Descrizione del modulo "Studio e gestione degli habitat marino-costiero e delle specie protette (TA.P05.017.003)"

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  • Descrizione del modulo "Studio e gestione degli habitat marino-costiero e delle specie protette (TA.P05.017.003)" (literal)
Potenziale impiego per bisogni individuali e collettivi
  • Gli ambienti marino costieri e di transizione rispondono ai bisogni individuali e collettivi in merito a: - Salvaguardia dello stato dell'ambiente: questi ambienti sono oggetto di diverse misure di protezione (Convenzione di Ramsar, Direttiva Habitat e Direttiva Uccelli) finalizzate alla salvaguardia della biodiversità e degli habitat. - Salvaguardia della salute umana: questi ambienti sono spesso soggetti ad impatti di origine antropica che possono compromettere la salubrità degli habitat delle specie protette (pesci, molluschi, ricci di mare, tartarughe ecc.). In questo ambito, alcune delle nostre attività di ricerca si avvalgono del partenariato degli addetti ai vari settori produttivi e prevedono la sensibilizzazione verso particolari problemi, tramite opportune forme di divulgazione dei risultati. (literal)
Tematiche di ricerca
  • Le tematiche di ricerca riguardano: - studio e monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat marini, delle specie sensibili agli impatti antropici nell'ottica di una gestione sostenibile delle risorse. - monitoraggio e studio delle specie protette, con l'obiettivo di programmare e attuare strategie di conservazione condivise all'interno di network nazionali e internazionali; - cura e la riabilitazione delle Tartarughe marine della specie Caretta caretta, che vengono regolarmente recuperate in difficoltà lungo le coste della Sardegna e ospedalizzate presso la sezione di Oristano dell'IAMC-CNR. Tale attività si inserisce nell'ambito della Rete Regionale per il recupero della fauna marina, in accordo alle Linee Guida Nazionali con l'obiettivo di migliorare lo stato di salute delle popolazioni mediterranee e di conservazione della specie; - studio delle Marine litter sulla superficie del mare, sulle spiagge e nel biota (Tartarughe marine) - diffusione e divulgazione della cultura scientifica e attività di educazione ambientale (literal)
Competenze
  • I ricercatori coinvolti nel modulo hanno esperienza pluriennale nello studio e nel monitoraggio degli organismi marini e nella gestione, cura e riabilitazione delle tartarughe marine. Hanno inoltre acquisito esperienza nella redazione di Linee Guida, Disciplinari, Procedure, Report tecnici ed hanno: •organizzato e condotto numerose attività di campo per lo studio e il monitoraggio degli habitat marino-costieri e delle specie ad essi associate •utilizzato software specifici per analisi dei dati e per analisi d'immagine •contribuito alla definizione di strategie di gestione delle risorse biologiche valutando stato della risorsa, crescita, mortalità naturale e prelievo •gestito laboratori, vasche ed acquari per il mantenimento di organismi marini •allestito e gestito il Centro di Recupero delle Tartarughe marine (CReS) •partecipato attivamente a tavoli tecnici per la stesura di importanti documenti a carattere gestionale (Ministero dell'Ambiente – MATTM, Assessorato all'Ambiente –RAS, Comune di Cabras) (literal)
Potenziale impiego per processi produttivi
  • Rivolto ad enti pubblici, ed indirettamente alla comunità • Monitoraggio e studio degli ambienti marini e costieri, redazione di ceck-list, censimenti e valutazione dello stato di conservazione delle aree esaminate • Supporto scientifico alla stesura di Piani di Gestione, Piani Nazionali, Linee Guida e Disciplinari riguardanti gli organismi marini e le specie protette in particolare • Valutazione dell'efficacia della protezione di aree sottoposte a tutela, valutazione dei rischi antropici e della capacità di carico di alcuni siti particolarmente sfruttati Le attività rientrano nei programmi internazionali di conservazione e gestione della fauna marina protetta e sono parte integrante delle linee guida prodotte dal ministero dell'ambiente in accordo al Mediterranean Action Plan (UNEP-MAP/RAC-SPA). Inoltre, è stata avviata la procedura per la candidatura dell'AMP del Sinis ad Area Specialmente Protetta (Lista ASPIM) per il Mediterraneo, si è in attesa di un riscontro da parte degli organi di valutazione della Convenzione di Barcellona. Infine le attività del presente modulo rientano all'interno della Strategia Marina. (literal)
