Descrizione del modulo "Geochimica dei fluidi (TA.P05.014.004)"

Type
Label
  • Descrizione del modulo "Geochimica dei fluidi (TA.P05.014.004)" (literal)
Tematiche di ricerca
  • La tematica di ricerca riguarda molteplici campi di applicazione delle scienze della terra. Nello specifico possiamo citare: 1) attività di monitoraggio di discariche per rifiuti speciali; 2) attività inerenti l'esplorazione e lo sfruttamento delle risorse geotermiche; 3) attività finalizzate alla caratterizzazione idrogeologico-geochimica dei CISS (Corpi Idrici Sotterranei Significativi) della Reigone Toscana; 4) attività finalizzate alla delimitazione delle zone di protezione di selezionate opere di captazione delle risorse idropotabili della Regione Toscana; 5) attività connesse alla definizione di modelli concettuali e numerici di acquiferi strategici; 6) studi relativi all'individuazione e al tracciamento di fenomeni di contaminazione e alla definizione dei livelli di fondo naturale di specifici elementi chimici; 7) studio della speciazione chimica di specifici elementi in tracce che presentano in soluzione acquosa diversi stati di ossidazione, es. antimonio; 8) applicazione delle tecniche della geochimica dei fluidi alla valutazione del rischio vulcanico. (literal)
Competenze
  • Lo svolgimento dell'attività di ricerca sopra descritta richiede una notevole esperienza specifica a) nelle attività di terreno (es. prelievo e preliminare trattamento di campioni di acque da pozzi, sorgenti o corpi d'acqua superficiali e di campioni di gas da manifestazioni diffuse o puntuali e/o di gas disciolti; b) nelle attività analitiche di laboratorio chimico ed isotopico per ciò che riguarda acque e gas; c) nell'interpretazione dei dati chimici ed isotopici determinati. (literal)
Potenziale impiego per processi produttivi
  • Attualmente la normativa impone di determinare i valori di fondo, ma non fornisce indicazioni in merito al procedimento da seguire per la loro definizione. Una situazione di questo tipo può anche essere molto grave, visto che i soggetti che dovranno confrontarsi in questo ambito possono aver utilizzato metodologie diverse, non confrontabili, e quindi stimare dei valori di fondo senza alcun significato e che a seconda della metodologia di indagine risultano significativamente diversi. Valutare il fondo naturale non significa determinare semplicemente la concentrazione di uno o più elementi chimici di interesse in un campione di acqua o di suolo in un dato periodo dell'anno in una certa area. Molti parametri sono naturalmente soggetti a variazioni stagionali che rientrano nei range di variazione naturali e pertanto devono essere compresi nel concetto di valore di fondo. E' auspicabile che la messa a punto di una procedura di indagine che venga condivisa dai vari soggetti operanti nel settore ambientale possa rappresentare in futuro uno strumento indispensabile per tutti gli studi di valutazione del rischio ambientale, naturale o antropico. (literal)
Obiettivi
  • Gli obiettivi delle attività di ricerca descritte possono essere così condensati: a) sviluppo di metodologie di indagine per la definizione dell'origine della contaminazione e del destino di elementi chimici particolarmente dannosi per l'ambiente in genere; b) ricerca di traccianti chimici/isotopici che permettono la definizione del rischio, naturale o antropico, in vari contesti ambientali. (literal)
Stato dell'arte
  • Negli ultimi anni l'Europa ha emanato delle linee guida per la valutazione del rischio ambientale e dei danni ad esso connesso in merito alle acque superficiali (2000/60/CE) e sotterranee (2006/118/CE). Fino a poco tempo fà, vi era un sostanziale accordo sul considerare l'inquinamento solo esclusivamente connesso a pratiche antropiche, nonostante fosse da molto tempo prima già noto che in certi contesti geodinamici e geochimici l'ambiente aereo e sub-aereo risulta naturalmente arricchito in elementi definiti in tracce. In tali aree risulta difficile individuare e separare la componente naturale da quella antropica. Tale constatazione risulta anche nell'operato del Legislatore attraverso l'introduzione per la prima volta in Italia del concetto di valore di fondo naturale (D.L.152/99). Tale concetto è stato ripreso nell'attuale testo unico in materia ambientale (D.L.152/2006) ed in tutte le normative specifiche per le acque superficiali e sotterranee. Tuttavia la normativa non fornisce indicazioni in merito alla definizione dei valori di fondo e pertanto, per la protezione ambientale, è indispensabile lo sviluppo e la messa a punto di protocolli operativi per la loro determinazione. (literal)
Descrizione di

Incoming links:


Descrizione
data.CNR.it