ed alle complicanze a lungo termine dell'OSAS. Sarà inoltre rivolta ad indagare su alcune possibili interazioni tra DRS e patologie come l'asma bronchiale, la steatosi epatica non alcoolica, le nefropatie croniche. Infine, nelle malattie neuromuscolari prenderà in considerazione implicazioni fisiopatologiche della ricorrenza di DRS ed effetti di varie forme di terapia sul decorso e su alcune manifestazioni di queste patologie. § EPIDEMIOLOGIA DELLE BRONCOPNEUMOPATIE E DI ALTRE MALATTIE CRONICHE NON COMUNICABILI Concluso il progetto CCM 2010. In corso i progetti FP7 HEALS(studio dell'esposoma)eIMPRESS(risposta servizi sanitari nell'emergenza)Stipula di accordo di collaborazione con l'Oss. Epidemiologico Reg.per il progetto\"Malattie rare\".Partecipazione al consorzio europeo per il progetto DRS-2-2014 OPTIMUS(Bringing Order to Chaos during Massive Casualty CBRN Incidents)In corso l'analisi dei risultati dello studio RESPIRA(transfrontaliero Italia-Malta)Proseguono lo studio delle relazioni stadio di BPCO-qualità della vita e lo studio sulla fenotipizzazione della BPCO sulla base di stadio di malattia,stato nutrizionale e markers infiammatori.Per la pneumologia pediatrica,terminati i progetti ARACNOMAR,AGAVE AIFA Registro Asma Grave e l'arruolamento dei pazienti\"ASMA DIFFICILE ONLINE\" SIMRI e VESTRI.Si analizzano i dati dei follow-up di bambini con deficit di GH e operati per ernia diaframmatica e/o atresia esofagea.Completata la predisposizione del database per l'archiviazione dei dati delle cartelle ambulatoriali di qualità della vita,e si sta procedendo alla imputazione dei dati clinico-funzionali e di qualità della vita relativi alle coorti di asma,rinite e wheezing § MECCANISMI DI NEURODEGENERAZIONE E NEUROPROTEZIONE L'attività di ricerca comprende lo studio eziopatogenetico, di progressione e di terapie innovative per le patologie retiniche proliferative, particolarmente la retinopatia diabetica (RD) e la degenerazione maculare senile (AMD), e per le malattie neurodegenerative rare, quali la ceroidolipofuscinosi neuronale (NCL) del gruppo delle malattie lisosomiali e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). In particolare, modelli cellulari e animali di RD e AMD vengono studiati per caratterizzare nuovi target molecolari degli estrogeni e androgeni e l'efficacia di nuove molecole, anche nanostrutturate, nel contrastare i processi infiammatori angiogenici e di aggregazione tossica. Indagini funzionali sulla proteina CLN8 implicata in una forma tardo-infantile di NCL vengono svolte al fine di sviluppare strategie terapeutiche anche su base genica. Ricerche traslazionali sono orientate verso l'identificazione di biomarcatori di SLA ed ultimamente di biosensori adatti al monitoraggio del paziente SLA. § PROCESSI DI AGGREGAZIONE, MISFOLDING DI PROTEINE E NEUROPATOLOGIE La maggior parte dei disturbi neurodegenerativi condivide alcuni meccanismi patogenetici che comprendono il deposito di aggregati formati da proteine o peptidi che hanno subito un misfolding. Lo scopo della nostra ricerca è di correlare diversi stati di aggregazione del beta–amiloide (Ab), un peptide coinvolto nel morbo di Alzheimer (AD), con la sua tossicità. Verranno studiati meccanismi degenerativi come lo stress ossidativo, il danno mitocondriale e l'apoptosi. Si utilizzeranno farmaci e molecole antiossidanti sia libere sia veicolate da un sistema di nanoparticelle per analizzare il loro effetto protettivo o la loro capacità di inibire l'aggregazione di Ab. Recenti studi epidemiologici dimostrano che malattie metaboliche come l'obesità, il diabete, l'ipercolesterolemia sono fattori di rischio per i disordini cognitivi e per AD. A tal proposito, mediante l'utilizzo di modelli animali, linee cellulari e campioni di sangue di soggetti sani, AD e centenari, cercheremo di comprendere i meccanismi molecolari che legano tali patologie