Tecnologie
  • Si dispone di strumentazioni per il monitoraggio, si gestiscono laboratori attrezzati, si utilizzano tecniche di indagine avanzate per lo studio degli ambienti marino-costieri. Nello specifico si utilizzano: • Strumentazione per la georeferenziazione • Strumentazione da campo per le misure biometriche, la conta degli organismi, e la misura di variabili ambientali • Strumentazione video e fotografica digitale • Strumentazione side-scan sonar per lo studio e la rappresentazione dei fondali marini • Sonde multiparametriche per l'acquisizione delle variabili abiotiche • Vasche per il recupero di fauna marina protetta in difficoltà in accordo con le linee guida ministeriali • Strumentazione MANTA per la valutazione delle Marine litter in superficie (literal)
Obiettivi
  • Gli obiettivi principali sono: •implementare studi sulla conoscenza della biologia ed ecologia delle specie protette, per meglio conoscere e valutare le problematiche di carattere ambientale; •analizzare con maggior dettaglio e pianificare le azioni da perseguire a breve e lungo termine per la conservazione e la salvaguardia degli habitat e delle specie protette in accordo con le direttive Europee (MSFD) e le pubbliche amministrazioni •redarre protocolli e documenti volti ad una fruizione sostenibile delle risorse. •tenere operativi il centro di recupero delle tartarughe marine (CRES) nell'ambito della rete regionale •Ospedalizzare e riabilitare le tartarughe marine (v Caretta caretta) nel CRES finalizzate alla conservazione della specie. •Esportare le conoscenze acquisite in questo ambito finalizzate a creare una rete a livello nazionale •Monitorare e studio delle cause di ricovero delle tartarughe marine permette di analizzare tipologie e modalità di interazione con l'uomo, compresa la pesca costiera. Importanti sono anche i contatti con gli altri Centri di recupero presenti nel Mediterraneo dove le problematiche locali sono confrontate con tutte le altre, a livello di bacino (literal)
Stato dell'arte
  • Lo studio ed il monitoraggio degli ambienti marino-costieri costituiscono la base per la gestione sostenibile delle aree costiere, in accordo a numerosi protocolli internazionali. L'antropizzazione della fascia costiera e l'eccessivo sfruttamento delle risorse ha spesso compromesso lo stato di salute degli habitat, creando forti scompensi per l'ecologia degli ambienti marini. Per favorire il ripristino e la salvaguardia delle aree costiere, negli ultimi decenni si è assistito ad un progressivo aumento dell'istituzione delle Aree Protette (AMP, SIC, ZPS, Parchi Regionali, etc…).La biologia della conservazione spesso concentra la propria attenzione su singole specie, dette \"specie bandiera\" che, indirettamente, contribuiscono alla salvaguardia e alla conservazione degli habitat. La tartaruga marina rappresenta un ottimo esempio di questa strategia di conservazione. Attualmente l'IAMC-CNR, in stretta collaborazione con l'AMP del Sinis di occupa di ecologia e conservazione di specie protette (es. Pinna nobilis, Patella ferruginea, Paracentrotus lividus, Tartarughe). (literal)
Tecniche di indagine
  • L'impegno e le risorse dedicate hanno consentito di attivare collaborazioni con altri laboratori, creando gruppi di lavoro interdisciplinari. Sono state attivate diverse collaborazioni nazionali ed internazionali che hanno consentito di rafforzare e ottimizzare le attività del modulo. Importanti risorse sono: •locali della Fondazione IMC dove sono state allestite le vasche per la cura e riabilitazione delle tartarughe marine ricoverate al CReS •mezzi in possesso all'AMP, sia nautici che terrestri, per le attività di campionamento e monitoraggio, per il trasporto della fauna protetta, per la partecipazione ad eventi in cui si è coinvolti con l'AMP •locali dell'AMP e in particolare la \"Cupola\", sita in S. Giovanni di Sinis in cui sono state allestite vasche di pre-liberazione per le tartarughe marine, dove è presente una vasca tattile ed una collezione permanente che si prestano perfettamente alle attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione •locali e laboratori della Staz. Zoologica Anton Dohrn di Napoli in cui portiamo avanti progetti comuni inerenti lo studio della biologia ed ecologia delle tartarughe marine, compresi studi di genetica di popolazione (literal)
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