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Descrizione del modulo "Epidemiologia clinica delle malattie neurodegenerative (ME.P02.018.002)"
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- Descrizione del modulo "Epidemiologia clinica delle malattie neurodegenerative (ME.P02.018.002)" (literal)
- Potenziale impiego per bisogni individuali e collettivi
- La miglior conoscenza della storia naturale della AD come pure della sua prognosi potrà dare una più precisa risposta ai bisogni individuali dei pazienti e delle famiglie in quanto permetterà di meglio programmare le strategie di intevento clinico individuale. Dal punto di vista della collettività queste conoscenze permetteranno di meglio caratterizzare e dimensionare i servizi sanitari e sociali dedicati a questi ammalati. Le conoscenze sull'efficacia di farmaci o di particolari strategie terapeutiche hanno un ovvio interesse per i malati. I benefici potenziali son persino maggiori se considerati sul piano sociale in quanto si stimano enormi risparmi per il servizio sanitario e più in generale per l'intera società dal solo ritardare la progressione di malattia di uno due anni.
Una migliore conoscenza del ruolo dei fattori di rischio per AD e PD fornirà un contributo conoscitivo importante sia per l'individuo ammalato che per la collettività e potrà essere utile nella programmazione di strategie preventive a livello di popolazione. (literal)
- Tematiche di ricerca
- Tra le malattie neurodegenerative la malattia di Alzheimer (AD) rappresenta la più frequente e quella che comporta il maggiore carico sociale. Questo dato di fatto è in stretta relazione con il progressivo invecchiamento della popolazione dato che l'incidenza di malattia,a partire dai 60 anni, raddoppia ogni cinque anni di età. Si è stimato che in Italia almeno un milione di persone siano affette da AD e che pertanto l'individuare strategie di intervento terapeutico e significativi predittori prognostici può risultare in enormi vantaggi di carattere non solo sanitario ma anche sociale.
Gli stili di vita, come la dieta, sono fattori di rischio modificabili sui quali è possibile intervenire attraverso strategie di tipo preventivo.
Diverse evidenze in letteratura suggeriscono che esiste una relazione inversa tra malattie neurodegenerative e tumori e che questa potrebbe essere spiegata da fattori di tipo genetico o fattori legati agli stili di vita.
Le tecnologie ICT possono essere un valido strumento per la promozione di corretti stili nelle popolazioni giovani e per ICT per la stimolazione dei domini cognitivi- funzionali e il miglioramento della qualità della vita nell'anziano. (literal)
- Competenze
- Si tratta di studi che rientrano nell'area dell'epidemiologia clinica e nutrizionale, che prevedono competenze e conoscenze relative al disegno e alla gestione di studi trasversali, retrospettivi e prospettici; alla gestione e analisi di dati dietetici, e delle appropriate metodologie atte a mettere in evidenza relazioni di causa-effetto. (literal)
- Potenziale impiego per processi produttivi
- L'individuazione di marker biologici potrà avere un utilizzo per la preparazione di kit diagnostici e per l'individuazione di sotto-popolazioni di pazienti che potranno con maggiori probabilità rispondere alle differenti terapie. L'eventuale efficacia degli inibitori delle acetil colinesterasi anche in pazienti \"severi\" permetterà di estendere anche a questi pazienti le indicazioni di trattamento di questa classe di farmaci.
Inoltre l'identificazione dei meccanismi alla base dell'inversa relazione di occorrenza tra neurodegenerazione e tumori, potrà portare allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche, indirizzate alla terapia genica e alla medicina personalizzata.
L'interesse di piccole e medie imprese e stakeholder istituzionali potrà realizarsi nello sviluppo di piattaforme tecnologiche da applicare in piani sanitari di prevenzione. (literal)
- Tecnologie
- Non applicabile (literal)
- Obiettivi
- Definire la storia naturale della AD in relazione ai profili neuro cognitivi, psicologici e comportamentali, oltre che in relazione a potenziali marker biologici di malattia. Valutare le migliori strategie di utilizzo dei farmaci attualmente disponibili.
Studiare l'associazione tra fattori di rischio modificabili, abitudini alimentari, esercizio fisico, fumo di sigaretta e consumo di alcool, in età adulta e occorrenza di malattia di Alzheimer e Parkinson nell'anziano.
Studiare la relazione che intercorre tra tumori e malattie neurodegenerative allo scopo di meglio comprendere gli aspetti legati all'invecchiamento, crescita neoplastica e neurodegenerazione. (literal)
- Stato dell'arte
- La malattia di Alzheimer e di Parkinson rappresentano, dopo il cancro e le malattie vascolari, la terza causa di morte in persone sopra i 65 anni di età. Inoltre con il progressivo invecchiamento della popolazione, il carico sociale e sanitario di queste malattie è destinato ad aumentare drasticamente.
Poiché ad oggi non esistono terapie risolutive, è di grande interesse l'identificazione di strategie di tipo preventivo. Studi epidemiologici longitudinali suggeriscono un potenziale ruolo dei fattori di rischio modificabili, come ad esempio le abitudini alimentari o l'esercizio fisico, nel contrastare l'insorgenza di malattia, tuttavia questi risultati, a volte disomogei, necessitano di essere confermati da ulteriori evidenze.
Le malattie neurodegenerative e i tumori, sono due manifestazioni opposte del fenomeno dell'invecchiamento e l'inversa relazione che intercorre tra queste due malattie potrebbe essere spiegata oltre che da fattori di rischio legati agli stili di vita anche da specifici profili genetici. (literal)
- Tecniche di indagine
- Sono disponibili database organizzati per la raccolta di dati clinici e per la verifica della loro completezza e qualità, strumentazione elettronica
per il calcolo dei dati e software statistici per l'analisi dei dati (literal)
- Descrizione di
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