all'AD. § IMMUNOPATOLOGIA E FARMACOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE NELLE MALATTIE RESPIRATORIE. Le attività del modulo sono rivolte alla comprensione dei meccanismi immunopatologici alla base della patogenesi dell'asma bronchiale e delle malattie allergiche delle alte e basse vie respiratorie, della BPCO e delle pleuriti. La comprensione di questi meccanismi ha permesso di identificare dei biomarcatori che possono essere utilizzati per monitorare l'asma e la BPCO, per valuatare la risposta ai farmaci utilizzati per la loro terapia e per identificare specifici fenotipi di pazienti. Sulla base di detta fenotipizzazione è possibile personalizzare la terapia per uno specifico paziente. Questi studi sono stati condotti mediante l'utilizzazione di campioni biologici ex vivo, bioptici di tessuto polmonare, di colture primarie di fibroblasti polmonari, di linee cellulari stabilizzate in vitro e di versamenti pleurici. § ME.P01.014.006 / Immunopatologia e Farmacologia nelle Pneumopatie: studi dei meccanismi molecolari in vivo e in modelli in vitro Nel Modulo sono condotti studi su pazienti affetti da asma,rinite e da BPCO, selezionati sulla base della severità clinica e funzionale, e su pazienti con pleuriti di diversa natura.L'approccio metodologico combina valutazioni ex-vivo su campioni biologici provenienti dalle casistiche di pazienti studiati con valutazioni in vitro finalizzate alla comprensione dei meccanismi molecolari coinvolti.Perle valutazioni ex-vivo si utilizzano campioni di sangue periferico, campioni di lavaggio bronco-alveolare,pezzi chirurgici di polmone, biopsie nasali.Per le valutazioni in vitro si impiegano linee cellulari primarie e immortalizzate.Su detti campioni,grazie all'applicazione di tecniche di biologia molecolare e a studi di carattere biochimico,si identificano nuovi biomarcatori perl'approfondimento diagnostico,prognostico e per il monitoraggio dell'efficacia di specifici trattamenti.Gli studi condotti su pazienti affetti da pleurite di differente eziologia hanno permesso di approfondire alcuni dei meccanismi che caratterizzano la risposta dell'ospite nei diversi contesti patologici in modo da migliorare l'approccio diagnostico e terapeutico di questi pazienti. § MODELLI EX VIVO/IN VITRO PER LO STUDIO DELL'IMMUNOPATOLOGIA E DELLA FARMACOLOGIA NELLE PNEUMOPATIE. Studi su allergie, rinite, asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva, tumori polmonari con modelli sperimentali in vitro ed ex vivo. Verranno valutati: 1) la relazione causa/effetto: variazioni delle attività funzionali di specifiche componenti cellulari e molecolari in risposta a stimoli esogeni (allergeni, fumo di sigaretta, estratti batterici) o endogeni, in particolare a mediatori solubili specificatamente associati al quadro infiammatorio tipico; 2) l'attività di farmaci noti e sperimentali 3) meccanismi di staminalità coinvolti nei processi di rigenerazione dei tessuti e nei tumori. I modelli ex vivo utilizzati per l'identificazione di marcatori di flogosi e di staminalità sono pezzi chirurgici di vie aeree centrali e distali, biopsie nasali, cellule del sangue periferico (linfocitiT, neutrofili). Le componenti cellulari e campioni biologici saranno prelevate dal sangue oppure dalle vie respiratorie dei pazienti attraverso l'utilizzazione di tecniche invasive (biopsie) e non (espettorato indotto, esalato del condensato). § CONTROLLO TRASCRIZIONALE E POST-TRASCRIZIONALE NELLO SVILUPPO, NELLA PROLIFERAZIONE E NEL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE. I network intra- ed inter-cellulari includono vari processi tra i quali la regolazione dell'espressione genica e il metabolismo cellulare da una parte ed il rilascio di mediatori nell'ambiente extracellulare dall'altra; rilascio che avviene anche tramite vescicole. Questi processi cellulari sono strettamente correlati e un malfunzionamento del