Descrizione del modulo "Tecniche archeomagnetiche per la caratterizzazione dei siti ed oggetti archeologici (PC.P01.007.003)"

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  • Descrizione del modulo "Tecniche archeomagnetiche per la caratterizzazione dei siti ed oggetti archeologici (PC.P01.007.003)" (literal)
Potenziale impiego per bisogni individuali e collettivi
  • Individuazione e valorizzazione del patrimonio storico ed archeologico dell'area perimediterranea per la sua fruizione. Costruzione di Musei Archeolgici virtuali (literal)
Tematiche di ricerca
  • Le tematiche di ricerca interessate dal modulo sono quelle relative alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale e storico del nostro paese in particolare, e più in generale dell'area Circum-mediterranea. In particolare hanno assunto attraverso il lavoro fin quì svolto, una grande rilevanza all'interno dell'attività del modulo, le tematiche relative allo studio di aree rivierasche oggetto nei tempi passati a ripetuti cambiamenti di ambiente deposizionale (impaludamenti, bonifiche ed interramenti), che hanno comportato il necessario adeguamento degli insediamenti umani alle variate condizioni ambientali al contorno. Si tratta di fenomeni che caratterizano molte aree costiere italiane, in particolare il modulo si è fin quì occupato delle aree costiere della Toscana e della Campania, estendendosi in questo ultimo anno di attività 2012 fino alle coste del Mar Nero. (literal)
Competenze
  • Le competenze possedute dai partecipanti sono il frutto di una attività più che decennale di IGG in questo campo, testimoniata da partecipazione a numerosi progetti e presentazioni a convegni e congressi, oltre che da numerose pubblicazioni su riviste referate internazionalmente. Le attività che verranno svolte all'interno del modulo si avvarranno dei due Laboratori IGG-CNR (DUNE_Lab – Laboratorio di Microcarotaggio Stratigrafico ed Archeo_Lab Laboratorio di Archeomagnetismo) di cui il responsabile del modulo è responsabile scientifico. (literal)
Potenziale impiego per processi produttivi
  • Definizione degli orizzonti e delle aree di principale interesse per lo scavo archeologico (literal)
Tecnologie
  • Le tecnologie sulle quali le tecniche di indagine proposte si basano, derivano per l'archeomagnetismo dal metodo sviluppato da E.Tellier in Francia all'inizio degli anni '60, modificato e migliorato all'interno del Laboratorio Geomagnetico di Saint Maur des Fossés. L'utilizzo di questa metodologia da parte di IGG ha portato alla definizione di un più preciso standard metodologico per il campionamento e la prassi archeomagnetica e la costruzione di un nuovo modello di magnetometro ad induzione (minduttometro a grande cella), sito presso il Laboratorio IGG di Villa Borbone. La tecnologia alla base del metodo di carotaggio microstratigrafico è stata interamente sviluppata attraverso un rapporto di collaborazione fra IGG e piccola industria, ed è oggi uno standard metodologico per il campionamento di terreni fini medio-consolidati anche sottofalda (carotiere tipo Topcore 20 e Topcore 40). Sono inoltre utilizzate routinariamente le tecniche e la strumentazione di base della cartografia geologica (GPS, GIS, bussole magnetiche e solari, etc....) e dell'analisi sedimentologica e dei conponenti (microscpi polarizzanti e microscopi a luce riflessa, quartatori, pile di vagli, picnometri. (literal)
Obiettivi
  • L'approccio al reperimento ed allo studio dei siti d'interesse archeologico passa oggi attraverso metodologie d'indagine conoscitiva e tipologie d'analisi sui materiali di derivazione sempre più diretta dai campi disciplinari delle scienze geologiche ed ambientali, che si trovano così a fare da ponte fra il mondo cosiddetto \"scientifico\" ed il mondo \"umanistico\". In questo nuovo quadro culturale, il presente modulo si propone di contribuire, attraverso una collaborazione multidisciplinare ed integrata, alla individuazione ed allo studio di siti di interesse archeologico. Gli obbiettivi principali del modulo sono quindi (a) l'individuazione d'insediamenti di interesse archeologico attraverso il confronto e l'integrazione fra le tecniche geofisiche proprie della commessa di appartenenza e le risultanze del microcarotaggio stratigrafico, al fine del (b) reperimento e caratterizzazione, attraverso le metodologie proprie dell'Archeo-magnetismo (che coprono all'attuale un intervallo di età di 10.000 anni dal presente), dei manufatti storici, in particolare oggetti ceramici e varie tipologie di strutture di combustione (fornaci metallurgiche, forni ceramici e domestici, calcare, etc…). (literal)
Stato dell'arte
  • La ricerca archeologica è oggi ad un bivio: continuare a vivere di ritrovamenti casuali da documentare e studiare nell'ambito dei cosiddetti \"scavi di emergenza\" , oppure pianificare le attività di indagine e studio del territorio, con metodi non invasivi, che permettano di concentrare l'attività di indagine e di scavo nelle aree risultate promettenti più a questa prima fase di analisi. Questo secondo tipo di approccio è oggi ritenuto l'approccio vincente per il prossimo futuro. Di pari passo la conoscenza di come si sono raggruppati o distribuiti gli episodi di frequentazione di un sito è ormai un dato essenziale per ridisegnare la mappa della evoluzione della civiltà nell'area perimediterranea. La tecnica di datazione archeomagneticha ha un importante ruolo per il raggiungimento di questi obbiettivi, attraverso la produzione di datazioni precise ed affidabili da affiancarsi alle classiche datazioni radiocarbonio ed alle varie altre tecniche di datazione oggi disponibili. (literal)
Tecniche di indagine
  • Verranno applicate le usuali tecniche di indagine geologica e sedimentologica oltre a quelle dell'archeomagnetismo e del carotaggio microstratigrafico. L'Archeomagnetismo è un metodo di datazione \"assoluto\", che attraverso la conoscenza delle variazioni secolari del campo magnetico terrestre (CMT) è in grado di datare strutture archeologiche che siano state sottoposte ad una cottura sufficientemente elevata, facendone degli ottimi \"orologi naturali\". Il metodo si basa sulla capacità di determinati minerali di orientarsi secondo la direzione del CMT ed utilizza una serie di curve di riferimento della variazione geomagnetica secolare. Quello che viene in questo modo datato è quindi l'ultimo forte riscaldamento intervenuto sulla struttura, e di conseguenza il suo ultimo utilizzo. Il microcarotaggio stratigrafico è una metodologia che permette di prelevare fino a 10 metri di carota continua di sedimenti pressoché indisturbati. Queste carote al contrario di quelle ottenibili con altri tipi d'attrezzature, oltre ad essere continue, sono indisturbate e protette da contaminazioni esterne tramite una guaina tessile applicata nel momento stesso della perforazione. (literal)
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