loro crosstalk si associa spesso a patologie. Un esempio dell'esistenza di queste interazioni è il ruolo multifunzionale di alcuni enzimi glicolitici la cui attività lega il metabolismo a molteplici livelli di controllo e la cui de-regolazione porta a fenomeni patologici degenerativi e neoplastici. Proteine con ruoli multifunzionali, generalmente mediati da modificazioni post-traduzionali (PTM) che regolano stabilità, interazioni molecolari e localizzazioni subcellulari sono coinvolte nell'integrazione dei processi fisiologici che sovraintendono l'omeostasi cellulare. Considerando i diversi pathway cellulari come fenomeni integrati, l'obiettivo è studiare come l'alterazione di questi meccanismi si associ a processi patogenetici dovuti al blocco del differenziamento e proliferazione incontrollata. § SEGNALI CELLULARI CRITICI NELLA BIOLOGIA DELLA CELLULA NEOPLASTICA. Il trattamento del carcinoma epatocellulare (HCC) e del melanoma con le terapie esistenti non si è rivelato ad oggi del tutto soddisfacente, ciò enfatizza la necessità di sviluppare nuove strategie terapeutiche per il loro trattamento. In questo studio utilizzeremo farmaci che agiscono inibendo pathway cellulari importanti per la sopravvivenza e la proliferazione della cellula tumorale, allo scopo di valutare se determinate combinazioni possono essere proposte per il trattamento dell'HCC. Sarà inoltre valutata la possibilità di superare la resistenza dell'HCC ai chemioterapici convenzionali. Le cellule di melanoma acquisiscono spesso la capacità di sfuggire al controllo del sistema immunitario probabilmente tramite uno scambio di segnali tra le cellule tumorali e quelle del sistema immunitario. Il melanoma è inoltre resistente all'azione della chemioterapia, di conseguenza studieremo i segnali attivati nelle cellule di melanoma per deviare la risposta immune verso la progressione tumorale e i segnali mediati da alcuni derivati della porfirina per inibire la crescita delle cellule di melanoma allo scopo di sviluppare una terapia più efficace. § STRESS CELLULARE ED AMBIENTE. Il riccio di mare è un organismo modello utile per studiare gli impatti di cambiamenti climatici ed inquinamento ambientale.Il suo genoma possiede molti dei geni implicati nei meccanismi di difesa dei vertebrati,esso offre la possibilità di studiare importanti fenomeni biologici con il vantaggio di potere estendere le implicazioni dei risultati ottenuti agli animali superiori.I nostri studi riguardano l'analisi a livello cellulare e molecolare delle reazioni a vari tipi di stress ambientale con lo scopo di identificare i biomarcatori utilizzabili in saggi di tossicologia molecolare.Inoltre,poiché alcune condizioni di stress provocano danni specifici a livello dello scheletro embrionale,una parte degli studi riguarda i meccanismi che regolano i processi di biomineralizzazione.Ancora, poiché alcuni inquinanti emergenti,quali le nanoparticelle e le nanoplastiche,costituiscono una nuova fonte di rischio per l'ambiente e per la salute umana, analizzeremo il loro impatto sul sistema immune e sugli embrioni di riccio di mare.Infine, utilizzando molecole bioattive naturali e sintetiche studieremo la risposta infiammatoria scatenata da fattori di stress cellulare. § BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI PER LA CARATTERIZZAZIONE DI FARMACI INNOVATIVI. L'obiettivo principale dell'attività di questo modulo è quello di studiare, a livello cellulare e molecolare, l'attività biologica di molecole proteiche ad attività immunomodulatoria. In particolare, l'attività di ricerca si articolerà attraverso progetti di ricerca miranti alla: 1) definizione dei meccanismi patogenetici delle allergie da inalanti (facendo particolare riferimento al polline della Parietaria judaica); 2) identificazione di nuove molecole per la cura delle patologie allergiche; 3) caratterizzazione di molecole peptidiche ad attività anti-infiammatoria ed anti-batterica da organismi pluricellulari; 4) nuove formulazioni terapeutiche. Il SV.P17.008.005 / Caratterizzazione di una nuova isoforma di p65, proteina del complesso NF-kB, e suo ruolo nel controllo dell’infiammazione. Utilizzo di lieviti autoctoni per la produzione di vini NF-kB è un fattore trasc.dimerico ubiquitario che viene attivato in seguito alla fosforilazione,e successivo distacco,dell'inibitore IkB da parte di IKK.NF-kB può così traslocare a liv.nucleare ed interagire con differenti porzioni di DNA promuovendo la trascrizione specifici geni target.Una nuova isoforma di p65 del complesso NF-kB è stata scoperta nel lab del modulo.Stiamo studiando l'influenza di tale isoforma nell'infiammazione.L'impronta sensoriale del vino è importante perla definizione della sua qualità.I lieviti sono i microrganismi delle fermentazioni alcoliche del mosto ed influenzano l'aroma del vino.La e-health è una nuova frontiera di sviluppo per la medicina.Abbiamo avviato una ricerca per il telemonitoraggio dipazienti affettida patologie cardiologiche.La digestione anaerobica è un processo biologico nel quale la sostanza organica è convertita in biogas grazie all'intervento di microorganismi anaerobici.Tale processo è considerato una tecnologia peril trattamento di rifiuti organici e per la produzione di energia rinnovabile.Stiamo isolando le comunità microbiche coinvolte nel processo per migliorane l'efficienza e le prestazioni. § STUDIO ENZIMATICO E GENETICO DI MALATTIE METABOLICHE. La malattia di Anderson-Fabry (FD) è una malattia metabolica ereditaria causata dalla inattivazione parziale o totale di una idrolasi lisosomiale, l'enzima ±-galattosidasi A (±-GAL).L'interruzione di tale processo porta all'accumulo di Gb3 nei lisosomi danneggiando il normale funzionamento cellulare delle cellule endoteliali, epiteliali, della muscolatura liscia, miocardiche, del sistema reticolo-endoteliale, dell'epitelio corneale, dei gangli nervosi e delle cellule perineurali del sistema nervoso autonomo, ed in ogni tipo di cellula renale. L'interessamento organico procede per tappe con un deterioramento tissutale e sensoriale sistemico che porta di solito alla morte del soggetto entro i cinquanta anni. Le femmine, spesso eterozigoti, a causa dell'inattivazione random del cromosoma X, hanno sintomi meno evidenti e quindi di più difficile individuazione, ma possono comunque presentare, nelle fasi tardive, disordini cardio-e-cerebrovascolari della stessa gravità degli individui omozigoti. (literal)
Email
  • mailto:viegi@ibim.cnr.it (literal)
  • viegi@ibim.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Ugo La Malfa, 153 - 90146 Palermo (PA) (literal)
Missione
  • Svolgere attività di ricerca, di valorizzazione e trasferimento tecnologico e di formazione nella macro area delle scienze e tecnologie mediche, con estensione alle macro aree di biotecnologie e di scienze e tecnologie ambientali, relativamente ad obiettivi di ricerca che riguardano la biomedicina con implicazioni di natura multidisciplinare. (literal)
Attività di ricerca
  • BREVE DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DEI GRUPPI DI RICERCA (estratta dal Piano di Gestione preliminare 2015-2017) § TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LO STUDIO DEI DISTURBI RESPIRATORI NEL SONNO I disturbi respiratori nel sonno hanno un rilevante impatto sociale determinando alla persona limitazioni funzionali e disabilità, e alla società elevati costi per le conseguenze delle patologie interessate. Una limitazione funzionale legata ai disturbi respiratori nel sonno non diagnosticati e trattati, è l'eccessiva sonnolenza diurna e la ridotta attenzione che sono una delle cause principali dei sinistri stradali. Il modulo si occupa della realizzazione di metodiche di screening per valutare il rischio di presenza di disturbi respiratori nel sonno e dell'eccessiva sonnolenza diurna. L'attività del modulo si estende anche alla telemedicina per realizzare sistemi di gestione e monitoraggio della respirazione. Particolare attenzione è rivolta alla realizzazione di sistemi di monitoraggio remoto dello stato di salute, dell'efficacia delle terapie per migliorare la qualità della vita, e ridurre la frequenza di ospedalizzazioni, i giorni di assenza dal lavoro e l'impatto sociale, riducendo così complessivamente i costi assistenziali. ME.P01.014.002 / Disturbi Cardio-Respiratori nel Sonno e Comorbosità Disturbi respiratori nel sonno (DRS) si osservano in pazienti con svariate patologie. DRS dovuti a ricorrente occlusione delle vie aeree superiori caratterizzano la sindrome dell'apnea ostruttiva nel sonno (OSAS). I DRS possono anche non costituire una patologia a sé stante, ma presentarsi nel decorso di altre malattie, come molte patologie respiratorie, cardiache e neuromuscolari. Essi rappresentano un fattore di rischio per la comparsa di patologie soprattutto di tipo cardiovascolare, e costituiscono un fattore prognostico negativo nel decorso di malattie di vari organi e sistemi. L'attività del modulo comprenderà l'approfondimento di aspetti relativi all'epidemiologia, alla fisiopatologia, al trattamento, ed alle complicanze a lungo termine dell'OSAS. Sarà inoltre rivolta ad indagare su alcune possibili interazioni tra DRS e patologie come l'asma bronchiale, la steatosi epatica non alcoolica, le nefropatie croniche. Infine, nelle malattie neuromuscolari prenderà in considerazione implicazioni fisiopatologiche della ricorrenza di DRS ed effetti di varie forme di terapia sul decorso e su alcune manifestazioni di queste patologie. § EPIDEMIOLOGIA DELLE BRONCOPNEUMOPATIE E DI ALTRE MALATTIE CRONICHE NON COMUNICABILI Concluso il progetto CCM 2010. In corso i progetti FP7 HEALS(studio dell'esposoma)eIMPRESS(risposta servizi sanitari nell'emergenza)Stipula di accordo di collaborazione con l'Oss. Epidemiologico Reg.per il progetto\"Malattie rare\".Partecipazione al consorzio europeo per il progetto DRS-2-2014 OPTIMUS(Bringing Order to Chaos during Massive Casualty CBRN Incidents)In corso l'analisi dei risultati dello studio RESPIRA(transfrontaliero Italia-Malta)Proseguono lo studio delle relazioni stadio di BPCO-qualità della vita e lo studio sulla fenotipizzazione della BPCO sulla base di stadio di malattia,stato nutrizionale e markers infiammatori.Per la pneumologia pediatrica,terminati i progetti ARACNOMAR,AGAVE AIFA Registro Asma Grave e l'arruolamento dei pazienti\"ASMA DIFFICILE ONLINE\" SIMRI e VESTRI.Si analizzano i dati dei follow-up di bambini con deficit di GH e operati per ernia diaframmatica e/o atresia esofagea.Completata la predisposizione del database per l'archiviazione dei dati delle cartelle ambulatoriali di qualità della vita,e si sta procedendo alla imputazione dei dati clinico-funzionali e di qualità della vita relativi alle coorti di asma,rinite e wheezing § MECCANISMI DI NEURODEGENERAZIONE E NEUROPROTEZIONE L'attività di ricerca comprende lo studio eziopatogenetico, di progressione e di terapie innovative per le patologie retiniche proliferative, particolarmente la retinopatia diabetica (RD) e la degenerazione maculare senile (AMD), e per le malattie neurodegenerative rare, quali la ceroidolipofuscinosi neuronale (NCL) del gruppo delle malattie lisosomiali e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). In particolare, modelli cellulari e animali di RD e AMD vengono studiati per caratterizzare nuovi target molecolari degli estrogeni e androgeni e l'efficacia di nuove molecole, anche nanostrutturate, nel contrastare i processi infiammatori angiogenici e di aggregazione tossica. Indagini funzionali sulla proteina CLN8 implicata in una forma tardo-infantile di NCL vengono svolte al fine di sviluppare strategie terapeutiche anche su base genica. Ricerche traslazionali sono orientate verso l'identificazione di biomarcatori di SLA ed ultimamente di biosensori adatti al monitoraggio del paziente SLA. § PROCESSI DI AGGREGAZIONE, MISFOLDING DI PROTEINE E NEUROPATOLOGIE La maggior parte dei disturbi neurodegenerativi condivide alcuni meccanismi patogenetici che comprendono il deposito di aggregati formati da proteine o peptidi che hanno subito un misfolding. Lo scopo della nostra ricerca è di correlare diversi stati di aggregazione del beta–amiloide (Ab), un peptide coinvolto nel morbo di Alzheimer (AD), con la sua tossicità. Verranno studiati meccanismi degenerativi come lo stress ossidativo, il danno mitocondriale e l'apoptosi. Si utilizzeranno farmaci e molecole antiossidanti sia libere sia veicolate da un sistema di nanoparticelle per analizzare il loro effetto protettivo o la loro capacità di inibire l'aggregazione di Ab. Recenti studi epidemiologici dimostrano che malattie metaboliche come l'obesità, il diabete, l'ipercolesterolemia sono fattori di rischio per i disordini cognitivi e per AD. A tal proposito, mediante l'utilizzo di modelli animali, linee cellulari e campioni di sangue di soggetti sani, AD e centenari, cercheremo di comprendere i meccanismi molecolari che legano tali patologie all'AD. § IMMUNOPATOLOGIA E FARMACOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE NELLE MALATTIE RESPIRATORIE. Le attività del modulo sono rivolte alla comprensione dei meccanismi immunopatologici alla base della patogenesi dell'asma bronchiale e delle malattie allergiche delle alte e basse vie respiratorie, della BPCO e delle pleuriti. La comprensione di questi meccanismi ha permesso di identificare dei biomarcatori che possono essere utilizzati per monitorare l'asma e la BPCO, per valuatare la risposta ai farmaci utilizzati per la loro terapia e per identificare specifici fenotipi di pazienti. Sulla base di detta fenotipizzazione è possibile personalizzare la terapia per uno specifico paziente. Questi studi sono stati condotti mediante l'utilizzazione di campioni biologici ex vivo, bioptici di tessuto polmonare, di colture primarie di fibroblasti polmonari, di linee cellulari stabilizzate in vitro e di versamenti pleurici. § ME.P01.014.006 / Immunopatologia e Farmacologia nelle Pneumopatie: studi dei meccanismi molecolari in vivo e in modelli in vitro Nel Modulo sono condotti studi su pazienti affetti da asma,rinite e da BPCO, selezionati sulla base della severità clinica e funzionale, e su pazienti con pleuriti di diversa natura.L'approccio metodologico combina valutazioni ex-vivo su campioni biologici provenienti dalle casistiche di pazienti studiati con valutazioni in vitro finalizzate alla comprensione dei meccanismi molecolari coinvolti.Perle valutazioni ex-vivo si utilizzano campioni di sangue periferico, campioni di lavaggio bronco-alveolare,pezzi chirurgici di polmone, biopsie nasali.Per le valutazioni in vitro si impiegano linee cellulari primarie e immortalizzate.Su detti campioni,grazie all'applicazione di tecniche di biologia molecolare e a studi di carattere biochimico,si identificano nuovi biomarcatori perl'approfondimento diagnostico,prognostico e per il monitoraggio dell'efficacia di specifici trattamenti.Gli studi condotti su pazienti affetti da pleurite di differente eziologia hanno permesso di approfondire alcuni dei meccanismi che caratterizzano la risposta dell'ospite nei diversi contesti patologici in modo da migliorare l'approccio diagnostico e terapeutico di questi pazienti. § MODELLI EX VIVO/IN VITRO PER LO STUDIO DELL'IMMUNOPATOLOGIA E DELLA FARMACOLOGIA NELLE PNEUMOPATIE. Studi su allergie, rinite, asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva, tumori polmonari con modelli sperimentali in vitro ed ex vivo. Verranno valutati: 1) la relazione causa/effetto: variazioni delle attività funzionali di specifiche componenti cellulari e molecolari in risposta a stimoli esogeni (allergeni, fumo di sigaretta, estratti batterici) o endogeni, in particolare a mediatori solubili specificatamente associati al quadro infiammatorio tipico; 2) l'attività di farmaci noti e sperimentali 3) meccanismi di staminalità coinvolti nei processi di rigenerazione dei tessuti e nei tumori. I modelli ex vivo utilizzati per l'identificazione di marcatori di flogosi e di staminalità sono pezzi chirurgici di vie aeree centrali e distali, biopsie nasali, cellule del sangue periferico (linfocitiT, neutrofili). Le componenti cellulari e campioni biologici saranno prelevate dal sangue oppure dalle vie respiratorie dei pazienti attraverso l'utilizzazione di tecniche invasive (biopsie) e non (espettorato indotto, esalato del condensato). § CONTROLLO TRASCRIZIONALE E POST-TRASCRIZIONALE NELLO SVILUPPO, NELLA PROLIFERAZIONE E NEL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE. I network intra- ed inter-cellulari includono vari processi tra i quali la regolazione dell'espressione genica e il metabolismo cellulare da una parte ed il rilascio di mediatori nell'ambiente extracellulare dall'altra; rilascio che avviene anche tramite vescicole. Questi processi cellulari sono strettamente correlati e un malfunzionamento del loro crosstalk si associa spesso a patologie. Un esempio dell'esistenza di queste interazioni è il ruolo multifunzionale di alcuni enzimi glicolitici la cui attività lega il metabolismo a molteplici livelli di controllo e la cui de-regolazione porta a fenomeni patologici degenerativi e neoplastici. Proteine con ruoli multifunzionali, generalmente mediati da modificazioni post-traduzionali (PTM) che regolano stabilità, interazioni molecolari e localizzazioni subcellulari sono coinvolte nell'integrazione dei processi fisiologici che sovraintendono l'omeostasi cellulare. Considerando i diversi pathway cellulari come fenomeni integrati, l'obiettivo è studiare come l'alterazione di questi meccanismi si associ a processi patogenetici dovuti al blocco del differenziamento e proliferazione incontrollata. § SEGNALI CELLULARI CRITICI NELLA BIOLOGIA DELLA CELLULA NEOPLASTICA. Il trattamento del carcinoma epatocellulare (HCC) e del melanoma con le terapie esistenti non si è rivelato ad oggi del tutto soddisfacente, ciò enfatizza la necessità di sviluppare nuove strategie terapeutiche per il loro trattamento. In questo studio utilizzeremo farmaci che agiscono inibendo pathway cellulari importanti per la sopravvivenza e la proliferazione della cellula tumorale, allo scopo di valutare se determinate combinazioni possono essere proposte per il trattamento dell'HCC. Sarà inoltre valutata la possibilità di superare la resistenza dell'HCC ai chemioterapici convenzionali. Le cellule di melanoma acquisiscono spesso la capacità di sfuggire al controllo del sistema immunitario probabilmente tramite uno scambio di segnali tra le cellule tumorali e quelle del sistema immunitario. Il melanoma è inoltre resistente all'azione della chemioterapia, di conseguenza studieremo i segnali attivati nelle cellule di melanoma per deviare la risposta immune verso la progressione tumorale e i segnali mediati da alcuni derivati della porfirina per inibire la crescita delle cellule di melanoma allo scopo di sviluppare una terapia più efficace. § STRESS CELLULARE ED AMBIENTE. Il riccio di mare è un organismo modello utile per studiare gli impatti di cambiamenti climatici ed inquinamento ambientale.Il suo genoma possiede molti dei geni implicati nei meccanismi di difesa dei vertebrati,esso offre la possibilità di studiare importanti fenomeni biologici con il vantaggio di potere estendere le implicazioni dei risultati ottenuti agli animali superiori.I nostri studi riguardano l'analisi a livello cellulare e molecolare delle reazioni a vari tipi di stress ambientale con lo scopo di identificare i biomarcatori utilizzabili in saggi di tossicologia molecolare.Inoltre,poiché alcune condizioni di stress provocano danni specifici a livello dello scheletro embrionale,una parte degli studi riguarda i meccanismi che regolano i processi di biomineralizzazione.Ancora, poiché alcuni inquinanti emergenti,quali le nanoparticelle e le nanoplastiche,costituiscono una nuova fonte di rischio per l'ambiente e per la salute umana, analizzeremo il loro impatto sul sistema immune e sugli embrioni di riccio di mare.Infine, utilizzando molecole bioattive naturali e sintetiche studieremo la risposta infiammatoria scatenata da fattori di stress cellulare. § BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI PER LA CARATTERIZZAZIONE DI FARMACI INNOVATIVI. L'obiettivo principale dell'attività di questo modulo è quello di studiare, a livello cellulare e molecolare, l'attività biologica di molecole proteiche ad attività immunomodulatoria. In particolare, l'attività di ricerca si articolerà attraverso progetti di ricerca miranti alla: 1) definizione dei meccanismi patogenetici delle allergie da inalanti (facendo particolare riferimento al polline della Parietaria judaica); 2) identificazione di nuove molecole per la cura delle patologie allergiche; 3) caratterizzazione di molecole peptidiche ad attività anti-infiammatoria ed anti-batterica da organismi pluricellulari; 4) nuove formulazioni terapeutiche. Il SV.P17.008.005 / Caratterizzazione di una nuova isoforma di p65, proteina del complesso NF-kB, e suo ruolo nel controllo dell’infiammazione. Utilizzo di lieviti autoctoni per la produzione di vini NF-kB è un fattore trasc.dimerico ubiquitario che viene attivato in seguito alla fosforilazione,e successivo distacco,dell'inibitore IkB da parte di IKK.NF-kB può così traslocare a liv.nucleare ed interagire con differenti porzioni di DNA promuovendo la trascrizione specifici geni target.Una nuova isoforma di p65 del complesso NF-kB è stata scoperta nel lab del modulo.Stiamo studiando l'influenza di tale isoforma nell'infiammazione.L'impronta sensoriale del vino è importante perla definizione della sua qualità.I lieviti sono i microrganismi delle fermentazioni alcoliche del mosto ed influenzano l'aroma del vino.La e-health è una nuova frontiera di sviluppo per la medicina.Abbiamo avviato una ricerca per il telemonitoraggio dipazienti affettida patologie cardiologiche.La digestione anaerobica è un processo biologico nel quale la sostanza organica è convertita in biogas grazie all'intervento di microorganismi anaerobici.Tale processo è considerato una tecnologia peril trattamento di rifiuti organici e per la produzione di energia rinnovabile.Stiamo isolando le comunità microbiche coinvolte nel processo per migliorane l'efficienza e le prestazioni. § STUDIO ENZIMATICO E GENETICO DI MALATTIE METABOLICHE. La malattia di Anderson-Fabry (FD) è una malattia metabolica ereditaria causata dalla inattivazione parziale o totale di una idrolasi lisosomiale, l'enzima ±-galattosidasi A (±-GAL).L'interruzione di tale processo porta all'accumulo di Gb3 nei lisosomi danneggiando il normale funzionamento cellulare delle cellule endoteliali, epiteliali, della muscolatura liscia, miocardiche, del sistema reticolo-endoteliale, dell'epitelio corneale, dei gangli nervosi e delle cellule perineurali del sistema nervoso autonomo, ed in ogni tipo di cellula renale. L'interessamento organico procede per tappe con un deterioramento tissutale e sensoriale sistemico che porta di solito alla morte del soggetto entro i cinquanta anni. Le femmine, spesso eterozigoti, a causa dell'inattivazione random del cromosoma X, hanno sintomi meno evidenti e quindi di più difficile individuazione, ma possono comunque presentare, nelle fasi tardive, disordini cardio-e-cerebrovascolari della stessa gravità degli individui omozigoti. (literal)
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